Cinque ore di protesta in strada da parte di oltre cento occupanti di case che hanno bloccato viale Gori. Una azione di protesta scaturita dopo un'assemblea in uno stabile occupato in cui si è discusso del Piano Casa ideato dal governo."Sarà un autunno di lotta - promette il Movimento di Lotta per la Casa di Firenze - lunedì 1 settembre riprende la guerra degli sfratti. La rete di sfrattati del Movimento picchetterà le case in Via Ragazzi del '99, 60 (zona Rifredi) e via di S Niccolò, 37"
"Con l'approvazione del “Piano Casa” e in particolare con l'art.5 – che vieta agli abitanti delle case occupate di avere forniture di acqua, luce, gas e prendere la residenza – il governo ha dichiarato una vera e propria guerra alla vita di centinaia di famiglie nella sola Firenze. Sono state costrette ad occupare gli stabili vuoti per garantirsi il diritto alla casa". "Una guerra sporca che viene portata avanti dalle istituzioni e le questure locali con operazioni vili e infami come quella che dieci giorni giorni fa ha visto impegnati circa cento tra poliziotti e carabinieri per staccare la fornitura elettrica all'Hotel Concorde.
Le venti famiglie e le decine di minori che vi abitano sono da quel giorno al buio" spiega il Movimento in una nota. "A questa loro guerra sporca, condotta in difesa degli interessi dei soliti speculatori, rispondiamo con la nostra guerra in difesa dei diritti fondamentali e della dignità. Lo abbiamo fatto negli ultimi mesi, lo abbiamo fatto stamattina e continueremo a farlo. Questo è sicuro" promettono gli occupanti.“Ci volete in strada... e in strada ci avete!” E' lo slogan che riassume questa giornata di lotta.
"Le istituzioni possono pure continuare a fare finta che quel pezzo di città impoverito dalla crisi e torturato dalla precarietà, dallo sfruttamento e dal carovita non esista. Possono continuare a rispondere solo con la Polizia alle loro istanze, ma la giornata di oggi dimostra ancora una volta che questo gioco non gli potrà funzionare: dall'altra parte ci sono uomini e donne disposte a dare battaglia per i propri diritti e la propria dignità"