FIRENZE- Un incontro per fare il punto sull'accoglienza ai profughi e dei richiedenti asilo in Toscana è stato convocato per lunedì 1 febbraio, alle 14.30, nell'Auditorium di Sant'Apollonia, via San Gallo, a Firenze dall'assessore Vittorio Bugli. All'incontro, oltre all'assessore Bugli, partecieranno il prefetto di Firenze, i Comuni toscani, gli enti e i soggetti gestori dell'accoglienza, il presidente di Anci Toscana.
Il modello di accoglienza diffusa dei profughi in Toscana funziona grazie alla collaborazione tra più soggetti: Regione e prefetture, enti locali, privato sociale e terzo settore. "E soprattutto i Comuni sono un tassello fondamentale per farlo funzionare". L'assessore all'immigrazione Vittorio Bugli lo ha ripetuto sabato scorso nel corso di un incontro pubblico organizzato dalla Prefettura di Arezzo al quale erano presenti, oltre al Prefetto Alessandra Guidi, anche il Prefetto Mario Morcone, capo dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione.
del ministero degli Interni e molti sindaci, amministratori, associazioni e gestori. La Toscana tra il 2014 e il 2015 ha ospitato 6.400 richiedenti asilo. Dobbiamo aspettarci che con la primavera il flusso riprenda ai ritmi dello scorso anno e tentare inserimenti rapidi e intelligenti per quelli presenti. "Solo però conoscendone la storia e le capacità si possono pensare progetti di inserimento seri e concreti. Abbiamo pensato che fosse necessario un software per raccogliere il profilo di tutte queste persone e fra un paio di settimane – annuncia l'assessore – l'avremo disponibile e potremo individuare percorsi idonei di inserimento formativo e lavorativo". I progetti di inserimento attualmente vengono svolti con i progetti Sprar (il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
Adesso in Toscana ci sono 14 progetti Sprar della durata di 3 anni che vedono coinvolti 680 cittadini stranieri e sono finanziati dal ministero e per circa il 10% dai Comuni, che sono anche i soggetti che presentano i progetti. Adesso è aperto un bando nazionale per 10.000 posti riservati ai Comuni che ora non hanno progetti.