Online da oggi il bando pubblico di Edilizia Pubblica Pratese S.p.A per l'acquisto sul mercato libero di alloggi ubicati nel territorio dei comuni della Provincia di Prato da destinare a Edilizia Residenziale Pubblica. La presentazione si è tenuta questa mattina in Palazzo Comunale alla presenza del sindaco Matteo Biffoni, dell'assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani, dell'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis insieme al presidente di Edilizia Pubblica Pratese Federico Mazzoni e i tecnici di EPP Giulia Bordina e Fabio Cipriani.
Gli alloggi dovranno possedere tutta una serie di caratteristiche ben precise: dovranno corrispondere ad un intero fabbricato o ad una porzione di fabbricato gestibile autonomamente senza gravami condominiali e quindi con una autonomia funzionale rispetto all'uso delle parti comuni e non dovranno avere una classe energetica inferiore alla B. I fabbricati in vendita non possono avere un numero di alloggi adiacenti inferiori a 2 per gli edifici a schiera e isolati, e a 4 per quelli in linea. Gli immobili al momento del rogito non devono essere gravati da ipoteche, mutui, diritti reali di godimento, vincoli di qualsiasi natura e specie.
Il prezzo massimo riconoscibile a mq di Superficie Complessiva è pari a 1.828,34 euro per gli alloggi terminati prima del 31 dicembre 2015 e 1.844,41 euro per quelli terminati dopo il 31 dicembre 2015 e da terminare. Al bando possono partecipare tutti i proprietari di immobili in possesso delle caratteristiche richieste. I costi dei lavori saranno a carico dell'offerente, ma è possibile chiedere che sia Edilizia Pubblica Pratese a terminare eventualmente lavori di piccola entità per una cifra inferiore ai 40 mila euro, il cui costo verrà detratto dal prezzo d'acquisto. L'obiettivo è assegnare circa 25/30 alloggi entro giugno 2019.
Il termine di presentazione delle offerte è fissato per le ore 12 del 14 settembre 2018. Il bando di gara e i relativi allegati sono disponibili a partire da oggi, lunedì 30 luglio, sul sito www.ediliziapubblicapratese.it. Informazioni tramite e-mail all'indirizzo infogare@ediliziapubblicapratese.it a partire da lunedì 20 agosto.
"Nella nostra città c'è una necessità estrema di aumentare il numero di alloggi popolari, basti pensare che al momento abbiamo in assegnazione circa 1800 appartamenti e altrettante sono le domande presentate" il commento dell'assessore Biancalani. "Per soddisfare tutte le esigenze avremmo bisogno della disponibilità di almeno altri 2 mila alloggi. Abbiamo una lista d'attesa molto lunga e circa 600 persone in emergenza alloggiativa. A breve saremo in grado di sistemare altre 100 famiglie ma non basta".
La città di Prato sarà quindi la prima in Toscana a sperimentare questa nuova modalità di acquisizione, grazie anche al finanziamento di 5 milioni di euro della Regione Toscana: "Abbiamo constatato che a Prato il bisogno di residenza pubblica è molto alto, per questo abbiamo pensato di fare questa sperimentazione proprio in questo territorio. L'obiettivo è dare un risposta ai cittadini in stato di bisogno in tempi molto rapidi utilizzando alloggi già esistenti" ha spiegato via video l'assessore alle Infrastrutture, Mobilità, Urbanistica e Politiche abitative della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli.
Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco Matteo Biffoni, che sottolinea l'enorme ricaduta sociale e l'importanza, a vari livelli, di questa "opera prima": "L'amministrazione comunale e Edilizia Pubblica Pratese si sono spese molto per questo progetto che inaugura un modo tutto nuovo e a nostro avviso altamente efficace di fare edilizia residenziale. Nel territorio pratese sappiamo essere presenti diversi spazi già costruiti, liberi, ma magari non del tutto completati e quindi di fatto inutilizzabili. Ci siamo voluti muovere nell'ottica di razionalizzazione sia di tempi che di risorse per il vantaggio di tutti. Con questo procedimento riusciremmo infatti ad acquisire immobili, riqualificare la città facendo vivere edifici che al momento sono abbandonati, pagare eventuali creditori che hanno lavorato su quegli immobili, e fornire alloggio a chi ha bisogno in tempi rapidissimi, 6 mesi al massimo, il tutto senza andare a fare ulteriori costruzioni".
"È un procedimento molto complesso che deve tenere conto di tanti fattori. Prima la possibilità di agire secondo queste modalità esisteva solo a livello teorico, tanto che la regione Toscana aveva già fatto una prima ricognizione in questo senso nel 2015 che per svariati motivi si era poi risolta in un nulla di fatto. Adesso invece esiste una delibera a riguardo, è diventata una possibilità concreta" ha aggiunto l'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis.
Autonomia e socialità, due valori da coltivare sotto lo stesso tetto. Il Comune di Greve in Chianti sperimenta nuove soluzioni abitative con l’obiettivo di moltiplicare le opportunità che investono sulla creazione di progetti di vita comune orientati all’inclusione e all’indipendenza. Giovani coppie, nuclei monogenitoriali, diversamente abili, anziani. Ai bisogni delle fasce sociali più deboli e intente ad avviare un nuovo percorso di convivenza è rivolto il progetto innovativo del comune che ha deciso di destinare gli otto appartamenti, situati in via della Fratellanza, a Greve in Chianti, di cui è proprietario. Non si tratta di alloggi Erp, ma di appartamenti di piccole dimensioni con finalità sociali che potranno essere assegnati ai cittadini in base ai requisiti definiti e richiesti dal bando che uscirà entro l’anno.
L’importante passaggio che si è verificato ieri nella sala del Consiglio comunale è l’approvazione del regolamento che individua le norme di assegnazione del complesso residenziale situato in prossimità del Presidio Socio-Sanitario, della Rsa Rosalibri, del Servizio di emergenza 118 e della stazione dei Carabinieri. Gli appartamenti potranno essere destinati ad enti pubblici, associazioni, fondazioni e cittadini.
“Il nostro obiettivo – dichiara il sindaco Paolo Sottani – è quello di favorire la creazione di percorsi di integrazione, inclusione e autonomia con l’assegnazione di otto appartamenti, sei dei quali a canone ridotto”. Il Comune stipulerà un contratto di locazione con le diverse categorie di assegnatari, ad eccezione delle associazioni che riceveranno gli alloggi in comodato d’uso gratuito. “L’intento - prosegue il sindaco - è quello di dare un supporto e offrire una mano concreta a coloro che si approcciano ad una nuova fase della vita, sto pensando in particolar modo alle giovani coppie, stimolate ad intraprendere un percorso di indipendenza che potranno acquisire nel corso degli anni grazie a questa forma di intervento”.
Il Comune ha già definito anche la suddivisione degli appartamenti. “Due saranno destinati – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Cristina Faini - a nuclei monoparentali, costituiti da un genitore con figli, altri due potranno essere utilizzati da fondazioni o associazioni che operano nel campo della disabilità dove poter realizzate esperienze di vita autonoma e indipendente, due saranno indirizzati a persone anziane che versano in condizioni di difficoltà economica e precarietà e altri due saranno assegnati a giovani coppie, legate dall'intento di realizzare progetti di vita comune”.