FIRENZE– Città da bollino rosso a causa di un'ondata di caldo africano che nelle prossime ore si abbatterà sull'Italia, con temperature che continueranno a salire fino a sfiorare i 40°. Ordine di decollo alle 12.04 per l'elicottero della Regione Toscana verso Località Montemassi, Roccastrada (GR) dove è in corso un incendio boschivo. Sul posto il direttore delle operazioni di spegnimento dell'Unione dei Comuni montani Colline Metallifere con squadre del Coordinamento volontariato toscano (CVT) e della stessa unione.
“Centinaia di pesci stanno morendo nel laghetto del parco di San Donato a Firenze -scrive a Nove da Firenze Nicola Di Matteo, a nome di un gruppo di residenti- Grazie ad un amico siamo riusciti a contattare i Vigili del Fuoco di Firenze che subito si sono messi in moto ed hanno riversato 9.000 litri d’acqua nel laghetto. Un ringraziamento enorme va’ ai Vigili del Fuoco a cui saremo sempre grati, ma non basta. Abbiamo telefonato all’Empa, al Comune (direzione ambiente), alle guardie zoofile, ma ad oggi nulla è cambiato. Ci sentiamo dire al telefono: adesso provvederemo ad inviare una squadra per verificare oppure il tecnico è in riunione oppure lei deve fare un esposto scritto”.
Da ottobre a oggi in Toscana sono piovuti almeno 200 millimetri di acqua in meno della media. Un terzo dell'acqua che piove di solito in un anno manca all'appello, in alcune zone, specie nella Toscana sud la percentuale sale anche al 50%. E' questo lo scenario su cui si è sviluppata oggi la riunione presieduta dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per individuare le azioni in grado di fronteggiare questa emergenza. Nel corso dell'incontro, cui hanno partecipato, oltre agli assessori regionali Federica Fratoni e Stefano Ciuoffo, Autorità idrica, Lamma e rappresentanti delle associazioni agricole, si sono poste le basi per la predisposizione di un piano straordinario di interventi indirizzato soprattutto alle zone più colpite dalla crisi idrica.
Il piano prevede alcuni interventi in risposta all'emergenza (25 pozzi, per cui l'iter è già partito e che dovrebbero entrare in funzione nel giro di qualche settimana e un'opera irrigua per rispondere a un'esigenza immediata per l'agricoltura in Val di Cornia) e opere da realizzare nel medio e lungo periodo per garantire la risorsa idrica nelle zone con maggiori difficoltà. Il presidente ha inoltre annunciato l'invio al Governo della richiesta di stato d'emergenza nazionale: l'accoglimento di questa richiesta permetterebbe di avere risorse per attuare i primi interventi emergenziali e anche di ottenere le derohe necessarie per velocizzare la loro realizzazione. L'emergenza al momento interessa in maniera più pesante l'agricoltura, soprattutto quella delle zone sud della Toscana, costa e Maremma.
I rappresentanti delle categorie agricole hanno evidenziato cali di produzione consistenti (fra il 30 e il 40%) in quasi tutte le colture dai cereali agli ortaggi, con situazioni ancora più gravi per girasoli e foraggi. Problemi anche per le piante di olivo. E se non piove le percentuali sono destinate a salire. Per quanto riguarda invece il settore idropotabile le criticità maggiori vanno registrare all'isola d'Elba, nella Val di Cornia, nella Val di Cecina, e sull'area delle Apuane. Invece la crisi idrica non ha prodotto grandi effetti nei grandi agglomerati urbani protetti dalla presenza degli invasi di Bilancino e Montedoglio che sono a livelli al momento rassicuranti e migliori di quelli registrati durante l'altra grande siccità del 2012. In particolare, la diga di Bilancino è a quota 60 milioni di metri cubi su un massimo di 69 milioni di metri cubi disponibili e questo permette per l'area a valle dell'invaso di avere un minimo deflusso vitale dell'Arno in linea con gli ordinari periodi estivi. Anche le dighe di Levane e La Penna e le dighe sul Serchio sono tutte a livelli adeguati.
La diga di Montedoglio si trova a quota 70 milioni di metri cubi su un massimo di 80 milioni.
Gli interventi di Autorità idrica e LammaNaturalmente per alleviare la situazione di crisi servirebbe un cambiamento delle condizioni climatiche. Ma La situazione non muterà di molto nei prossimi giorni, come ha spiegato Bernardo Gozzini del Lamma intervenendo all'incontro. Una perturbazione che dovrebbe apportare pioggia dovrebbe invece arrivare tra poco meno di una settimana, intorno a giovedì prossimo. Troppo poco, almeno per ora, per attenuare i disagi. Ecco ancora di più l'urgenza di interventi nelle zone più colpite.
Il gestore dell’acquedotto del comune di Fiesole ha chiesto alla sindaca di emettere una ordinanza per limitare i consumi e non sprecare le risorse. Ordinanza che è stata concessa oggi 23 giugno. Acque Toscane, da anni, investe su efficaci campagne promozionali per prevenire la crisi idrica e diffondere la cultura dell’uso ragionato dell’acqua. La società esorta ancora una volta la popolazione ad adottare un comportamento corretto relativamente all’utilizzo dell’acqua, evitando sprechi.
Anche il Comune di San Gimignano dichiara guerra allo spreco di acqua dell’acquedotto pubblico. E’ stata emessa un’ordinanza del sindaco che, fino al 30 settembre, vieta l’utilizzo di acqua per usi diversi da quello potabile ovvero innaffiamento giardini, lavaggio di autoveicoli, riempimento di vasche e serbatoi, usi agricoli in genere. L’uso dell’acqua dell’acquedotto pubblico è vietato anche per il riempimento di piscine private di qualsiasi tipo anche se di pertinenza di strutture ricettive. E’ inoltre vietato innescare pompe o manichette nelle fontanelle pubbliche per riempire serbatoi, botti, o cisterne installate su autoveicoli o portate a rimorchio. Il controllo del rispetto del provvedimento è demandato alla Polizia Municipale. I trasgressori saranno multati con una sanzione amministrativa di 500 euro.
Per il momento non saranno emesse ordinanze di limitazione del consumo di acqua, ma il Comune di Bagno a Ripoli consiglia di evitarne l'utilizzo per una serie di attività come il lavaggio dell'automobile o la prolungata innaffiatura di orti e giardini. “È importante che ognuno – dice il sindaco - inizi a impiegare l'acqua potabile in maniera consapevole e responsabile fin da adesso, evitando al massimo sprechi e usi impropri, che vadano oltre l'impiego alimentare e quello igienico”.
DECALOGO ANTICRISI
Risparmiare non solo si deve ma si può. Basta rispettare i seguenti accorgimenti del decalogo anti crisi idrica:
-chiudere il rubinetto mentre facciamo lo shampoo, laviamo i denti, o ci radiamo;
-un rubinetto che gocciola spreca migliaia di litri d’acqua;
-utilizzare uno scarico del water che permette di regolare il flusso dell'acqua e consente di risparmiare decine di migliaia di litri l'anno;
-usare sempre lavatrice e lavastoviglie a pieno carico;
-non lavare spesso l’auto ed in quelle occasioni usiamo il secchio.
-alle piante servono molte cure, non molta acqua;
-montare un semplice frangigetto può farci risparmiare fino al 50% di acqua;
-per lavare piatti o verdure riempire un contenitore, usare l'acqua corrente solo per il risciacquo;
-usando la doccia si può risparmiare fino al 75 percento;
-controllare spesso il contatore a rubinetti chiusi consente di individuare eventuali perdite e malfunzionamenti.