Si conferma il segno più nel bilancio di Fises per il 2016, come già nel 2015. Un utile netto che si assesta attorno a 21mila euro, reddito operativo positivo ed una gestione che ha visto il sostegno a ben 75 start up per un importo di 4.059.000 euro. Sono i principali aspetti del documento approvato questa dai soci di Fises. Un bilancio che conferma l’autonomia finanziaria della Fises e l’attenzione verso l’equilibrio di bilancio e di gestione.
Il 2016 segna anche un trend in crescita nelle domande che arrivano alla Finanziaria Senese di Sviluppo. Sono 206 le pratiche deliberate da Fises al 31 dicembre 2016 per un importo totale di 12.897.000 euro, 75 nuove attività per un importo di 4.059.000 euro. Nel 2015 erano state 181 le pratiche deliberate per un importo totale di 8.117.000 euro di cui 49 a favore di nuove attività per 2.008.000 euro
Già approvato anche il piano operativo per il 2017 che prevede lo stanziamento di un importo complessivo di 15 milioni di euro per l’anno di riferimento. Per il plafond a favore delle imprese giovanili e a prevalente partecipazione femminile saranno destinati 4 milioni di euro. Per il sostegno delle imprese del territorio attraverso l’attività ordinaria saranno destinati 5 milioni di euro, per i plafond liquidità a supporto del tessuto delle P.M.I. Industriali, Commerciali-Turistiche e di Servizi, Agricole ed Artigiani della Provincia di Siena saranno destinati 5 milioni di euro.
Inoltre, è costituito un plafond denominato “Imprese Alluvionate” riservato alle imprese operanti nei Comuni facenti della nostra provincia colpiti da eventi eccezionali di maltempo con una dotazione di risorse di 1 milione di euro. Particolare attenzione sarà dedicata alle imprese che si rivolgono a Fises e Microcredito di Solidarietà coerentemente alla convenzione firmata di recente tra i due istituti.
Grazie alle strategie messe in atto negli ultimi anni Fises spa ha raggiunto una sufficiente autonomia finanziaria per poter operar anche per il prossimo triennio con un volume d’attività istituzionale pari a 15 milioni all'anno. Per quanto riguarda i tempi di risposta, si confermano veloci: 6 giorni per le pratiche deliberate dal direttore e 20 per quelle deliberate dal consiglio.
“Tutti gli elementi di bilancio - dice Stefano Bernardini, presidente Fises – parlano di una Finanziaria che guarda con attenzione a ciò che muove nell’economia e che sa essere al fianco delle imprese, intercettando i loro bisogni, in modo consapevole rispetto al proprio ruolo e alle proprie potenzialità. Fises, ad esempio, lo scorso anno ha approvato una ulteriore riduzione degli spread per le imprese giovanili e femminili e, quindi, un abbassamento dei tassi di interesse applicati ai finanziamenti. Oggi registriamo una ripresa delle domande che si lega anche a piccoli segnali di ripresa nell’economia. E noi siamo qui per svolgere il nostro ruolo, rispondendo alle esigenze delle imprese e prestando grande attenzione all’imprenditoria giovanile e femminile nonché alle start up”.
La soluzione della vicenda aperta con la legge Madia rende possibile proseguire su questa strada. La Conferenza Stato Regione, a cui era presente l’assessore regionale Vittorio Bugli, ha approvato l’esonero della Fises dalla nuova disciplina sulle partecipate pubbliche. Una notizia che avrà la conferma formale nella pubblicazione degli atti e della normativa. “Una notizia importante – commenta Bernardini - L’esonero tutela l’attività svolta dalla Fises e la sua esperienza”. Altro elemento importante durante il 2016 è l’iscrizione all’albo unico degli intermediari finanziari (ex art 106 Testo Unico Bancario) arrivata a fine dicembre.
I primi mesi del 2017 Positivo anche il trend dei primi tre mesi del 2017. Al 31 marzo 2017 i dati relativi alle domande e alle pratiche approvate sono tutti in crescita. Sul plafond imprenditoria giovanile e femminile sono state deliberate 16 pratiche per un importo totale di 549.000 euro. Di queste 13 sono nuove attività (per un totale di 429.000 euro). Le pratiche deliberate per attività ordinarie sono 16 per un importo di 2.542.000 euro, di queste 2 sono nuove attività per un valore di 640.000 euro.
Per quanto riguarda il plafond liquidità, 29 sono le pratiche per un valore di 1.350.000 euro, di cui 4 per nuove attività per un importo di 170.000 euro. Il totale dei primi tre mesi 2017 parla di 61 pratiche complessive, per un importo di 4.441.000 euro, di queste 19 sono state deliberate a favore di nuove attività per un importo di 1.239.000 euro. L’area urbana di Siena è quella dove si concentra il numero più alto di attività, con il 49,18% delle delibere effettuate per un valore di 1.879.000 euro.
Poi la Valdelsa, 14,75% per 860.000 euro. Importante anche il valore del Chianti con il 14,75% delle delibere ed un valore di 535.000 euro. Turismo, commercio e artigianato si confermano i settori prevalenti con l’83,63% delle pratiche deliberate ed un importo di 3.714.000 euro. Si conferma anche il trend di attrattività della Fises che coinvolge le associazioni di categoria, ma anche direttamente le imprese e gli studi di consulenza. In questi primi tre mesi del 2017, l’importo di 1.356.000 euro delle pratiche deliberate arriva dalle associazioni di categoria, mentre l’importo di 3.085.000 euro arriva da studi professionali e direttamente dalle aziende.
Tutti i commenti dei soci
"L'attività della Fisesè di grande utilità per l'economia cittadina e quindi per l'occupazione - afferma il sindaco di Siena Bruno Valentini - Aver salvaguardato questa importante funzione di sostegno alle imprese è un risultato positivo frutto dell'unità e della determinazione delle istituzioni senesi. Siena è una delle poche città d'Italia che dispone di uno strumento aggiuntivo al sistema bancario di finanziamento celere degli investimenti e faremo di tutto per mantenerlo".
“Soddisfazione per l’esclusione della legge Madia frutto del lavoro condiviso dalle istituzioni senesi che quando lavorano insieme raggiungono risultati importanti – dice Fabrizio Nepi, presidente Provincia di Siena – E’ il riconoscimento per una struttura fondamentale per il tessuto del territorio senese per lo straordinario lavoro che svolge quotidianamente grazie al sostegno dato alle start up e alle aziende per stimolare il tessuto economico, sostenerlo e creare posti di lavoro nuovi”.
"La Finanziaria Senese di Sviluppo – osservaMassimo Guasconi, presidente Camera di Commercio di Siena - è una risorsa del nostro territorio per l’importante funzione di sostegno al credito per le imprese. I dati economici di bilancio dimostrano un’operatività significativa con un trend di crescita delle domande dal sistema produttivo e con tempi di risposta molto celeri. Il piano operativo per il 2017prevede lo stanziamento di un importo complessivo di 15 milioni di euro che rappresenta un elemento virtuoso per l’economia della nostra provincia.
Da valutare tutte le sollecitazioni che vengono avanzate, è chiaro che tutte le diverse visioni accolte rispetto all’attualità non si devono tradurre in una limitata attività sul territorio per come l’abbiamo conosciuta. La possibilità di avere le risposte ancora deve essere la prospettiva. Start up, imprenditoria giovani sono il cuore della Fises e sono insostituibili, così come le altre azioni, che si intrecciano con attività bancaria, insieme a Consorzi Fidi”.
“Nel dare atto dell’apprezzabile percorso di risanamento avviato da FISES negli ultimi anni – sottolinea Marcello Clarich, presidente Fondazione Monte Paschi di Siena - risultato che emerge anche dall’ultimo bilancio approvato, sottolineo che la partecipazione nella società rappresenta per la Fondazione Mps l’esposizione più rilevante (35 milioni di euro pari a circa 8% del proprio patrimonio). In base alla normativa relativa alle fondazioni bancarie, l’investimento effettuato si basa su due presupposti: il collegamento con le finalità istituzionali della Fondazione, cioè il sostegno finanziario soprattutto nei confronti di soggetti per i quali l’accesso al credito risulti non agevole (imprenditoria giovanile e femminile, start-up, immigrati, ecc.); e l’attesa di una “redditività adeguata” che la Fondazione ha fissato per questo tipo di investimenti, definiti “mission oriented”, in un tasso medio annuo pari al 3% lordo imposte.
Su entrambi i versanti la Fondazione MPS auspica un percorso di progressivo riposizionamento, condiviso con gli altri soci, che preveda un adeguamento del piano industriale e, se del caso, una politica di allargamento della compagine sociale”.