«E’ stato un percorso lungo e di grande sofferenza, ma giustizia è fatta. Esprimo soddisfazione per la sentenza con cui la Suprema Corte ha confermato la condanna comminata a Rodolfo Fiesoli, a giudizio per l’orribile vicenda del Forteto. Ciò rende alle vittime giustizia nel diritto. Ora si apra la via della necessaria giustizia morale verso questi ex bambini che venivano affidati dalle istituzioni all’interno di quella comunità-setta, giustizia morale che passa per l’ammissione ciascuno del proprio segmento di responsabilità e per pubbliche scuse». «Se, come durante il lavoro d’indagine effettuato in Commissione d’inchiesta è emerso, il conformismo culturale e amministrativo è stato determinante affinché le violenze e gli abusi sui minori al Forteto si protraessero per trent’anni, con questa sentenza, oggi, l’asse del conformismo si ribalta.
Già altre sentenze affini, sempre sul Forteto, rimasero inascoltate. Non permetteremo che accada di nuovo». Così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai, Presidente della prima commissione regionale d’inchiesta sul Forteto e proponente della ‘Forteto bis’.
"L'arresto di Rodolfo Fiesoli restituisce un briciolo di dignità alle vittime e di giustizia su questa vicenda vergognosa: la sentenza dimostra una volta di più la necessità urgente di commissariare la cooperativa, dove continueranno a vivere e lavorare coloro che hanno aiutato Fiesoli a commettere quelle atrocità e che si sono salvati solo grazie alle prescrizioni, e di costituire una commissione d'inchiesta parlamentare per scoprire definitivamente chi ha coperto e sostenuto il Forteto”.
E’ quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli. “Non sarà più possibile restituire alle persone che hanno subito gli abusi pezzi di vita rubati ma almeno, grazie a magistrati coraggiosi - sottolinea Donzelli - un po’ di giustizia è stata fatta su questa orribile vicenda e nessuno potrà più mettere in discussione ciò che è accaduto. Siamo stati in pochi a raccogliere da subito la denuncia delle atrocità commesse al Forteto - conclude Donzelli - oggi possiamo essere orgogliosi di aver combattuto dalla parte delle vittime in mezzo a intimidazioni, pressioni e al sistema toscano che per troppi anni ha sostenuto la comunità".
"Giustizia, almeno in parte, è fatta-afferma Jacopo Alberti, Consigliere regionale della Lega e già membro dell'apposita Commissione sul Forteto-in merito alla conferma della condanna per Fiesoli, persona ritenuta maggiormente colpevole dei tragici ed indegni fatti accaduti nella comunità mugellana." "Purtroppo la solita prescrizione, troppo spesso fedele alleata degli imputati-prosegue il Consigliere- ha graziato diversi indiziati, come Goffredi, braccio destro dello stesso Fiesoli." "Si chiude, quindi, un capitolo di questa dolorosa ed ancora oscura vicenda-precisa l'esponente leghista-ma restano, a mio avviso, impuniti alcuni protagonisti i quali, a vario livello, sia direttamente che indirettamente hanno in qualche modo favorito, nel tempo, il perpetrarsi di atti criminali nei confronti di bambini, vittime innocenti degli orchi." "Ci auguriamo, dunque-conclude seccamente Jacopo Alberti-che il processo d'appello-bis a carico del "guru" del Forteto, non si trascini stancamente per anni in modo che il condannato possa espiare per intero la sua ulteriore pena; confidiamo, inoltre, che la vicenda non venga definitivamente archiviata consentendo, finalmente, di far emergere le tante corresponsabilità di tipo politico, giudiziario ed in genere istituzionale, finora, artatamente nascoste dalla Sinistra...."