Al parco delle Cascine, la più grande 'piazza' cittadina in cui si smerciano stupefacenti, l'inviato-biker di Striscia La Notizia, Vittorio Brumotti si trovava al parco per documentare uno dei suoi 'servizi antidroga' ed è stato aggredito. Poco dopo le 18:00, Brumotti aveva già terminato il suo servizio e stava parlando con dei poliziotti quando un cittadino straniero, appena sceso dalla tramvia, ha fatto scoccare la scintilla. L'uomo infatti, alla vista degli agenti, ha prima inveito pesantemente contro gli stessi, ed è stato bloccato non senza fatica.
A quel punto, numerosi cittadini nordafricani sono usciti allo scoperto, accerchiando minacciosamente gli agenti e le troupe sul posto. I poliziotti hanno immediatamente chiesto i rinforzi che sono prontamente intervenuti; ne è seguito un parapiglia tra forze dell'ordine e cittadini nordafricani, nel corso del quale sono state lanciate alcune pietre e un uomo ha anche bloccato la tramvia. Riportata a fatica la calma, i poliziotti hanno identificato alcune persone, denunciandone una per minacce aggravate. I poliziotti hanno poi scortato in sicurezza Brumotti.
"Al di là della sacrosanta solidarietà verso Brumotti, lo scandalo è vedere in quali indegne condizioni versa il capoluogo toscano, senza che l'amministrazione Nardella prenda seri provvedimenti a riguardo -Questa la denuncia di Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze- Il video di questo vergognoso episodio circola in rete. Ecco, questa è oggi Firenze - conclude Giannelli. Una città senza legge né regole, in balia di orde di spacciatori che si appropriano di parchi e quartieri storici della nostra amata Firenze. E' evidente che, vista la miopia o la incapacità della Giunta Nardella nel prendere provvedimenti risolutivi, occorre un intervento del Prefetto a garanzia della sicurezza e tranquillità dei fiorentini. Sicurezza e tranquillità che mancano da tempo".
Hanno interrotto una compravendita all’ingrosso tra due spacciatori, sequestrato oltre un etto di hashish e denunciato due persone. È questo l’esito dell’intervento effettuato lunedì dagli agenti del Reparto Antidegrado della Polizia Municipale nella zona di viale Amendola. L’operazione è scattata quando gli agenti in abiti borghesi, appostati in zona, hanno visto e riconosciuto il pusher mentre incontrava l’acquirente per la consegna della droga. Si trattava di un involucro di cellophane contenente un etto di hashish ceduta dallo spacciatore al prezzo di 540 euro e che sul mercato al dettaglio corrisponde a circa 100 dosi per un valore intorno alle 1.000 euro.
Gli agenti hanno quindi fermato i due uomini, risultati senza documenti e successivamente identificati come un cittadino tunisino di 33 anni (il venditore) e un cittadino marocchino di 32 anni (l’acquirente). Dato che lo spacciatore proveniva da casa, è stata effettuata anche una perquisizione domiciliare durante la quale, grazie all’ausilio della unità cinofila della Guardia di Finanza, è stata trovata una ulteriore piccola quantità di hashish nascosta ,dietro al lavello della cucina. I due sono stati denunciati per la violazione delle norme sull’immigrazione e per la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Denaro e droga sono stati sequestrati a disposizione della Autorità Giudiziaria. La stessa pattuglia ha effettuato anche controlli nelle strade della zona, dove sempre con l’ausilio dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, ha individuato quasi 6 grammi di marijuana all’interno del vano di uno scooter. Il proprietario del veicolo è stato segnalato alla Prefettura come consumatore di sostanze stupefacenti.
Sempre in materia di contrasto allo spaccio, sabato intorno alle 13.30 gli agenti del Reparto Antidegrado sono intervenuti nel Parco delle Cascine bloccando spacciatore e cliente appena avvenuto lo scambio. Il pusher (un cittadino gambiano) è stato denunciato per spaccio e la droga (alcuni grammi tra hashish e cocaina) sequestrata.
Insicurezza nelle città, spaccio, assembramenti e gestione del distanziamento durante la pandemia, gestioni della polizie municipali, mancato rispetto delle norme e forzature consiliari e molto altro. Sono stati questi i temi oggetto dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio tra il nuovo Prefetto di Firenze, Alessandra Guidi e i consiglieri metropolitani Alessandro Scipioni, Paolo Gandola e Claudio Gemelli del gruppo Centrodestra per il cambiamento.
“Durante l’incontro da noi richiesto per conoscere e colloquiare con il nuovo Prefetto – hanno commentato – abbiamo ricordato che i cittadini dell’area metropolitana richiedono maggiore attenzione da parte delle istituzioni sul nostro territorio, controlli serrati e presenza costante delle forze dell’ordine, anche e soprattutto dopo la serata di terrore vissuta a Cerreto Guidi. La classe politica non può più dividersi sui temi di interesse generale ed è necessario fare squadra, senza distinzioni di colore, facendosi portavoce delle istanze della società civile.
Alla signora Prefetto abbiamo sottoposto i timori e le preoccupazioni dei nostri cittadini chiedendo quali siano le sue prospettive di intervento sul protocollo del controllo di vicinato, il miglioramento del pattugliamento dei nostri territori e abbiamo potuto confrontarci su una tematica che ci preoccupa: ovvero il rischio di infiltrazioni criminali negli appalti pubblici e nelle imprese private, provate ormai da un anno di pandemia. In questo senso i progetti e i protocolli anti-usura approntati in collaborazione con i Comuni dell’area metropolitana sono e saranno fondamentali, servirà monitorare la situazione e implementarli ulteriormente.
Altro aspetta riguarda l’attività intesa di spaccio, diffusa in tutta l’area metropolitana, dal bosco delle Cerbaie a Fucecchio, al centro di Campi Bisenzio. Su questo è necessario uno sforzo maggiore di tutte le forze dell'ordine. Da ultimo, il confronto si è concentrato sugli investimenti che lo Stato centrale ed il Governo deve necessariamente voler realizzare sui nostri territori, soprattutto per ciò che concerne il gap infrastrutturale del territorio metropolitano, nonché il digital divide che purtroppo è ancora una grave realtà in tanti punti periferici dei nostri Comuni, soprattutto nei territori collinari e montani”.
L’incontro si è chiuso con il cordiale invito a mantenere alta la collaborazione inter-istituzionale, nell’interesse dei cittadini e della pace sociale, valore fondamentale soprattutto in questo particolare momento storico.