La polizia ha catturato il complice del 23enne albanese insieme al quale una decina di giorni fa aveva forzato un posto di controllo a Sesto fiorentino, dandosi alla fuga per le campagne circostanti.
I due avevano consegnato ai poliziotti le lo loro carte di identità: un documento italiano il giovane cittadino albanese poco dopo finito in manette ed uno bulgaro - successivamente risultato falso - l’altro soggetto.
Dalla foto di quel documento gli investigatori della Squadra Mobile hanno subito riconosciuto una loro vecchia conoscenza: un altro cittadino albanese, di 28 anni, ben noto agli inquirenti in quanto al centro di un’inchiesta relativa ad una serie di rapine messe a segno nel capoluogo toscano tra il 2013 e il 2014 ai danni di benzinai.
Gli uomini della Sezione Criminalità Straniera si sono messi senza sosta sulle tracce del ricercato, peraltro evaso lo scorso mese dagli arresti domiciliari ai quali era stato sottoposto pochi giorni prima in alternativa alla custodia cautelare in carcere inflittagli proprio a seguito dell’indagine sulle rapine ai benzinai.
Nei giorni scorsi la Squadra Mobile di Firenze ha effettuato una serie di appostamenti e pedinamenti, passando al setaccio ogni possibile contatto dell’uomo fino a rintracciarlo, martedì sera, in un circolo in zona Careggi.
Durante il controllo lo straniero ha ancora una volta esibito ai poliziotti un nuovo documento bulgaro contraffatto, ma questa volta è finito direttamente a Sollicciano in ripristino della vecchia misura cautelare, ora aggravata da nuove accuse per i reati di evasione, resistenza a pubblico ufficiale e uso di documenti falsi.