Questa mattina in piazza Duomo si è svolta la storica rievocazione dello Scoppio del Carro, la più antica tradizione popolare fiorentina che si tramanda ormai da oltre 9 secoli e vuol ripercorrere le gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città.
Alla storica rievocazione erano presenti il sindaco Dario Nardella, la presidente del consiglio comunale Caterina Biti, il presidente del Calcio Storico Michele Pierguidi e le autorità cittadine. Il sindaco, come vuole la tradizione, ha partecipato con il Gonfalone al Corteo storico della Repubblica fiorentina partendo da piazza della Signoria dove ha ricevuto gli ‘onori’ dei bandierai degli Uffizi.La storia affida a Pazzino de’ Pazzi, al ritorno da una crociata nel 1099, le origini dello scoppio del carro.
Fu Pazzino, infatti, a riportare alcune pietre focaie del sepolcro di Cristo con le quali poi a Firenze venivano illuminate le celebrazioni del sabato santo. In un secondo tempo la cerimonia venne spostata alla domenica e i fiorentini decisero di costruire un carro trionfale che ancora oggi è scortato fino in piazza Duomo dagli armigeri del Comune nei tipici costumi. La forma attuale del carro risale al '600. Per tutto l'anno il ‘brindellone’ resta in un apposito deposito di via il Prato e il giorno di Pasqua arriva al Duomo trascinato da quattro buoi, ripuliti e agghindati per la festa.Anche quest’anno la colombina ha compiuto un volo perfetto, segno di buon augurio: il razzo, che ha la forma appunto di una colombina, è partito dall'altare della Cattedrale, ha acceso il carro di fuoco, detto Brindellone, posizionato tra Duomo e Battistero e poi, è tornata indietro.
Secondo la tradizione se la colombina riesce a rientrare ci saranno buoni raccolti. La rievocazione è stata seguita, come consueto, da fiorentini e turisti che hanno affollato piazza Duomo e le vie limitrofe e si è conclusa con la messa celebrata dal cardinale di Firenze Giuseppe Betori.
Anche quest’anno i vigili del fuoco hanno partecipato con una squadra ed una autopompa. I civici pompieri prima ed i vigili del fuoco poi, sono sempre stati presenti all’evento, scortando il carro durante il percorso cittadino verso la piazza e presidiandolo durante gli scoppi, pronti ad intervenire in caso di necessità. Al termine dell’evento, il personale operativo ispeziona l’esterno del Brindellone per verificare l’assenza di pericoli d’incendio. Negli anni ‘50 e ‘60 un vigile del fuoco era posizionato all’interno del carro durante l’esplosione pirotecnica.