​Firenze tra ieri e domani: meeting General Electric a due passi dalla Storia

L'Annual Meeting di GE Oil & Gas è in corso al Teatro dell'Opera di Firenze. Ogni anno riunisce i leader mondiali del settore

Antonio
Antonio Lenoci
30 gennaio 2017 18:24
​Firenze tra ieri e domani: meeting General Electric a due passi dalla Storia

Oggi realizza compressori alternativi, turbine a gas per la movimentazione di idrocarburi e gas per General Electric, nasce però come fonderia di ferro di seconda fusione, già Fonderia del Pignone, poi Officine Meccaniche del Pignone e Nuovo Pignone.Nel 1842 un imprenditore di Lastra a Signa, Pasquale Benini, davanti alla crisi dell'imprenditoria sottoposta alla concorrenza orientale, investe nell'industria metallurgica e crea una officina fuori dalle mura di Firenze (alcune immagini sono presenti su Vecchia Firenze Mia).La zona si trova fuori Porta San Frediano, ed è servita dal porto fluviale Leopoldino dove attraccavano le barche provenienti da Livorno (sito recentemente scoperto durante la realizzazione della Tramvia Linea 1).

Era una fonderia di ghisa la Società Anonima Fonderia del Pignone che produceva arredi urbani, anche artistici quali lampioni, tombini o fontane marchiate: Fonderia del Pignone. Nel 1848 sulla sponda opposta d'Arno, nasce la Stazione Leopolda, che perde il servizio passeggeri ma conserva il ruolo di terminal merci utile all'azienda.Nel 1856 l'officina meccanica coordinata dall'ingegnere Pietro Benini, realizza il primo motore a scoppio su progetto di Eugenio Barsanti e Felice Matteucci, da qui vari prototipi da sostituire ai motori a vapore.La fabbrica arriva a contare centinaia di operai ed alla fine del XIX secolo avvia una produzione di armi che con la Grande Guerra registra il successo dell'azienda che nel 1917 si trasferisce a Rifredi, allora in aperta campagna.Il Quartiere di Oltrarno è ancora oggi "Il Pignone" e si trova sulla sponda opposta all'area dove sorgono la Stazione Leopolda ed il Teatro dell'Opera.La Seconda Guerra mondiale porta nuovamente produzione bellica, ma anche i bombardamenti alleati.

Gli operai salvano i macchinari da tutto e da tutti, per poter riprendere la produzione.Nel 1946 la proposta di convertire la produzione per realizzare telai tessili non funziona, e nel 1953 la fabbrica rischia di chiudere.Un monumento. Per Firenze la Pignone è irrinunciabile e così Giorgio La Pira intercede presso Enrico Mattei, presidente di ENI, per convincerlo ad acquistare l'azienda. Nel 1954 ENI rileva la società del Gruppo Snia Viscosa aprendo Nuovo Pignone Industrie Meccaniche e Fonderia Spa dedicata al supporto delle aziende petrolifere, petrolchimiche e del gas naturale. Sarà l'ingegnere Pier Luigi Ferrara a rilanciare la produzione meccanica.Dopo lo stabilimento di Massa, nascono siti produttivi a Talamona (SO), Vibo Valentia (VV), Porto Recanati (MC), Schio (VI), Bari e Roma.

Nel 1986 la società viene quotata in borsa e nel dicembre 1987 incorpora la Confezioni Monti d'Abruzzo Spa. I dipendenti sono 5000, 7 gli stabilimenti di produzione. Sede e Direzione Generale restano a Firenze.Nel 1993 ENI viene privatizzata ed il Nuovo Pignone passa a General Electric tra forti polemiche di chi, politici tecnici e sindacati, non intende svendere il patrimonio nazionale.Nuovo Pignone diventa però capofila della Oil & Gas di GE Energy e duplica per 2 volte il fatturato diventando leader del mercato mondiale sia nella progettazione e costruzione dei macchinari che nella manutenzione.Da quando nel 1994 General Electric acquisisce la società Nuovo Pignone di Firenze, prima come socio di maggioranza e poi per l’intero capitale sociale, la proprietà investe nelle competenze e sulla tecnologia e innovazione.Nel 2013 GE acquisisce la divisione aeronautica di Avio.

Avio Aero è l'eccellenza del gruppo nelle trasmissioni meccaniche di precisione e delle turbine di bassa pressione.Nel 2015 General Electric con 12 miliardi di euro, finalizza l’acquisizione delle attività di generazione e trasmissione di energia di Alstom. Presente in Italia dal 1921 GE conta oggi 12.400 dipendenti distribuiti in 9 divisioni, dall’energia ai trasporti, alla cura della salute. Sono 25 le sedi sul territorio nazionale, con tre centri di ricerca e sviluppo e un centro di formazione manageriale.A Firenze è ora in corso una due giorni di discussione sul palco toscano del Teatro dell'Opera di Firenze con protagonisti opinion leader, dirigenti e manager delle principali aziende del settore tra i quali Jeffrey Immelt, Presidente e CEO di General Electric, Robert Dudley, Amministratore Delegato del Gruppo BP, Luca Cosentino, Vice Presidente del dipartimento Soluzioni Energetiche di ENI, Claus Hemmingsen, Vice Amministratore delegato del Gruppo Maersk, Martin Craighead, Presidente e CEO di Baker Hughes, Marco Alverà, CEO del Gruppo Snam.Mercoledì 1 febbraio 2017, GE Oil & Gas ospiterà nel Florence Learning Center un’iniziativa promossa con la Regione Toscana dal titolo “Industria 4.0: ricerca e innovazione digitale al servizio del territorio” alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, del Presidente di Nuovo Pignone, Massimo Messeri, e che vedrà le presentazioni dei casi aziendali di GE Oil & Gas ed Elettromar con un contributo del CNR.

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