Firenze 28.06.2020- Basta un giorno per accendere la politica, dopo l'esternazione del candidato del Centrosinistra riferita a Susanna Ceccardi al guinzaglio di Salvini, che ha scatenato nel Centrodestra la reazione, non soltanto delle femministe.
“La pessima caduta sessista di Giani che paragona Susanna Ceccardi ad un cane al guinzaglio di Salvini evidenzia quanto il candidato del Centrosinistra tema questa campagna elettorale, tanto da passare alle offese personali. Giani in 40 anni di sua attività non ha mai inciso su niente. E non potrà farlo perché è una figura di compromesso che deve garantire tutti, che deve garantire la continuità, il nulla.
Sta bene a tutti proprio perché ognuno potrà manovrarlo, tirarlo dove serve -dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi- Chi ha la museruola è proprio il candidato Giani dato che su temi politici non può esprimersi. Ha parlato di modificare le Asl, aveva proposto di farne 5-6, e lo hanno bacchettato, ha parlato di realizzare un termovalorizzatore a Livorno e in Toscana e gli si è scatenata contro la bufera dei sindaci Pd, i suoi carri armati gli hanno detto di rimetterli in garage.
Mentre la candidata Ceccardi morde in una campagna votata all’attacco del consolidato sistema di potere toscano, al rinnovamento di una Toscana ingessata che con Giani mira solo a conservare il potere e lo status quo. Il candidato Giani è costretto al guinzaglio del Pd e del Governatore uscente Rossi e ad indossare la museruola se non vuole essere impallinato dal fuoco amico“.
"Sei da quarant'anni in posizione di potere -gli rinfaccia il segretario provinciale della Lega, Alessandro Scipioni- Se la Toscana è indietro sulle Infrastrutture vuoi dare la colpa alla Ceccardi? Parli di aeroporto ma non è il tuo partito che per decenni non è riuscito a realizzarlo? Se non c'è una linea ferroviaria veloce tra Pisa e Firenze, vuoi dirmi che il centro-sinistra in Toscana non ha responsabilità? Se l'overtourism ha massacrato Firenze e il non aver incentivato investimenti differenziati si è rivelato catastrofico per l'economia tu ti eri opposto? Per te la priorità è la salute della gente? Ma in piena emergenza covid la tua preoccupazione principale non era quella di andare a votare a luglio? Lo scivolone sui rifiuti lo capisco.
Quella non è una gaffe. È una presa d'atto della mancanza di pianificazione su questo tema causata dal vostro immobilismo. Vanti tanto il modello sanitario toscano? Ma perché quando lo confronti a quello Lombardo non dici che deve gestire solo minima parte del numero di persone di quest'ultimo? Non manchi certo della cultura amministrativa per sapere che, visto gli intensi scambi commerciali della Lombardia, quello che è accaduto è stata una conseguenza della scellerata decisione del governo di non chiudere immediatamente gli aeroporti per approntare il paese di dispositivi di protezione individuale e misure efficaci.
Gli stessi tempi in cui Nardella lanciava l'hashtag abbracciamo un cinese. Grazie alla superficialità del tuo governo nella gestione iniziale dell' emergenza, oggi sono i cinesi a non voler abbracciare gli italiani. Vanta il modello Toscano agli operatori sanitari che non hanno contratti di lavoro stabili ma devono sottostare al sistema delle cooperative. Non parliamo della questione delle mascherine. Tu sei il nuovo? Non c'entri niente con tutto ciò? Hai votato contro molti provvedimenti che dell'amministrazione di Rossi? Ti sei smarcato tante volte dal tuo partito? Ti paragoni a Bonaccini? Con la sola differenza che molti non ti ritengono neanche credibile come uomo di sinistra e su questa ambiguità spesso anche tu hai giocato. Ma non ti muovo alcun rimprovero è la tua storia: tutta forma, sorrisi, soirée esclusive, in alta società; mancano sostanza, concretezza, dinamismo.
Quelle qualità necessaria a capire una crisi come quella di oggi, che affonda le sue nefaste conseguenze nella vita reale di persone che cercavo di sbarcare il lunario. Lontane dai palazzi di potere, estranee ai salotti della politica. In sostanza sei il candidato naturale di tutti coloro i quali vogliono consolidare posizioni di rendita, una politica assistenziale che non possiamo più permetterci ed un welfare mal gestito ed insostenibile. Sei l'antitesi a quello di cui avrebbero bisogno i commercianti, le partite IVA, i lavoratori autonomi, i veri colpiti da questa crisi.
Tutte quelle persone che auspicano una rivoluzione liberale in questa regione".
“Una candidata al guinzaglio”, guinzaglio ovviamente tenuto da un uomo. Parole che mi auguro non nascondano una visione maschilista e un'offesa a tutte le donne, qualunque sia il loro pensiero e la loro parte politica”. "Rimango colpita da queste parole di Eugenio Giani, riportate in un'intervista - commenta Serena Spinelli (2020aSinistra). “Parole che spero non rivelino il pensiero che le donne, in politica e nelle vita, sono comunque sempre guidate da un uomo.
Purtroppo c'è uno strisciante linguaggio sessista, da destra a sinistra, che sembra incapace di accettare una realtà che ci vede libere di scegliere, autonome, convinte delle nostre azioni, capaci di portare avanti con coerenza le nostre idee, senza che ci sia nessun uomo a consentircelo”. “Personalmente – continua Spinelli - non condivido nulla delle idee, degli atteggiamenti, delle strategie politiche di Susanna Ceccardi, ma non si può parlare in questi termini di una donna.
E men che meno può farlo un uomo parlando di una sua avversaria politica. Invito davvero il Presidente Giani a usare un linguaggio diverso” – conclude Serena Spinelli.
“Le parole di Eugenio Giani nei confronti di Susanna Ceccardi sono volgari e sessiste. Mi auguro che nel Pd, specialmente la segretaria regionale che è donna, si prendano immediatamente le distanze dalle parole di Giani che alimentano l’orribile stereotipo della donna di destra al guinzaglio del proprio padrone maschio”. Così Francesco Torselli, portavoce regionale di Fratelli d’Italia “Nell’esprimere la mia solidarietà a Susanna - conclude Torselli - vorrei far notare come questi sono gli stessi che pensano di difendere la dignità delle donne mettendo una “a” alla fine dei sostantivi maschili. Si confrontino sui temi e sulle idee, anziché sulle offese, se ne sono capaci”.
“Le parole di Eugenio Giani sono uno schifo -interviene Jacopo Cellai per Forza Italia- E sono figlie della solita cultura superba e arrogante della sinistra. Tanto bravi a rivendicare battaglie contro i maschilismi in favore dell’autonomia e dell’emancipazione femminile e altrettanto rapidi a qualificare una donna al guinzaglio di qualcuno quando si tratta di una donna schierata nel campo avversario. Che brutta figuraccia che ha fatto Giani, è evidente che e’ nervoso e preoccupato per le elezioni altrimenti non si spiega uno scivolone così meschino.
Domani in Consiglio Comunale ci aspettiamo la presa di distanze di tutta l’assemblea dalle sue inaccettabili parole a salvaguardia della dignità di una persona. Allo stesso tempo conoscendo il carattere di Susanna Ceccardi crediamo che queste parole più che offenderla abbiano rinsaldato in lei, e in tutti noi, la convinzione di poter vincere questa regione. E le offese non fanno che rafforzare le motivazioni che già da parte nostra sono fortissime”.