Considerata l’attuale situazione di emergenza in cui versa il Paese, la scelta del Sindaco Dario Nardella di rinviare la scadenza di marzo per il versamento dell'imposta di soggiorno, sta accogliendo il favore della grande maggioranza dei Comuni della Città Metropolitana di Firenze e tra questi San Casciano, Certaldo, Bagno a Ripoli, Pelago, Pontassieve, Sesto Fiorentino, Gambassi, Montaione, Figline Incisa. Sì dall'Unione dei Comuni del Mugello e dall'Empolese Valdelsa. I Comuni formalizzeranno le procedure tecniche necessarie per i termini di rinvio di questo tributo locale che scadrebbe proprio in questi giorni e che è a carico dei gestori delle strutture ricettive, fortemente penalizzate dall'emergenza sanitaria.
Parcheggi gratis da ieri al 25 marzo nei parcheggi degli ospedali fiorentini di Careggi e del Meyer. Lo ha deciso Firenze Parcheggi in accordo col Comune di Firenze per andare incontro alle esigenze degli utenti degli ospedali fiorentini in questo periodo di emergenza legata al Coronavirus. Da oggi quindi, fino al 25 marzo, i parcheggi Pieraccini-Meyer e Careggi-CTO hanno la tariffa azzerata. Firenze Parcheggi fa sapere agli utilizzatori che dovranno ritirare il ticket all’ingresso e passare alla cassa per annullarlo.
"Ci giungono da varie zone della città di Firenze segnalazioni di auto e mezzi multati. Visto il momento particolare che stiamo vivendo, ci sentiamo di rivolgere un appello a tutti i sindaci della Toscana: evitate di mandare i vigili a fare le multe, ad eccezione ovviamente di casi in cui le auto ostruiscano strade, cancelli e passi carrabili". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). "Sono giorni difficili - sottolinea Stella - e di tutto i cittadini hanno bisogno tranne che di multe. Senza contare che dovrebbe essere sospesa anche la pulizia delle strade: ai cittadini viene chiesto di stare a casa, ma questa richiesta non è compatibile con la necessità di uscire dalla propria abitazione per spostare l'auto nei giorni di pulizia della sede stradale. Non voglio fare alcuna polemica, mi limito a chiedere un po' di buonsenso".
“Con la sospensione delle lezioni, in tutte le scuole dal 5 marzo fino al tre aprile, giustamente decisa dal governo per motivi di sicurezza – dichiara Jacopo Cellai Capogruppo Forza Italia al comune di Firenze e Coordinatore cittadino azzurro – migliaia di studenti hanno pagato l'abbonamento mensile relativo al mese di marzo, o il trimestrale, per usufruire del trasporto urbano sui mezzi pubblici nel tragitto casa-scuola”. “Si tratta quindi – continua Giampaolo Giannelli, responsabile fiorentino dipartimento trasporti Forza Italia – di un esborso economico per gli studenti, e le loro famiglie, per una prestazione che non è stata erogata a coloro che dovevano essere ì fruitori del servizio. “Il momento è particolare, a livello nazionale; crediamo quindi giusto, in una ottica di piena collaborazione e solidarietà all'interno del paese, che anche Gest e ATAF, gestori del trasporto urbano, possano, e debbano, fare la loro parte, venendo incontro a chi ha sottoscritto un contratto, ma si trova per cause di forza maggiore nella impossibilità di beneficiarne”. “Sarebbe quindi opportuno estendere la validità dell'abbonamento con scadenza 31 marzo fino al 30 aprile; un modo importante per venire incontro alle famiglie, agli studenti”. “Auspichiamo – concludono gli esponenti azzurri – che la richiesta, perorata da noi, venga accolta, e che sia anche supportata dal Comune di Firenze.
Sarebbe un segnale importante in un momento nel quale il paese è come "congelato" e ha bisogno di una forte solidarietà”.
La sospensione di finanziamenti, mutui e prestiti personali annunciata nei giorni scorsi da Intesa Sanpaolo viene gestita con un processo transitorio finalizzato a contenere il più possibile i momenti di contatto e incontro tra clienti – privati e imprese - e gestori. Per ovviare a questa criticità, il gruppo Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione della propria clientela una nuova modalità di gestione della richiesta di sospensione per un finanziamento, un mutuo o un prestito personale, grazie ad un processo di scambio di informazioni e documenti via telefono e email, direttamente tra il cliente ed il gestore. Il processo si applica solo a clientela conosciuta e dopo aver verificato i consensi privacy.
Lo scambio degli originali potrà avvenire attraverso l’invio per posta o corriere. La sospensione delle rate dei finanziamenti in essere, per la sola quota capitale o per l’intera rata, può essere chiesta per 3 mesi, con eventuale proroga di ulteriori 3 o 6 mesi in funzione della durata dell’emergenza.
“Si tratta di una ulteriore soluzione che vogliamo offrire ai nostri clienti che intendono richiedere la sospensione di un finanziamento e che non possano o non vogliono recarsi personalmente in filiale, spiega Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo- Grazie alla collaborazione delle nostre persone ed agli strumenti tecnologici a disposizione, il nostro Gruppo vuole rassicurare e garantire, proprio in fase di emergenza, la tutela ed il servizio ai propri clienti ed al personale”.
I sindaci del Mugello assumono alcune prime misure straordinarie a sostegno delle famiglie e attività. E' un atto di indirizzo che la Giunta dell'Unione dei Comuni del Mugello ha approvato all'unanimità nella seduta di stamani e che impegna le Giunte degli 8 Comuni del territorio. In particolare, riguardo alla sospensione dell'attività didattica, le famiglie non pagheranno i servizi a domanda individuale - tariffe mensili degli asili nido, trasporto scolastico, prescuola, per i giorni di non utilizzo.
Sarà, poi, previsto singolarmente dai Comuni se disporre un rimborso o un credito. Inoltre, è stato deciso di posticipare al 30 giugno 2020 la scadenza della tassa occupazione suolo pubblico permanente e dell'Imposta comunale sulla pubblicità. Fino al 30 giugno sarà sospesa anche l'attività di notifica di questionari e avvisi di accertamento sui tributi comunali mentre sarà posticipato l'invio ai contribuenti degli avvisi bonari di pagamento di Tosap e Imposta comunale sulla pubblicità.
Infine, in caso di rateizzazione di tributi comunali, la dilazione di una o più rate nel periodo tra il 10 marzo e il 30 giugno non comporterà la decadenza di tale beneficio.
"Vista l'emergenza in atto e quindi le forti limitazioni di libera circolazione delle persone, ma anche per venire incontro alle esigenze delle famiglie e delle attività - affermano i sindaci - abbiamo deciso di ricalcolare tariffe e rette dei servizi a domanda individuale non facendo pagare asili nido, servizio di trasporto scolastico e servizio prescuola per il periodo di chiusura delle scuole. Oltre a questo, abbiamo posticipato al 30 giugno il pagamento di Tosap e Imposta comunale sulla pubblicità e sempre fino al 30 giugno, relativamente ai tributi comunali, non perderà il beneficio della rateizzazione il cittadino che non riesce a versare la o le rate previste".
Tributi e tariffe sospesi e rinviati al termine dell’emergenza sanitaria. Un provvedimento speciale a sostegno delle famiglie e dei lavoratori è stato deciso dal Comune di Barberino Tavarnelle con l’obiettivo di favorire economicamente i cittadini che si trovano a vivere un grave momento di difficoltà, legato alla diffusione del Coronavirus, nel rispetto delle norme e delle misure nazionali indicate dal Dpcm per contrastare e contenere il contagio.
“Le famiglie e i lavoratori di Barberino Tavarnelle - dichiara il sindaco David Baroncelli - non dovranno sostenere il pagamento né della rata della Tari, la tassa sui rifiuti in scadenza il 16 marzo, per quanto riguarda l’ex Comune di Barberino Val d’Elsa, né della seconda quota del 2020 per il servizio relativo al trasporto scolastico, il cui termine di pagamento è previsto il 15 marzo”. In entrambi i casi la data verrà slittata alla conclusione dell’emergenza epidemiologica e i cittadini saranno informati attraverso l’invio di un’apposita comunicazione. “Nonostante lo slittamento dei pagamenti - rassicura il primo cittadino - rispetto alla data di scadenza prefissata non verranno applicati interessi e sanzioni”.
I cittadini di Greve in Chianti non dovranno sostenere il pagamento della la quota della Tari, che potrà essere rinviata a novembre 2020, così come per le aziende turistico-ricettive saranno rinviati tutti gli aumenti previsti per l’imposta di soggiorno. Sono alcune delle misure che il Comune di Greve in Chianti fa partire a supporto dei cittadini e del tessuto imprenditoriale legato al sistema turistico.
“Il provvedimento – dichiara il sindaco Paolo Sottani - mira a dare un aiuto concreto alla comunità, ed in particolare alle imprese e ai lavoratori. Rinvieremo la quota che i cittadini e le imprese sono chiamati a versare per la Tari, la tassa sui rifiuti, la cui rata potrà essere pagata non più a maggio ma a novembre 2020. E anche per l'imposta di soggiorno abbiamo deciso di rinviare gli aumenti sostenendo le imprese del settore turistico-ricettivo, il pagamento dell’imposta sarà sospeso fino ad aprile, salvo valutare con le categorie e le strutture del territorio ulteriori proroghe”. Altro provvedimento riguarda la sospensione delle quote richieste per i servizi scolastici di trasporto, mensa e nidi comunali nei giorni di interruzione dell'attività didattica, secondo quanto disposto dal Governo per far fronte all'emergenza Coronavirus.
“Sospendiamo il pagamento di quote per i servizi di mensa, trasporto, delle rette per i nidi e gli importi richiesti per le attività pre-scuola - spiega il sindaco - per il periodo indicato nelle misure restrittive del DPCM, fino al 3 aprile 2020. Per chi avesse già effettuato il pagamento della retta o della rata provvederemo quanto prima a rimborsare la quota versata”. Il Comune di Greve ha messo in piedi inoltre una fitta rete di volontariato, grazie al supporto delle associazioni di volontariato presenti sul territorio, con l’obiettivo di realizzare azioni mirate al sostegno agli anziani.
“Considerata la complessità del momento che limita gli spostamenti ed esorta a restare a casa – continua – abbiamo deciso di attivare uno specifico servizio di consegna della spesa domiciliare e dei farmaci a favore delle persone sole e degli anziani con problemi di salute”.
Il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno ha deciso di prorogare di un mese e mezzo la scadenza del tributo di bonifica. Gli avvisi di pagamento bonario relativi al ruolo di contribuenza per l’anno 2019 sono stati recapitati ai cittadini all’inizio di febbraio scorso. A seconda degli importi, il pagamento del tributo era previsto in una unica rata (per gli importi fino a 30 euro), oppure in due rate (per importi superiori a 30 euro) con la scadenza del 16 marzo per la rata unica o per la prima rata e al 30 aprile per la seconda rata.
Vista l’emergenza in corso sono quindi tutte prorogate al 30 aprile 2020. Gli uffici del Consorzio, sempre nell’ottica di tutelare i cittadini, sono chiusi al pubblico ma per qualsiasi problema o richiesta di chiarimento sugli avvisi bonari è sempre possibile contattare gli operatori. Basta telefonare a uno dei tre numeri verdi: 800 391 760 (sede di Pisa), 800 645 303 (sede di Ponte Buggianese), 800 308 229 (sede di Ponte a Egola).
In alternativa si può scrivere a catasto@c4bassovaldarno.it o segreteria@pec.c4bassovaldarno.it.
«Siamo consapevoli che le dovute restrizioni imposte limitano gli spostamenti e che per alcuni settori il momento è difficile anche dal punto di vista economico – spiega il presidente dell’ente, Maurizio Ventavoli –. Abbiamo quindi stabilito che per gli avvisi relativi al 2019 con scadenza al 16 marzo, il pagamento è prorogato al 30 aprile 2020».
"L'emergenza sanitaria coronavirus che sta colpendo la nostra società, ci pone davanti ad una serie di problemi economici che occorre per quello che è possibile gestire o arginare, per non rendere ancora più difficile la situazione per le famiglie e gli studenti stessi in queste prossime settimane. Agire oggi significa in molti casi prevenire difficoltà future che possono divenire poi purtroppo insuperabili” dichiarano il Coordinatore Cittadino di Forza Italia Giovani Firenze, Davide Loiero e i Responsabili della Lista Studentesca "Centrodestra Universitario", Vanessa Morabito e Giovanni Guidi “Chiediamo pertanto al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Firenze ed alla Regione Toscana, di prevedere lo spostamento di ogni scadenza fiscale per gli studenti alla data del prossimo 15 luglio 2020, viste anche le serie difficoltà per gli studenti stessi di fare l’effettivo calcolo Isee ad oggi presso i CAF, viste le recenti restrizioni dell’ultimo Decreto Governativo” “Invitiamo pertanto l’Università e la Regione Toscana ad andare incontro ad una situazione di emergenza con altrettante decisioni rapide e concilianti con la popolazione studentesca.
Crediamo infatti sia giusto, così come si sta venendo incontro in molte città ad uno stop del pagamento dei tributi, di fare altrettanto fino a metà Luglio per gli studenti Unifi.”
“Le famiglie i cui bambini sono iscritti alle scuole municipali non dovranno corrispondere la retta per tutto il mese di marzo e le iscrizioni ai nidi sono rinviate a metà aprile”. Queste le misure adottate ad Arezzo dall’assessore Lucia Tanti e già comunicate agli uffici competenti per gli atti consequenziali. “In questo momento così difficile è nostro compito, oltre fare fronte alle emergenze di tipo sanitario e sociale che da esse discendono, trovare soluzioni che possano rendere la vita meno complicata alle famiglie aretine che già sono alle prese con le scuole chiuse e la città blindata.
Per questa ragione abbiamo deciso di rinviare le iscrizioni ai nidi per le fasce medio-piccoli e medio-grandi: la nuova scadenza è metà aprile, ovviamente se la situazione emergenziale sarà almeno in parte rientrata. Inoltre, rette ‘congelate’ a marzo, dopo di che ragioneremo in base alla situazione che si verrà a presentare. E questo anche qualora il Governo dovesse sbloccare il bonus baby sitter, misura che speriamo venga presa il prima possibile come ulteriore fonte di sollievo”.
Il Comune di Castelnuovo Berardenga azzererà il pagamento dei servizi non usufruiti per mensa e trasporto scolastico per il mese di marzo, nel periodo di interruzione dei servizi a seguito delle disposizioni nazionali per limitare la diffusione dei contagi del Coronavirus, e contribuirà all’azzeramento delle rette degli asili nido di Pontignano e Monteaperti per lo stesso periodo. Sono queste le prime misure straordinarie adottate dal Comune castelnovino a sostegno delle famiglie per rispondere alle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza sanitaria. L’azzeramento di mensa e trasporto scolastico sarà curato dagli uffici comunali competenti, mentre per le rette degli asili nido sarà possibile contattare il soggetto gestore del servizio, Giocolare Società Cooperativa Sociale.
“L’amministrazione comunale - spiega il sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi - è vicina ai cittadini e pienamente consapevole dei sacrifici economici e sociali che anche la nostra comunità sta affrontando in questo momento straordinario. L’azzeramento per i servizi di mensa e trasporto scolastico non usufruiti e il contributo per azzerare le rette degli asili nido di Pontignano e Monteaperti gestiti da Giocolare Società Cooperativa Sociale sono solo un primo passo a sostegno delle famiglie, mentre rimaniamo costantemente in contatto con gli altri Comuni del Chianti per valutare altre misure rivolte alle imprese e alla comunità”.
In questi giorni i telefoni delle sedi territoriali di Confconsumatori, ricevono segnalazioni da parte dei genitori che si vedono chiedere, ad esempio, il pagamento della retta per il mese di marzo dell’asilo nido o della scuola materna da Comuni o privati, anche se le misure di prevenzione e contenimento per Covid-19 hanno imposto la chiusura di queste strutture fino al 4 aprile 2020. La tipologia dei contratti di asili e materne rientra nella categoria a prestazioni corrispettive, questo implica che se la prestazione non viene erogata, anche se non per colpa della scuola, la retta non va pagata.
Con un appello Confconsumatori richiama scuole private e Comuni al buon senso e al rispetto delle leggi.
«Si tratta di richieste palesemente illegittime – afferma Marco Festelli, Vicepresidente nazionale di Confconsumatori - Auspichiamo che i Comuni e le scuole privatesi astenganodalla richiesta, oppure propongano, se possibili e fattive e a scelta dei consumatori, soluzione alternative, come il prolungamento della durata del nido o della scuola, sempre che, ripetiamo, il consumatore sia d’accordo».
Per lo stesso principio giuridico, anche i biglietti delle partite di calcio devono essere rimborsati, come analogamente gli abbonamenti ai mezzi pubblici che non svolgono il servizio, oppure gli abbonamenti dei pendolari non fruibili perché obbligati a restare a casa. A tutti, quindi, Confconsumatori chiede senso di responsabilità. Nelle prossime settimane Confconsumatori, alla riapertura delle sedi chiuse temporaneamente al pubblico nel rispetto delle Ordinanze per Covid-19, metterà a disposizione di associati e utenti la modulistica per chiedere i rimborsi compensativi.
Con decreto 110 dell’11 marzo 2020 il Presidente della Corte di Appello di Firenze ha disposto il rinvio delle esecuzioni degli sfratti in data successiva al 31 marzo.
E sono rinviate almeno fino al 3 aprile anche tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di luce, gas e acqua per morosità. Lo ha deciso l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che stanzierà fino a 1 miliardo per attuali e futuri interventi a favore dei consumatori, differite anche le più vicine scadenze previste dalla regolazione. Tutto questo per gestire al meglio l’emergenza Coronavirus. A renderlo noto sono Mauro Bartolini e Valentina Sparavelli, dell’Adoc Alta Toscana, che vogliono portare all’attenzione dei consumatori le prime disposizioni di Arera per contrastare le criticità legate all'epidemia Sars-CoV-2.
“Non solo sono rinviate le sospensioni – proseguono – ma anche le forniture che erano state attaccate o limitate dal 10 marzo devono essere rialimentate. Poi, salvo ulteriori novità, dal 3 aprile il fornitore interessato a disalimentare o ridurre la fornitura del cliente moroso è tenuto a riavviare la relativa procedura di sospensione e procedere nuovamente alla sua costituzione in mora, dando così ulteriore tempo per mettersi in regola. La misura per l'elettricità riguarda tutti i clienti in bassa tensione e per il gas tutti quelli con consumo non superiore a 200.000 Smc/anno.
Per il settore idrico si fa riferimento a tutte le tipologie di utenze domestiche e non domestiche. Il conto, istituito alla Cassa per i servizi energetici e ambientali, avrà il compito di sostenere le straordinarie esigenze di immediata disponibilità di risorse finanziarie per garantire, nella fase di emergenza in corso, la sostenibilità degli interventi regolatori a favore dei clienti finali nei settori di competenza dell'Autorità. Potrà essere finanziato, al momento, con una somma che può arrivare a un miliardo di euro.
Questo per il momento – concludono i rappresentanti di Adoc Alta Toscana – ma l’Autorità potrà intervenire con altri provvedimenti, anche d’urgenza, se dovessero emergere ulteriori effetti nei settori di propria competenza delle misure governative di contenimento dell'epidemia da Sars-CoV-2”.
I sindacati SUNIA e CGIL Toscana hanno inoltrato una richiesta al presidente Anci Matteo Biffoni perché inviti le Amministrazioni comunali a prorogare i termini di tutte le procedure e scadenze riguardanti i temi abitativi, quali, ad esempio, quelli di assegnazione case popolari o contributo affitto. E non solo: i sindacati chiedono che siano prorogati i termini di opposizione ad eventuali richieste o provvedimenti emessi da aziende di gestione e uffici casa, come avvisi di decadenze, morosità, utilizzo degli alloggi.
“Vi sono alcuni Comuni che hanno bandi in corso, o che proprio in questo periodo indicono bandi per l’assegnazione di contributo di sostegno all’affitto - dicono Laura Grandi del sindacato inquilini Sunia della Toscana, Maurizio Brotini e Simone Porzio della Cgil Toscana -. Queste scadenze, importanti e molto attese, non possono assolutamente uscire in questo periodo di grande difficoltà sotto il profilo sanitario e, a maggior ragione, per gli obblighi di permanere il più possibile nella propria abitazione a tutela di se stessi e della comunità. Una richiesta di buon senso che rischia, se non accolta, di costringere i cittadini a muoversi dalle proprie case in una situazione di pericolo di contagio senza poi trovare un’assistenza adeguata, visto che molti uffici pubblici sono chiusi o con orari suscettibili di variazioni continue e personale estremamente ridotto”.