(DIRE) Firenze- Le risorse che ad oggi non ci sono per il progetto di restyling complessivo della Fortezza da Basso "non preoccupano affatto" il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi. Per il numero uno della Cciaa, infatti, prima viene il cuore del problema, cioe'' migliorare l''infrastruttura per ridare slancio al sistema fieristico e congressuale, poi, come spiega alla ''Dire'', "i dettagli ornamentali", parafrasandolo, le opere di ''arredamento''. Palazzo Vecchio, nel disegnare la Fortezza 2.0, ha stimato una spesa di 142 milioni di euro, declinata in sei lotti di interventi.
Per adesso, pero'', sul piatto ci sono solo le risorse che arriveranno proprio dalla Camera, che entrera'', da pari, con il 25%, nella proprieta'' della struttura a fianco di Regione, Comune e Citta'' metropolitana: si parla di oltre 50 milioni di euro, dalla vendita di due palazzi che la Camera ha gia'' messo sul mercato, Palazzo della Borsa Merci e il cosiddetto ex Capitolo. Risorse che serviranno a coprire la parte piu'' significativa del progetto, i circa 60 milioni di euro per demolire e rifare il padiglione Cavaniglia, ristrutturare lo Spadolini e un pezzo del camminamento sulle mura.
Il tutto per 27.000 metri quadrati espositivi in piu'', e una sala congressi da 5.000 posti. Detta in maniera diversa, il grosso della questione per la Camera che "ha tutto l''interesse che siano migliorate funzioni e strutture". In questa logica "i soldi che abbiamo perimetrato sono finalizzati al potenziamento di fiere e congressi".
Palazzo Vecchio, invece, ha fatto un ragionamento in prospettiva e di insieme "anche guardando al rifacimento strutturale del bene architettonico". Pero'', conclude Bassilichi, e "lo dico sinceramente": l''eventualita'' di fermarsi ai 60 milioni di investimenti del biennio 2016-2018 "non mi spaventa, perche'' e'' con questi lavori che centreremo l''obiettivo: fare cioe'' fiere e congressi in maniera piu'' funzionale". (Dig/ Dire)