Sono entrati in appartamenti di nuova costruzione a seguito di un bando del 2007 che li ha riconosciuti appartenenti alla cosiddetta "fascia grigia" cioè cittadini in difficoltà economica, bisognosi di un alloggio a canone agevolato. Oggi, 11 anni dopo con il costruttore fallito e l'immobile venduto all'asta, temono di dover dormire in auto perché, alla scadenza del subaffitto in regime del 4+4 con 2 anni di proroga, si sono trovati davanti ad una "proposta indecente".Quale? La proposta di vendita del loro appartamento. "I prezzi sono insostenibili - spiegano - per un appartamento di 65 metri chiedono più di 200mila euro.
Consideriamo che in questi anni ne abbiamo versati quasi 80mila".Le alternative? "Il Comune di Firenze ha messo sul tavolo soluzioni abitative tra Careggi e Brozzi, ma parliamo di 60 metri a più di 800 Euro al mese. Ci hanno dato pochi giorni per decidere, ed è comunque un affitto insostenibile, non possiamo permettercelo". Le famiglie di via Castelnuovo Tedesco si sono ritrovate in piazza della Libertà per chiedere al Comune di Firenze e ad Unipol un incontro "al fine di stipulare nuovi contratti di affitto a canone concordato".
E per fare qualche domanda "In questi anni il Comune di Firenze è stato garante con la vecchia proprietà poiché il contratto di affitto era stipulato con Palazzo Vecchio che ha pagato parte del canone all'ex proprietario, più l'ultimo anno all'attuale assegnatario del bene all'asta. Noi abbiamo pagato i canoni di affitto. L'attuale proprietà applica oggi un prezzo di vendita stabilito in modo apparentemente arbitrario e vorremmo capirne i termini di valutazione". Il complesso immobiliare, realizzato sull'area ex Sime, è composto da quattro edifici residenziali ultimati nel luglio 2008.L'asta giudiziaria del 2016 li definisce "caratterizzati da un livello qualitativo buono ed ubicati in zona urbana a prevalente carattere residenziale e di buon pregio" e precisa che "l'immobile è occupato da terzi, 62 unità immobiliari locate con titolo scadente il 31/03/2018.
Le altre unità sono libere". Prezzo base per le offerte residiali Euro 12.000.000.I cittadini accusano il Comune di Firenze di non essere intervenuto per tempo, mancando di programmare cosa sarebbe accaduto alla conclusione del subaffitto di 8 anni a quelle famiglie in fascia grigia che nel 2018 si ritrovano più povere e con maggiori difficoltà di quando hanno preso possesso degli appartamenti."In questi anni abbiamo pagato ben più dei 450 Euro mensili prospettati - sottolineano - anche 750 Euro mensili per 60 metri quadrati, compreso il condominio" perché l'immobile comprende anche unità immobiliari vendute sul mercato ed ha una amministrazione condominiale che, per la quota in affitto, si è rapportata in questi anni con il Comune di Firenze.Le famiglie, una decina risulterebbero morose, si aspettano entro settembre la comunicazione delle procedure di sfratto e temono l'arrivo della forza pubblica che potrebbe trovarle ancora impreparate. Nel marzo 2018 i consiglieri comunali Miriam Amato e Tommaso Grassi hanno prodotto degli atti che sono stati bocciati in Commissione, ed hanno dichiarato "Se non sarà rapido ed efficace l'intervento del Comune ci troveremo 53 famiglie con degli sfratti, chi per morosità e chi per finita locazione, a cui sarà offerta l'opportunità di acquistare gli alloggi a prezzo di libero mercato che verrà deciso dal privato, o inserimenti in alloggi a canone calmierato come i 20mila alloggi in affitto i cui problemi è da anni che denunciamo per la precarietà e condizioni strutturali pessime, oppure ai più fortunati, quelli che sono seguiti dai servizi sociali comunali e sui quali l'inserimento nelle case di Castelnuovo Tedesco è stato un passo in avanti e una sperimentazione, verranno sparpagliati nelle strutture temporanee".
Il Comune di Firenze a fine 2017, dopo aver messo in opera l'assegnazione dei cosiddetti "alloggi volano", è intervenuto sul mercato alla ricerca di 80 appartamenti in base ad una delibera di giunta promossa dagli assessori Sara Funaro e Federico Gianassi. Una soluzione transitoria in attesa di mettere in pratica l'housing sociale con una novità, il supporto degli assistenti sociali volto a favorire l'acquisizione di una autonomia economica da parte delle famiglie accolte negli alloggi.