Farid, il bambino che la Toscana era pronta ad accogliere e l'ospedale Meyer di Firenze ad operare, rimarrà in Egitto. Il fratello Ahmed aveva attraversato il Mediterraneo su un barcone per cercare medici in grado di curarlo. "Farid - il suo vero nome è un altro, ma così è stato chiamato fin dall'inizio dal giornalista del Corriere della Sera che ne ha raccontato la storia – dopo le visite a cui è stato sottoposto all'ospedale italiano del Cairo è risultato aver superato la patologia per cui il fratello aveva chiesto aiuto.
E' stato visitato dai medici italiani e dai colleghi egiziani. Rimarrà dunque in affidamento alle autorità sanitarie del proprio paese. Ahmed, in quanto minore non accompagnato, rimarrà in carico alle autorità italiane preposte" rende noto Palazzo Sacrati Strozzi.Ahmed è arrivato da Agrigento e poi in aereo a Firenze, ed è stato preso in carico dai servizi sociali del Comune, ospitato in una struttura di accoglienza del Comune di Firenze, individuata di comune accordo con la Prefettura.
"Accoglieremo Farid, Ahmed e la loro famiglia nelle nostre strutture sanitarie e sociali e cercheremo di dare loro la speranza che Ahmed ha inseguito con tanto coraggio e tanta tenacia. Farid verrà curato al Meyer, come è naturale che sia per un bambino, con la collaborazione di Careggi, che si è attivato fin dall'inizio" spiegava il 18 agosto l'assessore Stefania Saccardi.
Il bimbo egiziano di sette anni si presentava affetto da una grave forma di piastrinopenìa, una carenza di piastrine nel sangue "Continuo a ricevere telefonate e messaggi di medici, ma anche di persone comuni, che si offrono di curare Farid e ospitare la sua famiglia - diceva ancora Stefania Saccardi - Ringrazio tutti, a cominciare dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che già da ieri mattina si è attivato, attraverso il ministero degli esteri, per organizzare il ponte aereo che dal Cairo porterà in Italia Farid e la sua famiglia. Un grazie particolare al professor Marco Carini, che è stato il primo ad attivarsi, offrendosi anche di accogliere Ahmed a casa propria. E poi le direzioni di Careggi e del Meyer, la Fondazione Careggi onlus che ha avviato una raccolta fondi, la Fondazione Tommasino Bacciotti che si è offerta di ospitare la famiglia di Farid".
Il Meyer aspettava la cartella clinica "Possiamo seguirlo da subito - diceva la direzione sanitaria dell'ospedale pediatrico - Non appena avremo tutta la sua documentazione e le informazioni cliniche, valuteremo la sua situazione e stabiliremo quali sono le cure necessarie per lui".
La Fondazione Careggi onlus aveva avviato anche una raccolta fondi per contribuire con una donazione.