Sette famiglie su 10 contattate telefonicamente e oltre un migliario gli utenti già registrati sul sito. Sono questi i numeri del debutto di Firenze Alert System, il servizio innovativo di Protezione civile predisposto per avvisare, via telefono, la popolazione in caso di emergenza. Illustrato sabato scorso dal sindaco Dario Nardella. Ieri il sistema ha preso il via con la telefonata di presentazione del nuovo servizio del primo cittadino.
Le famiglie raggiunte telefonicamente (grazie ai numeri presenti negli elenchi pubblici delle utenze) sono state circa 55mila pari ad oltre il 71% del totale. A queste si sono aggiunti ulteriori 621 contatti provenienti dalla lista dei cittadini che si sono iscritti, già da sabato, sul sito della Protezione civile e dai possessori di smartphone che hanno scaricato l’APP oltre che dei numeri di servizio del Comune e della Protezione civile (raggiunto oltre l’83% del totale).
Secondo ComunicaItalia, l'azienda che ha venduto il sistema al Comune di Firenze: "Si tratta di un ottimo risultato visto che le chiamate sono state effettuate di domenica in un periodo di festa". Numerose registrazioni al sito da parte dei cittadini, quasi un migliaio stamani.Ma quanto vale un simile intervento? Le comunicazioni di 30 secondi tramite telefonata preregistrata danno un valore aggiunto scarso rispetto a quanto i cittadini (soprattutto gli anziani, incollati davanti alla televisione) già sanno sulle allerta meteo.
I mezzi d'informazione non lesinano l'offerta di notizie nel momento in cui scatta lo stato di allerta massimo da parte dei centri funzionali. Dunque la telefonata del Comune che avverte che c'è lo stato di allerta massimo non rischia di essere pleonastica?Nel momento dell'emergenza tutte le comunicazioni saltano: dunque le 80.000 telefonate che dovrebbero partire dal Comune rischiano d'ingolfare ulteriormente le telecomunicazioni. Come previsto dalla maggioranza dei piani di protezione civile comunale, quando in una zona, come è accaduto di recente a Massa, è necessario sgomberare per un pericolo imminente, si utilizza il tradizionale sistema del porta a porta con i megafoni: l'unico modo per essere certi d'informare tutti gli interessati.Ma veniamo al punto più delicato. ComunicaItalia, l'azienda che ha venduto il sistema al Comune di Firenze, non è l'unica a offrire sul mercato tecnologie di comunicazione d'emergenza.
Sul mercato sono disponibili altri strumenti che mettono i cittadini in grado di conoscere i rischi e i comportamenti corretti da assumere in occasione dell'evento calamitoso.
Perché il Comune di Firenze ha scelto la soluzione della telefonata preregistrata di 30 secondi? Perché l'ente locale ha scartato altri sistemi che puntano invece a fornire ai cittadini elementi per auto- proteggersi in caso di evento calamitoso? L'obiettivo prevalente è stato quello di raggiungere immediatamente la vecchina di 90 anni, e non l'80% dei cittadini che usano il web, gli smartphones e i tablets?
Approfondimenti
Comunque sia, è importante sapere che le alternative c'erano, offerte da imprese private, ma anche dal pubblico. Per fare solo un esempio esiste un progetto di Anci Innovazione (società del gruppo Anci) chiamato Prociv Pas (Prevenzione Allertamento Sicurezza), che mette a disposizione dei Comuni un portale unico e un'App per smartphones e tablets scaricabile gratuitamente con tutte le informazioni di protezione civile: stati di allerta in corso ufficiali, contenuti del piano di protezione civile sulle aree del territorio a rischio, indicazione delle corrette norme comportamentali in caso di emergenza.
Sarebbe interessante sapere se Anci a suo tempo ha offerto all'amministrazione fiorentina l'adesione al progetto d'informazione alla cittadinanza e se il costo fosse inferiore a quanto paga per il prossimo triennio il Comune a Comunicaitalia. Un fatto è certo, all'interno del Forum PA del 2014, tra i 7 progetti selezionati su 66 presentati, Prociv Pas c'era.