Esplosione a Calenzano: domani sciopero provinciale di Cgil-Cisl-Uil

La manifestazione in piazza Vittorio Veneto alle 14:30. USB in presidio all'Inail di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2024 14:46
Esplosione a Calenzano: domani sciopero provinciale di Cgil-Cisl-Uil

Firenze, 10.12.2024 - Dopo la tragedia alla raffineria ENI di Calenzano domani, mercoledì 11 dicembre, Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze hanno proclamato uno sciopero generale provinciale per le ultime quattro ore del turno. Verrà organizzato un presidio-manifestazione in Piazza Vittorio Veneto a Calenzano alle ore 14:30, nel quale interverranno le tre confederazioni, le lavoratrici e i lavoratori dei settori coinvolti.

“In piazza per ribadire che la sicurezza sul lavoro deve stare al centro, servono più investimenti, politiche, controlli. Ogni giorno in Toscana e in Italia piangiamo morti o feriti sul lavoro e questa situazione non è degna di un Paese civile”, dice la Cgil Toscana.

Le Organizzazioni Sindacali USB Firenze, COBAS Firenze e CUB Firenze organizzano invece un presidio presso l’INAIL (via delle Porte Nuove) alle ore 10:00 per denunciare l’ennesima strage sul lavoro, il conseguente disastro ambientale e per unirci al cordoglio dei familiari delle vittime.

Approfondimenti

“Desidero esprimere, a nome della Cisal, il più profondo cordoglio per le vittime e la massima vicinanza alle famiglie coinvolte nel tragico incidente verificatosi presso la raffineria di Calenzano. Gli sviluppi di questa vicenda ci lasciano profondamente turbati e preoccupati. Quanto accaduto riporta alla luce, purtroppo, la questione cruciale della sicurezza nei luoghi di lavoro, tema che richiede un impegno più forte, costante e condiviso. E' ovviamente prematuro esprimere ogni tipo di giudizio, appare tuttavia necessario ribadire che l'attenzione verso la sicurezza nei luoghi di lavoro e soprattutto nei siti ad alto rischio come quello di Calenzano, deve restare altissima.

È necessario che le aziende, di qualunque dimensione, pongano maggiore attenzione agli aspetti preventivi, dall'adeguamento degli impianti alla formazione del personale, elementi imprescindibili per garantire l'incolumità dei lavoratori. Riteniamo opportuno un rafforzamento del sistema dei controlli e delle relative misure sanzionatorie, nell'ottica di una più efficace tutela del lavoro. La salvaguardia della vita umana rappresenta un valore fondamentale che non può essere subordinato a logiche di natura economica.

Confidiamo che le autorità competenti possano fare piena luce su questo incidente, mentre rinnoviamo la nostra vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia" Così in una nota il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro e Giuseppe Graniti segretario generale della Fialc Cisal.

Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità. La zona bianca, quella in cui si trova la Toscana, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. A fine ottobre 2024, il rischio di infortunio mortale in regione (20,9 morti per milione di occupati) risulta inferiore a quello medio nazionale (27,9).

Siena e Lucca si trovano in zona arancione con indici rispettivamente pari a 33,8 e 30,6. Firenze, Massa-Carrara, Pisa in zona gialla con indice di incidenza pari a 26,7, 25,4, 21,6. Grosseto, Arezzo, Prato, Livorno, sono in zona bianca con un’incidenza di mortalità rispettivamente pari a 20,3, 19,6, 8,1 e 7,4. A Pistoia da gennaio ad ottobre 2024 non si sono verificati infortuni mortali.

“Con un’incidenza di mortalità fino a ottobre inferiore alla media nazionale, la Toscana si colloca in zona bianca nella mappatura dell’emergenza, ovvero quella in cui si trovano le regioni con un rischio di mortalità meno preoccupante rispetto al resto del Paese. Stiamo parlando di un indice di incidenza di mortalità per milione di lavoratori pari a 20,9, inferiore al dato medio nazionale”. Questo è il commento di Ing. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega, in merito ai dati sugli infortuni in Toscana aggiornati al mese di ottobre.

Tuttavia, il drammatico incidente di ieri presso il deposito ENI di Calenzano (FI) ci ricorda di non abbassare mai la guardia e che l’obiettivo della riduzione degli infortuni va perseguito con la massima priorità ogni giorno, applicando scrupolosamente e quotidianamente tutte le necessarie misure di sicurezza”.

Notizie correlate
In evidenza