Firenze– Domani 30 novembre ricorre l’anniversario della riforma del Codice Penale voluta dal Granduca Pietro Leopoldo nel 1786. Si celebra domani, mercoledì 30 novembre, la giornata della Festa della Toscana, in ricordo dell’abolizione della pena di morte e della tortura sancita in Toscana per volere del Granduca Pietro Leopoldo. Ogni anno la Festa, ha un tema specifico, quello dell’edizione 2016 è “Modernizzazione e riforme dell’età del Granduca Leopoldo con particolare riferimento all’istituzione delle comunità, alle bonifiche ed alle infrastrutture”. L’edizione 2016 della Festa della Toscana è dedicata all’opera di modernizzazione e riforme del Granduca Pietro Leopoldo, con particolare riferimento all’istituzione delle comunità, alle bonifiche e alle infrastrutture.
Seduta solenne al Teatro della Compagnia, con un monologo di Simone Cristicchi, un cortometraggio in anteprima nazionale, riconoscimenti alla comunità di Sant’Egidio e a Nessuno tocchi Caino e una corona sulla tomba del condannato a morte Gregory Summers, a Cascina. L’evento centrale sarà la seduta solenne, che quest’anno si terrà nel rinnovato Teatro della Compagnia (via Cavour, 50r), dopo la recente riapertura. La seduta prevede la proiezione in anteprima nazionale del cortometraggio “Eye for an eye” di Steve Bache, Mahyar Goudarzi, Louise Peter: storia in animazione di Frederick Baer, da più di dieci anni nel braccio della morte nella prigione di Stato dell’Indiana State Prison, ancora in attesa dell’esecuzione.
Un documentario animato e disegnato a mano sul tempo di un assassino nel braccio della morte e sui conflitti interiori, la colpevolezza e il destino. Seguiranno gli interventi del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e del presidente della Toscana Enrico Rossi. Quindi, un monologo inedito di Simone Cristicchi, ‘L’ultimo condannato’, durante il quale l’artista alternerà considerazioni sulla pena di morte a brani della tradizione popolare toscana. Chiuderà la seduta il conferimento di riconoscimenti alla Comunità di Sant’Egidio e all’associazione Nessuno tocchi Caino.
Ritireranno il premio il professor Adriano Roccucci, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio e l’onorevole Elisabetta Zamparutti, tesoriera dell’Associazione Nessuno tocchi Caino. Prima della seduta solenne, il presidente del Consiglio regionale sarà a Cascina, alle 9,15, per deporre una corona di fiori con i colori bianco e rosso della Toscana, sulla tomba di Gregory Summers (Greg), americano condannato a morte e giustiziato nel 2006, sepolto per sua volontà nel cimitero comunale di Cascina, dopo anni passati nel braccio della morte, durante i quali intrattenne una fitta corrispondenza coi ragazzi della scuola di Cascina. La giornata prevede infine, nel pomeriggio, l’intervento del presidente Giani alla presentazione del Rapporto annuale sulla pena morte di Nessuno tocchi Caino, organizzato dal Comune di Firenze (alle 16, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio).
La 57/esima edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario in corso a Firenze,parteciperà alla Festa della Toscana, domani, 30 novembre, con la proiezione, alle ore 11, presso il cinema La Compagnia, del cortometraggio documentario “Eye for an eye” di Steve Bache, Mahyar Goudarzi, Louise Peter (Germania, 2016). Il documentario narra la storia di Frederick Baer, detenuto nel braccio della morte all’interno dell’Indiana State Prison.
Dopo la proiezione del documentario (della durata di 5 minuti) si terrà la performance del cantautore Simone Cristicchi, il quale reciterà il monologo inedito, composto per l’occasione, dal titolo “L’ultimo condannato”. “Interpreto un condannato – racconta Cristicchi - che è uno ma può essere tutti. E’ una sorta di lettera di commiato che si chiude con un messaggio di speranza”. Al termine del monologo seguiranno due canzoni interpretate dall’artista legate alla tradizione popolare toscana.
Ad accompagnare Cristicchi sarà la chitarra del musicista Gianmarco Nucciotti. Interverranno Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale e il presidente della Giunta, Enrico Rossi. L’evento nasce da una collaborazione del Festival dei Popoli (festival internazionale del film documentario) in corso a Firenze e la “Festa della Toscana 2016” dedicato quest’anno alla “Modernizzazione e riforme dall’età del Granduca Pietro Leopoldo con particolare riferimento all’istituzione delle comunità, alle bonifiche ed alle infrastrutture”.
La giornata celebra infatti l’anniversario della più importante riforma di Leopoldo II che il 30 novembre 1768 sancì l’abolizione della pena di morte, rendendo il Grand ducato di Toscana il primo stato al mondo a compiere questo atto di assoluta civiltà.
Con la Festa della Toscana il Museo Galileo prolunga l’apertura al pubblico fino alle ore 20.30 festeggiando con un denso programma di proposte. Con la riforma istituita dal Granduca viene abolita la pena di morte, un evento importantissimo nella storia moderna che la Sezione Didattica del Museo Galileo ha voluto sottolineare con una pubblicazione dal titolo Pietro Leopoldo, un “Grande” Granduca.
Il libro comprensivo di testi e illustrazioni sarà distribuito gratuitamente ai bambini presenti. La parte iniziale del programma prevede delle visite guidate con persone in costumi settecenteschi e in una atmosfera degna di un salotto settecentesco il pubblico potrà vedere in funzione copie di strumenti scientifici, che era il divertimento prediletto dell’alta società di quel tempo e definito come “serate elettriche”. Alle ore 18.00 si esibisce il Piccolo Coro Melograno che è stato protagonista di un video negli spazi del Museo cantando una canzone dello Zecchino d’Oro “Messere Galileo”. A fine serata sono previsti assaggi di piatti tipici fiorentini. L’iniziativa è organizzata dal Museo Galileo in collaborazione con il Museo della Specola e l’Archivio Storico del Comune di Firenze.
Le celebrazioni, nel Comune di Pelago prenderanno il via nella mattina di domani nella Sala del Consiglio Comunale, quando saranno premiati gli elaborati degli alunni della Scuola Media "Lorenzo Ghiberti" partecipanti al Concorso bandito dal Comune "Pena di morte, morte per pena, riflessioni sulla pena dell'ergastolo confrontata coi dettami dell'articolo 27 della Costituzione Italiana". Successivamente alle 21 ci si sposterà tutti al Piccolo Teatro di Rufina per una iniziativa organizzata dai due comuni nell'ambito della rassegna "I quattro Emisferi" . Sarà messa in scena, dalla Compagnia Corte del Bardo, la riproduzione teatrale del romanzo "Sorelle Materassi" dell'illustre fiorentino Aldo Palazzeschi, una grande serata di teatro e l'occasione per riflettere sulla Toscana del primo Novecento, sui rapporti familiari, sul rapporto Donna-Uomo. La regia dello spettacolo è di Neri Pollastri e la riduzione teatrale di Fabio Storelli. L’ingresso è gratuito.
A Prato, dalle 9,30, nel salone consiliare di Palazzo comunale l'amministrazione celebrerà la Festa della Toscana, istituita nel 2000 dal Consiglio Regionale per ricordare l’abolizione della pena capitale da parte del Granduca Pietro Leopoldo. Sul tema dato, Prato ha deciso, di sviluppare l’argomento insieme alle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio, declinando il tema regionale così “ Le grandi opere del Granduca Pietro Leopoldo. L’acqua: minaccia o risorsa?” Le scuole coinvolte sono state tre: la secondaria di primo grado Don Bosco dell'Istituto Puddu, 2 classi delle secondariedi primo grado e una delle primarie di San Niccolò e tutte le classi della scuola primaria di Tavola Salvo D'Acquisto. Gli studenti della scuola di Tavola hanno fatto un lavoro su "L'altra alluvione", sui danni cioè che l'alluvione del 1966 di Firenze causò anche nei nostri territori e su come la comunità reagì a questa tragedia unendosi e creando azioni solidali.
I ragazzi delle medie Don Bosco si sono confrontati con il "mare nostrum", raccontando di come l'acqua del nostro mar Mediterraneo possa rappresentare per molte persone una risorsa, una salvezza ma anche una minaccia. I ragazzi hanno avuto l'occasione di poter assistere ad una performance teatrale messa in scena da un detenuto del carcere della Dogaia e da un'attrice professionista del collettivo Metropopolare. Infine i ragazzi di San Niccolò hanno visitato la casa di Leonetto Tintori e hanno avuto modo di conoscere la storia di questo importante restauratore e scultore pratese che ebbe un ruolo molto importante nel restauro di tante opere post alluvione. Inoltre Palazzo Pretorio, volendo rendere omaggio alla figura di Leonetto Tintori in occasione della Festa della Toscana, ha allestito una mostra temporanea al piano terra del Palazzo con le 10 opere che Tintori donò al Comune nel 1993 e che sono state recuperate, 6 dai depositi e tre da palazzo comunale, dove si trovavano.
Una di queste opere è esposta permanentemente al primo piano del museo.