En Fanfare a France Odeon

Emmanuel Courcol dirige un racconto equilibrato, leggero e divertente. Nelle sale nel mese di dicembre

Alessandro
Alessandro Lazzeri
30 ottobre 2024 01:09
En Fanfare a France Odeon

Emmanuel Courcol dirige un racconto equilibrato, leggero e divertente, ben coadiuvato dalle prove dei due interpreti principali (Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin).

Thibaut (Benjamin Lavernhe) è un famoso direttore d’orchestra che scopre di avere una grave forma di leucemia. La sua unica speranza è un trapianto di midollo osseo, ma le indagini rivelano una verità sconvolgente: è stato adottato da piccolo. L’unica persona compatibile per il trapianto è Jimmy, il fratello biologico mai incontrato, un modesto impiegato di una piccola cittadina del Nord della Francia che suona il trombone in una banda locale. La città, già colpita dalla crisi economica, rischia di perdere non solo la banda musicale ma anche la fabbrica principale, fonte di sostentamento per molti abitanti.

Il legame tra i due fratelli si costruisce lentamente, accompagnato da battute, incomprensioni, e momenti di pura umanità, dando vita a un racconto di rinascita e accettazione reciproca Il fim mantiene un tono delicato, evitando eccessi melodrammatici e privilegiando una narrazione semplice ma efficace, in cui le emozioni emergono in modo naturale. La regia, unita alle interpretazioni intense di Lavernhe e Lottin, trasforma una trama semplice in un racconto profondo e significativo, dove la musica diventa metafora di cambiamento e rinascita. Il film che ha inaugurato France Odeon uscirà nelle sale col titolo “L'orchestra stonata” nel mese di dicembre

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