Empoli- Qualcuno ha spiato le dipendenti del San Giuseppe con una telecamera all’interno degli spogliatoi. Sulla vicenda, che ha scosso e indignato l’intera Azienda sanitaria per la gravità della violenza, stanno indagando i carabinieri di Empoli, a cui hanno sporto denuncia le vittime, per individuare i responsabili di tale violazione. Al momento l’indagine è in corso e l’Asl Centro auspica in una conclusione a breve, sottolineando l’impegno nella collaborazione con le autorità inquirenti.
Immediatamente dopo la conoscenza del fatto l’Azienda ha effettuato controlli nei restanti spogliatoi dell’ospedale empolese per escludere la presenza di altre telecamere e non è stato rilevato nessun ulteriore strumento.
Un messaggio per far arrivare la massima solidarietà alle dipendenti spiate con una telecamera negli spogliatoi dell’ospedale di Empoli. Lo ha inviato la sindaca di Empoli alla direttrice del ‘San Giuseppe’, Silvia Guarducci, e alla responsabile dell’area infermieristica e ostetricia, Loriana Meini, in seguito alla notizia dell’indagine in corso dopo il ritrovamento di una microcamera nel muro della zona doccia di uno spogliatoio femminile.
“Quanto accaduto all’ospedale di Empoli è un fatto gravissimo, un episodio che crea sconcerto e lede al dignità della persona. Confido nel lavoro della magistratura per una pena esemplare, una volta che le indagini delle forze dell’ordine consentiranno di individuare i responsabili”.
Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a commento dell’increscioso episodio, verificatosi all’ospedale San Giuseppe di Empoli, in provincia di Firenze, dove alcune infermiere sono stata spiate attraverso una microcamera, installata in una doccia degli spogliatoi. “Il trauma vissuto dalle lavoratrici è la conseguenza di un atto di violenza contro le donne, un gesto esecrabile che va condannato con fermezza”.
“E' urgente identificare quanto prima gli autori, o l'autore, del grave sopruso subito dalle dipendenti dell'ospedale San Giuseppe di Empoli. Centinaia di lavoratrici – dottoresse, infermiere, biologhe, oss – sono state riprese da una telecamera nascosta installata nello spogliatoio femminile nel nosocomio.C'è il rischio concreto che le immagini finiscano nelle mani sbagliate e siano utilizzate anche per minacciare le donne. Ma soprattutto non si può escludere che, quelle immagini, facciano il giro del mondo attraverso internet.
Che vengano divulgate su siti pornografici. Non dimentichiamoci che è molto difficile far rimuovere i video pubblicati su portali con sedi legali all’estero. Per questo, accogliamo con favore l'istituzione di una task force informatica della Procura di Firenze che si occuperà anche di contrastare la diffusione dei filmati.Da parte nostra, ribadiamo la nostra solidarietà alle lavoratrici e la volontà di mettere a disposizione un nostro legale per tutelarle. Inoltre, abbiamo chiesto l'invio di ispettori ministeriali per far luce sull'accaduto.
Occorre fare tutto il possibile per tutelare queste donne che hanno subito una grave violazione della loro intimità”. Lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano.
La sindaca sottolinea che questo gesto è da considerarsi a tutti gli effetti come violenza e che, oltre a essere sconvolta come donna che qualcuno possa aver agito in questo modo, è anche indignata come Sindaca che questo avvenga nella nostra città. Prosegue quindi dicendo che i carabinieri devono assolutamente individuare i responsabili e poi la giustizia dovrà fare questa volta il suo dovere con una pena che sia esemplare. Non ci sono attenuanti e le donne non tollerano più di essere sempre considerate oggetto di possesso. La sindaca conclude con un abbraccio grande alla infermiere e ostetriche del San Giuseppe, donne di grandissima qualità, lavoratrici infaticabili e capaci di prendersi cura nel migliore dei modi delle persone.
A fianco del messaggio di massima solidarietà della prima cittadina, alle dipendenti spiate con una telecamera negli spogliatoi dell’ospedale di Empoli, le parole della presidente della Commissione Pari Opportunità per far arrivare forte il senso di indignazione che questa vicenda racchiude.
La presidente spiega che la Commissione Pari Opportunità del Comune di Empoli esprime la propria solidarietà alle infermiere dell'ospedale San Giuseppe. In molti casi si assiste sempre più ad un'oggettivazione del corpo femminile, a comportamenti che umiliano le donne e ne feriscono profondamente la dignità.
Di fronte a fatti come questo, l'indignazione dovrebbe appartenere tanto alle donne quanto agli uomini. È fondamentale che la condanna diventi unanime, che tali comportamenti non vengano assunti dall'opinione pubblica come semplici bravate, ma come dei gravi reati, sostenuti dall'asimmetria che ancora oggi contraddistingue i rapporti di potere uomo-donna.
Continua affermando che tali episodi evidenziano quanto sia necessario investire sull'educazione affettiva e su una profonda revisione degli squilibri nei ruoli tra i generi.