“È con dispiacere che sono costretto a rassegnare le dimissioni dalla carica di Presidente di Firenze Parcheggi, per importanti novità professionali per la vincita di un concorso pubblico”, così Leonardo Bieber, Presidente uscente di Firenze Parcheggi, che questo pomeriggio ha rassegnato le proprie dimissioni da ogni carica sociale nel Consiglio di Amministrazione. “Una scelta dovuta, oltre che del tutto imprevista e successiva alla mia nomina, che pone fine anzitempo al mio lavoro nella Società, stante il mancato rilascio dell’autorizzazione dal Ministero competente.
Ringrazio l’Amministratore Delegato, Dott. Carlo Bevilacqua, il Consiglio di Amministrazione e tutti i lavoratori della Società per questi mesi di proficua e piacevole collaborazione. Tra le cose fatte e quelle in cantiere, mi piace ricordare l’accordo raggiunto con il Comitato del Parterre, con tariffe agevolate ai residenti e agli esercizi commerciali, la “svolta green” a cui stavamo lavorando, con centraline per la ricarica di macchine elettriche che verranno installate prossimamente in molti parcheggi insieme ad altri servizi accessori volti a sviluppare un concetto di mobilità integrata e sostenibile, il servizio di car-wash, che partirà a breve, per consentire ai cittadini di lavare le macchine durante la sosta nei parcheggi, il rafforzamento del servizio di sorveglianza per garantire più sicurezza in alcuni parcheggi nonostante la forte contrazione dei ricavi, la riflessione avviata con il Comune, per l’eventuale realizzazione di nuove strutture da inserire nel nuovo Piano Operativo in corso di adozione, l’abbellimento delle stesse strutture con murales e tanto altro ancora.
Sono sicuro che questi programmi e queste idee saranno portate avanti con dedizione dal management della Società, a cui auguro di cuore tutto il meglio in termini di risultati ed obiettivi e che sono sicuro avrà le capacità e l’intelligenza di guidare e di gestire al meglio la Firenze Parcheggi, in questa fase post pandemica, particolarmente complessa e delicata per tutti. Al Sindaco Nardella e all’Assessore alle società partecipate Gianassi, esprimo infine un sincero ringraziamento per questi mesi di lavoro assieme, nell’interesse di Firenze Parcheggi e della città di Firenze, e per la vicinanza mostrata alla mia persona e alla stessa Società”, conclude Bieber.
STAMANI UN INTERVENTO DI SPC - Che Bieber si potesse dimettere, era stato fatto trapelare stamani da Sinistra Progetto Comune. “Partiamo da un elemento che è bene chiarire: non c’è nulla di personale. Il nostro gruppo consiliare – spiegano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – non ha avuto modo di conoscere l'attuale Presidente di Firenze Parcheggi da consigliere comunale e tutti le istanze che muoviamo partono da considerazioni di opportunità istituzionale e da rilievi legati alle norme.
A noi sembrava sbagliato che il Sindaco nominasse un esponente di Palazzo Vecchio della maggioranza in una partecipata a meno di due anni dalla fine del mandato elettorale, per poi vederlo arrivare direttamente alla presidenza. Erano seguite le difese di ufficio della Giunta, spiegandoci che il Presidente di Firenze Parcheggi avrebbe operato entro limiti specifici, per evitare di violare la cosiddetta Legge Severino (in sostanza un incarico di rappresentanza senza possibilità di prendere decisioni, se bene abbiamo compreso).
Ora – proseguono Palagi e Bundu – lo stesso Presidente figura tra i vincitori di un concorso pubblico del Ministero della Giustizia, che ci risulta avrebbe già evidenziato più volte al Comune di Firenze l’incompatibilità tra gli incarichi.
Faremo quindi accesso agli atti, per capire da quanto va avanti questa situazione, perché – proseguono gli esponenti di Sinistra Progetto Comune – non si sia provveduto tempestivamente e, lunedì, chiederemo nuovamente alla Giunta se ritenga opportuno che politica e istituzioni proseguano in questa direzione.
Ci è giunta voce che oggi potrebbero arrivare le dimissioni del Presidente di Firenze Parcheggi: è vero? Solo dall’incarico apicale o anche dal Consiglio di Amministrazione? Insomma, che sta succedendo?”.