Il complesso chiuso e dismesso diventa un’area aperta ai cittadini con vocazione commerciale, ma - promettono da Palazzo Vecchio - caratterizzata dal verde pubblico come luogo di aggregazione per tutta la zona.
Nei primi anni del 2000 il Comitato di zona ha lottato contro le ipotesi speculative e contro progetti che avrebbero visto la realizzazione di nuove abitazioni perché avrebbero "saturato la zona". Inoltre non piaceva l'idea di un complesso aperto solo verso l'interno. Arrivano un parcheggio pubblico ed un centro commerciale, un progetto che sembra ricordare l'intervento urbanistico al Poggetto o quello a Gavinana ed ancora a Novoli, lì dove il grande commerciante privato riqualifica le aree urbane dismesse.
"Un grande giardino, viali pedonali e parcheggio a uso pubblico lo renderanno ‘permeabile’ al quartiere in collegamento con la struttura commerciale disposta su due livelli" questo prevede il piano di recupero dell’ex Panificio militare adottato oggi dalla giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini.
“Una trasformazione attesa da decenni – ha detto l’assessore Bettarini - che darà nuova vita e funzioni a un grande complesso abbandonato riqualificando tutta la zona. Un piano di recupero importante che realizza l’intervento indicato dal regolamento urbanistico concentrando le strutture nella parte sud e liberando il resto dell’area per destinarla a verde e a parcheggio pubblico: un modo per restituire alla città un giardino aperto a tutti verso via Ponte di Mezzo, che possa diventare luogo di aggregazione per il quartiere. Grazie alle opere di urbanizzazione collegate – ha proseguito Bettarini – acquisterà un nuovo volto tutta la zona, che sarà interessata da interventi per la nuova illuminazione a led, il rifacimento dei marciapiedi e la viabilità”.
Realizzato negli anni venti del novecento, il complesso è stato utilizzato come Panificio militare fino al 1936 per fornire generi di prima necessità alle strutture militari della città; in seguito è stato utilizzato solo come magazzino e rimessa. Dismesso definitivamente alla fine degli anni '70 è stato poi abbandonato.
Con il piano di recupero adottato, il complesso (attualmente chiuso) sarà reso ‘permeabile’ al tessuto urbano circostante attraverso un sistema di percorsi, spazi e funzioni che rivitalizzeranno e riqualificheranno l’area. La riconoscibilità dell’isolato, oggi legata alla presenza del muro perimetrale, sarà mantenuta con l’inserimento di elementi urbani e infrastrutturali, come la creazione di viali pedonali lungo via del Ponte di Mezzo e via Mariti. L’elemento tipico dell’area, rappresentato dal taglio smussato degli isolati, sarà mantenuto grazie ad alberature disposte in modo geometrico e ad aiuole sagomate.
Il parcheggio a uso pubblico sarà collocato tra l’edificio commerciale e il giardino pubblico, integrato nel disegno complessivo. Saranno poi realizzate aree di sosta attrezzate. L’edificio commerciale, realizzato secondo la tradizione costruttiva in intonaco e pietra, sarà costituito da un corpo di fabbrica di forma regolare su due livelli, con superficie di vendita totale di 2500 mq. Il piano terra accoglierà anche una serie di servizi complementari, come bar, giochi per bambini, assistenza clienti e servizi.