Seconda giornata domani, giovedì 21 novembre, alla “50 Giorni di Cinema a Firenze”, per il Festival di Cinema e Donne, la rassegna dedicata al cinema al femminile, giunta alla sua 45esima edizione. La manifestazione prosegue con i primi titoli in concorso e propone il progetto speciale Cinema, l’altra Storia - Le registe che hanno cambiato il mondo, un omaggio al talento femminile nella storia della cinematografia.
Il Festival, ospitato al Cinema La Compagnia di Firenze fino a domenica 24 novembre, intreccia lungometraggi e corti, offrendo uno sguardo contemporaneo e inclusivo sul panorama cinematografico internazionale. La giornata di domani sarà dedicata a storie di coraggio, crescita e riflessione, con opere che esplorano tematiche personali e collettive attraverso prospettive femminili.
La giornata si apre alle 15.00con il documentario Never Look Away di Lucy Lawless, un ritratto potente e commovente della reporter della CNN Margaret Moth, che con coraggio e anticonformismo ha raccontato i conflitti più drammatici in prima linea. Il film intreccia materiali d’archivio e interviste inedite per restituire un’immagine vivida della sua vita straordinaria.
Alle 16.45, è la volta di La Gita Scolastica di Una Gunjak, un’intensa narrazione delle dinamiche adolescenziali attraverso la bugia di una ragazza che finisce per rivelare i rapporti di potere nel contesto scolastico.
A seguire, alle 18.30, il progetto speciale Cinema, l’altra Storia - Le registe che hanno cambiato il mondo, ideato da Piera Detassis, giornalista e presidente dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, insieme Raffaella Giancristofaro, critica cinematografica, si propone di riscoprire e celebrare le registe che hanno segnato profondamente la storia del cinema. L’evento sarà accompagnato dalla proiezione di Golden Eighties (1986) di Chantal Akerman, figura iconica del femminismo degli anni Settanta.
La serata si chiuderà con due lavori intensi e innovativi. Alle 21.00, il corto If You Are Happy di Phoebe Arnstein esplora, con un tocco tragicomico, le difficoltà della neo-maternità. Subito dopo, September Says di Ariane Labed, tratto dal romanzo Sisters di Daisy Johnson e presentato a Cannes 2024 nella sezione Un Certain Regard, regala un racconto surreale e poetico sul legame tra due sorelle.
La rassegna continua a proporre un panorama ricco di storie al femminile, con opere capaci di emozionare, far riflettere e celebrare la creatività delle donne nel mondo del cinema.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024: IL PROGRAMMA
Venerdì 22 novembre, il festival riprenderà alle 15.00 con Familiar Touch di Sarah Friedland, un’intensa riflessione sull'invecchiamento e i cambiamenti legati alla memoria, premiata a Venezia 81. Alle 17.00 sarà proiettato Janet Planet di Annie Baker, che approfondisce il rapporto tra una madre single e la figlia, interpretate rispettivamente da Julianne Nicholson e Lacy.
Alle 18.30 si terrà l'incontro a ingresso libero "Coreografie del corpo", un’occasione per esplorare il ruolo dell'Intimacy Coordinator nel cinema contemporaneo, con l'analisi di scene dal film The Balconettes di Noémie Merlant. La serata proseguirà con due attesi eventi: alle 19.00, la proiezione di Duse, the Greatest di Sonia Bergamasco, dedicato alla vita e all’eredità di Eleonora Duse alla presenza della regista, seguita alle 21.00 dalla presentazione di An Urban Allegory di Alice Rohrwacher e JR, e di The Balconettes in anteprima alla presenza di Céline Sciamma co-sceneggiatrice del film.
Sabato 23 novembre, alle 15.00, Holy Cow (Vingt Dieux) di Louise Courvoisier, vincitore del Premio per la miglior opera Prima al festival del CInema di Cannes 2024, porterà sullo schermo la storia di Anthony, un giovane che cerca di vincere un concorso per salvare la propria famiglia dalle difficoltà economiche. A seguire, alle 17.00, Mistress Dispeller di Elizabeth Lo, che rifletterà sul contrasto tra le rappresentazioni dell’amore e la realtà quotidiana, mentre alle 19.00, la regista Céline Sciamma, invitata a portare la sua Carte Blanche, presenterà la proiezione di Not a Pretty Picture di Martha Coolidge, in anteprima nazionale.
Alle 21.00, Things That My Best Friend Lost di Marta Innocenti, vincitore del Premio per Miglior Corto alla SIC al festival del CInema di Venezia di quest'anno, e Teaches of Peaches di Philipp Fussenegger e Judy Landkammer concluderanno la serata, seguiti da un DJ set a cura di Andrea Del Torchio alle 23.30.
Domenica 24 novembre, giornata conclusiva, si aprirà alle 15.00 con Black Box Diaries di Shiori Ito, un potente documentario autobiografico presentato in anteprima al Sundance. Alle 17.00, Antonietta De Lillo presenterà il suo film L'occhio della gallina, un’opera che celebra la resistenza culturale nel cinema. Alle 19.00, Reinas di Klaudia Reynicke racconterà il difficile equilibrio tra radici culturali e l’esilio. Infine, alle 21.00, Tape 001: Grace di Lisa Mazzei e Leonardo Fiori, seguito da I Saw The TV Glow di Jane Schoenbrun, chiuderanno il programma con una riflessione sui temi giovanili e sulle sfide della società contemporanea.