"Firenze Segna” torna sul palco del Teatro Romano di Fiesole a un anno e un giorno di distanza, e lo fa sotto il segno di Ian Svenonius.
Dai Nation of Ulysses, i Make-Up, Chain & The Gang, fino all'ultimo gruppo Escape-ism, Svenonius ha attraversato gli ultimi 30 anni dispensando lezioni di coerenza etica ed estetica, come uno stravagante, geniale agitatore.
Nato a Chicago nel 1968, musicista, saggista, regista, tanto colto quanto anti-intellettualistico, in tutte le sue sfaccettature porta da sempre avanti un rifiuto sistematico dell'industria culturale, della musica di consumo, dello stesso rock.
Abbiamo bisogno della censura. Censura per impedire alla radio di continuare a rigurgitare quel suo vomito ininterrotto.Censura per la «stampa libera», creatrice di quella visione immaginifica del mondo che è la base intellettuale per lo sterminio di massa.Censura per i libri: rozzi memoir, scritti da ghostwriter, di politici e celebrità, gente che dovrebbe marcire in carcere anziché stare in giro a tenere conferenze.Censura per l’industria cinematografica, che sforna puerile apologia imperialista e pornografia pro-tortura.Censura per l’arte, che col suo speciale statuto di immunità spiega e giustifica questa ideologia degenerata che rende possibile cotanta «libertà».Tra tutti i sistemi che necessitano di essere soppressi e purgati, è bene cominciare proprio dall’arte.
L'arte è il cardine.All'apparenza insignificante, «la libertà di espressione creativa» è un depistaggio, una copertura, uno stratagemma, un'operazione sotto falsa bandiera. [...]Se l’arte «può cambiare il mondo» – e può farlo! – la dottrina della «libertà di espressione» non è forse il modo per confinare in un gulag teoretico di assoluta impotenza e irrilevanza? [...]Se l’arte vuole riguadagnarsi il proprio posto nel mondo ha bisogno di sentire lo spettro dei manganelli e dell’oscuramento.
Non un oscuramento passivo-aggressivo, come il boicottaggio di mercato che è imposto più o meno a qualsiasi artista.
(da “Censura Subito!!!” di Ian Svenonius)
Firenze Segna è Massimiliano Larocca, Ivo Minuti e Alice Chiari Magosanto, e La Mia S'ignora di Duccio Tebaldi, Lorenzo Carovani, Agnese Focardi e Giada Moretti, accompagnati da una band d’eccezione: “Don Antonio” Gramentieri e i suoi musicisti Roberto Villa, Nicola Peruch, Piero Perelli e Arianna Pasini. Sul palco anche Diego Sapignoli e Lorenzo Corti.
Ospiti della serata Ian Svenonius e Alexandra Cabral (già insieme a Svenonius in Escape-ism), a Firenze per presentare in anteprima il loro film “The lost record – the story of a girl...and a record” (martedì 31 agosto, Cinema Unione del Girone, Firenze)
Massimiliano Larocca, musicista fiorentino attivo da 15 anni, ha collaborato tra gli altri con Nada, Hugo Race, Howe Gelb, Riccardo Tesi, Massimo Bubola. Finalista al Premio Tenco per due volte, ha vinto il Premio Lunezia nel 2008 e 2016, quest'ultima per il suo album “Un mistero di sogni avverati”, un lavoro musicale sui testi del poeta toscano Dino Campana. Ha suonato in Spagna, Belgio, Francia e registrato un disco per la Universal a Santa Fe (USA) nel 2010. Il suo ultimo album “Exit | Enfer” (Santeria Records) è stato votato nel sondaggio annuale di Repubblica quale miglio disco toscano del 2019.
Mago Santo sono Ivo Minuti e Alice Chiari, insieme dal 2014. Con due album all'attivo, e uno in uscita nel prossimo autunno, Mago Santo si assesta in un luogo imprecisato del panorama musicale. In un'epoca di specialisti e di generi, Mago Santo persegue la via dell'immaginazione, contro la leggerezza come valore e premio verso cui ambire. Così il post punk si mescola con la classica, il folk con la contemporanea, … ma sempre e solo sull'onda dell'immaginifico, e della parola.
La mia s'ignora è il progetto di Duccio Tebaldi nato nel 2011, il cui nome prende spunto da una citazione di Carmelo Bene, che vede Lorenzo Carovani alla chitarra, Agnese Focardi all'arpa e Giada Moretti al sassofono, e Duccio Tebaldi alla voce. La mia s'ignora esplora senza remore quella terra di confine in cui musica e parola si toccano, si penetrano senza contaminarsi, si guardano e si rincorrono, in un “Dispressionismo per partitura e voce”.
INFO
Posto unico numerato 12/10 €. (ridotto Arci e scuole di musica)
Secondo le normative vigenti è obbligatorio presentare all’ingresso la Certificazione verde Covid-19. La certificazione si ottiene dopo la prima dose di vaccino con validità a partire dal quindicesimo giorno successivo (e fino a nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale); in seguito a risultato negativo al test molecolare o antigenico rapido (il test deve risalire a non più di 48 ore prima dell’evento); in caso di guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 risalente a non più di 6 mesi prima. Sono esenti i minori da 0 a 11 anni.
BIGLIETTERIA del Teatro Romano di Fiesole - Via Portigiani 1 (tel. 055.5961293) aperta dal 10 maggio dal lunedì al sabato 10.00 - 18.00 Nei giorni di spettacolo la biglietteria sarà aperta inorario 19.45-21.45 con accesso da Via Portigiani 3 - presso l'Ufficio di Informazioni Turistiche - e venderà solo i biglietti per lo spettacolo del giorno
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PORTATORI HANDICAP - Possono acquistare un biglietto specifico al prezzo più basso previsto per l'evento ed entrare con un accompagnatore gratuito. I biglietti sono reperibili esclusivamente attraverso i punti vendita del Circuito Box Office Toscana - Onde evitare problemi all'ingresso e poter accedere ad una sistemazione consona, si sconsiglia fortemente l'acquisto di un biglietto generico.
RIDUZIONE RESIDENTI nel comune di Fiesole - Sono acquistabili solo presso la biglietteria del Teatro presentando un documento di identità.