Euro 5: Regione e Comune insieme per misure progressive

CNA: "Decisione eccessivamente approssimativa". Confartigianato: "Serve più tempo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2023 14:32
Euro 5: Regione e Comune insieme per misure progressive

Firenze, 23 marzo 2023– Prosegue il lavoro di progressivo rafforzamento delle misure per il miglioramento della qualità dell’aria, con riferimento alle emissioni di biossido di azoto (NO2). Con la delibera recentemente approvata dalla Giunta regionale si è formalizzato l'avvio del percorso per la definizione di un protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Comune di Firenze per individuare una serie di azioni virtuose sul fronte della mobilità pubblica e privata e mettere in campo un piano di controlli che consentirà di rinviare il previsto e annunciato stop ai veicoli diesel euro 5, fissato per il 24 aprile prossimo, secondo un diverso cronoprogramma a livelli crescenti di divieti, definito anche attraverso il coinvolgimento dell’Agenzia di Protezione Ambientale (ARPAT).

“Quello della qualità dell’aria - spiega l’assessora all'ambiente Monia Monni - è un problema ambientale, ma anche di salute e per questo non può essere sottovalutato in alcun modo. L'obiettivo condiviso è mettere in campo tutte le misure necessarie per salvaguardare la salute delle cittadine e dei cittadini, con attenzione alla minimizzazione dell'impatto sociale. Il lavoro di questi giorni, oltre alla definizione di un protocollo tra Regione e Comune per individuare misure e tempistiche, è orientato a far arrivare quanto prima i 10 milioni di risorse ministeriali che ci consentiranno di aiutare concretamente il Comune di Firenze nella realizzazione di importanti interventi sul trasporto pubblico locale e sulla mobilità sostenibile, nonché sostenere le cittadine e i cittadini con l’attivazione di importanti incentivi all’acquisto di vetture più efficienti.

Eventuali divieti per gli euro 5 riguarderanno aree limitate del comune, dal lunedi al venerdi, dalle 8.30 alle 18.30”.“Siamo al lavoro con la Regione - dichiara l'assessore all'ambiente di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio - per definire in queste settimane, prima del 24 Aprile, un protocollo che consenta di posticipare il termine di introduzione dei divieti, intervenendo da un lato per il miglioramento dei dati sulla qualità dell’aria - che è una priorità per la salute delle persone - con ad esempio ulteriori strumenti di controllo e azioni che non ricadano sui cittadini come la sostituzione della flotta dei bus extraurbani, dall’altro definendo un cronoprogramma graduale di introduzione di eventuali nuove limitazioni accompagnate da incentivi ad hoc per le imprese e i cittadini, come ad esempio sul trasporto pubblico locale e sostituzione veicoli, che si aggiungano a quelli già messi in campo dall’Amministrazione Comunale per l'acquisto di veicoli ecologici a basso impatto ambientale e che hanno reso più conveniente, soprattutto per le fasce di reddito medio basse, la sostituzione delle macchine termiche con modelli di ultima generazione”.

Un’approssimazione imbarazzante e una scarsa una scarsa attenzione ai problemi di aziende e famiglie” Così Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana, sulla delibera della Regione Toscana che ha individuato la data del 24 aprile per l’entrata in vigore dello stop alla circolazione dei diesel euro 5 sui viali di circonvallazione di Firenze.

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Regione e Comune hanno annunciato anche la volontà di predisporre un protocollo d’intesa per individuare una serie di azioni che consentano di rinviare lo stop, ma la politica degli annunci lascia scettica l’associazione visto che, già a dicembre, i due enti avevano parlato di un piano per l’abbassamento degli inquinanti così da rinviare lo stop annunciato per il 1° marzo.

“Un piano mai pervenuto – precisa Cioni – I veicoli interessati sono troppi perché si possa pensare ad una loro sostituzione in un mese, per di più in un contesto che ha provato e sta provando imprese e cittadini. Più che incentivi, allo stato attuale, occorrono investimenti in infrastrutture: ha poco senso progettare acquisti all’indomani del blocco della normativa europea sulle auto elettriche, che tipo di auto dovremmo compare? Elettrica, ibrida? L’acquisto ha un senso solo con scelte certe dell’Europa.

Comprendiamo il fine ecologico del provvedimento che supponiamo insista sullo stesso perimetro definito dallo Scudo Verde (in caso contrario l’investimento in porte telematiche sarebbe un inutile dispendio di risorse pubbliche), ma perché entrambi abbiano un senso occorrono gli investimenti cui mi riferivo prima: non solo porte telematiche, ma parcheggi scambiatori come si deve, colonnine di ricarica ben distribuite dentro e fuori Firenze, un trasporto pubblico adeguato ed anch’esso green, l’equiparazione dei pendolari ai residenti, sia per quanto riguarda la politica degli ingressi in città che per quella degli eventuali incentivi all’acquisto di auto ecologiche.

In questo chiamo all’appello tutti i sindaci della Città Metropolitana invitandoli a far sentire con forza la voce dei cittadini ed imprese che rappresentano”.

Blocco veicoli euro 5: tra scadenze alle porte e proroghe in sospeso l'incertezza regna sovrana e tutto il comparto del trasporto e dell'artigianato è in evidente difficoltà. A dar voce agli operatori Renzo Nibbi, coordinatore autotrasporto di Confartigianato Firenze: "Chi lavora ha bisogno di stabilità e certezze. E quando si decide di cambiare le regole bisogna cercare di non lasciare nessuno indietro. Restiamo convinti che occorra una finestra temporale molto più ampia per adeguarsi. Nei vari incontri abbiamo sempre riscontrato disponibilità alla proroga, ma finora si è trattato solo di rassicurazioni senza niente di ufficiale".

A rendere difficile la sostituzione dei mezzi più inquinanti sono anche delle condizioni oggettive: "I costi di sostituzione – prosegue Nibbi – sono molto alti, al netto di eventuali e non ancora definiti incentivi; non solo, i veicoli euro 6 diesel, tipologia di mezzo irrinunciabile per molti artigiani, sarebbero esclusi dagli incentivi. È chiaro ed evidente che così facendo è un salto nel buio". Il settore del trasporto è già fiaccato, inoltre, dal caro carburante, dai rincari dei ricambi e dei costi di manutenzione.

"In più – rileva Nibbi - nella remota ipotesi che un artigiano riuscisse a finanziare la sostituzione del mezzo, i tempi di consegna sono estremamente lunghi, anche un anno per alcune tipologie di mezzi, e così è impossibile lavorare nel medio-breve periodo".

"Chi può permettersi di cambiare vettura nel giro di poche settimane? Probabilmente le famiglie e le imprese che possono farlo si contano sulle dita di due mani. La decisione odierna del Consiglio regionale toscano, che impone lo stop alla circolazione delle vetture Euro 5 sui viali di circonvallazione di Firenze, sarà una vera e propria mazzata per molti cittadini. Il blocco dei Diesel entrerà in vigore il prossimo 24 aprile, fra poco più di un mese. Una fretta di cui non comprendiamo il motivo, specie in una città come Firenze in cui l’utilizzo delle quattro ruote è ancora indispensabile vista la carenza di mezzi pubblici.Il Pd sta affrontando nel modo più sbagliato possibile il problema dell’inquinamento.

Andare nella direzione di stimolare l’acquisto di mezzi più ecologici è sicuramente una via da percorrere, ma serve più tempo e, soprattutto, lo stanziamento di incentivi adeguati per venire incontro ai soggetti meno abbienti. La sinistra toscana, in nome di una rincorsa ideologica all’ecologismo, si è totalmente dimenticata della maggioranza dei cittadini e, in particolare, di quelli che hanno meno risorse economiche. Ormai è chiaro da che parte sta il Pd, dalla parte di coloro che possono permettersi un’auto nuova ogni anno” è quanto dichiarato dal capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, Francesco Torselli, e dal capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi “In Consiglio comunale ci opporremo a questa decisione presentando un’ordinanza sindacale” sottolinea Draghi.

“Con largo anticipo, la Regione ha deciso di mettere in atto lo stop agli Euro 5 ed il Comune di Firenze ha pensato, maldestramente, di adottare già dal prossimo 24 aprile questo provvedimento in città-affermano sconcertati Giovanni Galli e Federico Bussolin, rispettivamente Consigliere regionale e comunale della Lega.” “Una decisione improvvisa ed immotivata, che metterà seriamente in difficoltà famiglie ed imprese le quali, con pochissimo preavviso, si dovranno, dunque, organizzare per gli spostamenti in città-proseguono i Consiglieri.” “Una domanda ci sorge spontanea: e gli autobus turistici e quelli di linea sono tutti in regola?-precisano gli esponenti leghisti.” “Insomma, si tratta di un vero e proprio attacco al portafoglio dei cittadini rifilato dal Pd regionale, a cui si è prontamente accodato quello comunale-sottolineano i rappresentanti della Lega.” “Nel frattempo, parlando d’inquinamento, che ne pensa il Sindaco Nardella delle migliaia di abitanti di Quaracchi, Peretola e Brozzi. I quali, da decenni, hanno gli aerei che sorvolano i tetti delle proprie case?-sottolineano i rappresentanti della Lega.” “Insomma, l’ennesima dimostrazione della volontà di mettere mano alle tasche dei cittadini di una Sinistra, sempre più distante dal popolo” concludono Giovanni Galli e Federico Bussolin.

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