Torna domani 4 luglio in 44 punti vendita di Unicoop Firenze la raccolta alimentare. Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza Covid-19, per tutta la giornata di domani soci e clienti che si recheranno nei 44 punti vendita della cooperativa troveranno uno speciale allestimento che metterà in evidenza i generi alimentare di base, quelli indispensabili per chi vive in condizioni di bisogno. Basterà metterli nel carrello e, dopo aver pagato la spesa alla cassa, lasciarli ai volontari che li destineranno alle persone in difficoltà sul territorio. La raccolta è organizzata in modo da rispettare tutte le misure anti-contagio da tempo attivate nei Coop.Fi.
La cooperativa raddoppierà quanto donato da soci e clienti e in poche ore i pacchi spesa saranno già a disposizione di chi vive in situazioni di disagio economico. La raccolta alimentare è promossa da Unicoop Firenze insieme alla Fondazione Il Cuore si scioglie, con la collaborazione delle sezioni soci e delle oltre 200 associazioni che la cooperativa affianca nelle iniziative di contrasto all’emergenza alimentare. La rete solidale si è ampliata e rafforzata durante la crisi degli ultimi mesi, con alcune associazioni che hanno iniziato a collaborare con Unicoop Firenze sui diversi territori grazie ai servizi di Sos Spesa e Spesa Sospesa.
Il contesto di questa prima raccolta alimentare del 2020 è infatti segnato dalla crisi sanitaria ed economica che ha fatto aumentare ad un ritmo serrato le richieste di sostegno e le disuguaglianze fra chi ha più e chi ha meno. Il quadro della povertà alimentare in Toscana è disegnato nel rapporto dell’Osservatorio Caritas che verrà presentato la prossima settimana e di cui sono state rese note alcune anticipazioni durante la conferenza stampa di questa mattina al Centro*Gavinana.
Oltre quattromila, per la precisione 4145, sono le persone incontrate, di cui molte si sono ripresentate più volte per un totale di 9105 richieste di aiuto arrivate a Caritas Firenze dal primo maggio al 25 giugno di quest’anno: di queste 4027 avevano per oggetto problematiche di povertà alimentare. I richiedenti sono per lo più stranieri, anche se si riscontra una costante crescita del numero di italiani soprattutto tra i "nuovi utenti" (+23% tra gli italiani; +13% tra gli stranieri rispetto allo stesso periodo nel 2019).
Si tratta di persone che appartengono prevalentemente alla fascia di età centrale (35-44), molti hanno una famiglia, spesso con minori a carico. Dalle analisi dell’Osservatorio emerge, infatti, che i pacchi viveri spesso indicano che dietro il sostegno ad un singolo nominativo si celano uno o più minori a carico. La stragrande maggioranza di chi richiede aiuto mostra problemi di disoccupazione o sotto occupazione, molte delle persone incontrate, infine, dichiarano di vivere in affitto.
Tremilaquattrocento sono i pacchi consegnati da Caritas a singoli e famiglie e 1400 i pasti preparati ogni giorno dalle mense solidali (1100 a pranzo e 300 a cena), in parte grazie alle donazioni della Spesa Sospesa di Unicoop Firenze che ha visto soci e clienti donare a partire da un euro o 100 punti della carta socio e la cooperativa raddoppiare tutte le donazioni nel periodo di aprile 2020. In poco più di un mese Spesa Sospesa ha raccolto complessivamente 120.000 euro che sono stati utilizzati dalle associazioni di volontariato per l’acquisto di generi alimentari per pacchi spesa, mense solidali e pasti nelle strutture di accoglienza.
Fra i generi alimentari più acquistati: pasta e riso, olio, tonno e carne in scatola, pomodoro e conserve, latte, biscotti.
“La realtà disegnata da Caritas è quella a cui assistiamo tutti i giorni. Sono numerose le richieste di aiuto che ci arrivano direttamente o indirettamente, a cui rispondiamo anche grazie alla grande generosità dimostrata da chi viene a fare la spesa nei Coop.Fi. Siamo felici di poter ripartire con la raccolta alimentare domani per dare un segno di vicinanza tangibile alle persone che si trovano senza lavoro e senza risorse a causa del Coronavirus” spiega Irene Mangani, vicepresidente della Fondazione Il Cuore si scioglie.
“Come cooperativa abbiamo lanciato a inizio giugno il progetto Nessuno Indietro, un milione di euro per contrastare le disuguaglianze, di cui l’emergenza alimentare è forse il sintomo più evidente. Con i fondi messi a disposizione, Unicoop Firenze si impegna a raddoppiare tutto quanto verrà donato domani da soci e clienti, con l’obbiettivo di sostenere le associazioni che distribuiscono pacchi alimentari e pasti ai bisognosi e aiutare “nuovi” e “vecchi” poveri a superare questo momento di difficoltà. Torniamo ad organizzare la raccolta alimentare nei nostri negozi dopo lo stop di tutte le attività a punto vendita dovuto all’emergenza sanitaria: è per noi una grande soddisfazione, che ha richiesto anche un importante sforzo organizzativo” affermano da Unicoop Firenze.
"Unicoop Firenze e la Fondazione il Cuore si scioglie durante la pandemia sono stati vicini alle problematiche affrontate da molti ed in particolare dalla Caritas. La raccolta dei generi alimentari di domani rappresenta una precisa e puntuale risposta alle esigenze di famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro e della mancanza di punti di riferimento sociali. In questo momento occorre fare squadra sul territorio per intessere un rapporto che soddisfi le necessità quotidiane e instauri con chi è in difficoltà un rapporto di sostegno e di conoscenza duraturo nel tempo. Grazie quindi a questa preziosa collaborazione ed a tutti coloro vorranno impegnarsi nel gesto concreto di aiuto a chi ha veramente bisogno di sostegno” afferma Riccardo Bonechi, direttore della Caritas diocesana di Firenze.
“Ancora una volta Unicoop Firenze e la Fondazione Il Cuore si scioglie si schierano al fianco delle famiglie fiorentine in difficoltà e della Caritas – ha detto l’assessore a Welfare del Comune di Firenze Andrea Vannucci -, che ogni giorno offre un grande sostegno ai fiorentini più fragili, che con la pandemia hanno avvertito maggiormente la crisi. È anche grazie al prezioso contributo di queste tre importanti realtà cittadine che la fascia più debole della popolazione ha trovato un sostegno forte per affrontare i problemi di tutti i giorni, come ad esempio fare la spesa. Firenze è riuscita a dare un’altra bella prova di solidarietà e di spirito di collaborazione. L’unione tra pubblico, privato, associazionismo, volontariato e terzo settore è stato il valore aggiunto degli ultimi mesi e ha consentito alla nostra comunità di affrontare l’emergenza senza lasciare solo chi aveva più bisogno”.
I negozi dove si può fare la raccolta alimentare
Agliana - Arezzo viale Amendola - Bagno a Ripoli - Barberino di Mugello - Borgo San Lorenzo - Caldine - Campi Bisenzio - Cascina - Navacchio - Castelfiorentino - Certaldo - Colle di Val d'Elsa - Empoli via Raffello Sanzio - Figline Valdarno - Firenze via Carlo del Prete - Firenze Coverciano - Firenze Gavinana - Firenze Le Piagge - Firenze piazza Pietro Leopoldo - Firenze Ponte a Greve - Fucecchio - Impruneta - Lastra a Signa - Lucca viale Puccini - Marina di Pisa - Montecatini Massa e Cozzi-le - Montelupo Fiorentino - Montemurlo - Montevarchi via dell'Oleandro - Pisa Cisanello - Pistoia viale Adua - Poggibonsi via Salceto - Pontassieve - Pontedera via Terracini - Prato via delle Pleiadi - San Casciano Val di Pesa - San Giovanni Valdarno - San Miniato - Sansepolcro - Scandicci via Aleardi - Sesto Fiorentino via Petrosa - Siena via delle Grondaie - Tavarnelle Val di Pesa - Vecchiano - Volterra
“L’emergenza del Covid 19 ha prepotentemente portato alla luce una nuova fascia di fragilità economica e sociale nella popolazione della nostra città. L’Amministrazione, con la collaborazione di Fondazione Territori Sociali Alta Val d’Elsa e attraverso la pubblicazione di un bando, ha provveduto all’assegnazione di buoni spesa per le famiglie più in difficoltà. Dopo l’attribuzione di due tranche di buoni per la fascia con fragilità più alta, il Comune ha deciso di utilizzare 5000 euro provenienti dalla raccolta solidale sottoscritta dai cittadini donandoli alla Caritas Diocesana che li impiegherà per contribuire all’iniziativa “Raccolta Alimentare” del 4 luglio”.
Così Enza Errico, assessora alla Politiche Sociali di Colle di Val d'Elsa, spiega il contributo dell’amministrazione comunale all’iniziativa in Collaborazione con UniCoop Firenze. “È un momento critico per tanti, anche per coloro che sono stati una fonte di generosità precedentemente – aggiunge Il Direttore della Caritas di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, Reverendo Don Giovanni Tondo - Occorre stare attenti a rispettare la disponibilità attuale di ognuno.
Generosità chiama generosità. Anche in tempi difficili. C’è da apprezzare la generosità messa in campo da dall’Amministrazione Comunale e UniCoop Firenze”.
I prodotti da donare
Olio di oliva, olio di semi, farina, riso, pasta, biscotti, latte a lunga conservazione, fette biscottate, caffè, marmellate, pomodori pelati, zucchero, carne in scatola, tonno in scatola, legumi in scatola, omogeneizzati, pannolini, prodotti igiene personale.
La campagna Nessuno Indietro
L'aumento delle disuguaglianze è il pericolo più concreto dopo l'emergenza sanitaria del Coronavirus. Per contrastarlo Unicoop Firenze ha messo in campo un contributo economico di un milione di euro, a disposizione delle associazioni del territorio impegnate su tematiche sociali e in particolare su povertà, disabilità, violenza di genere e disagio giovanile. Nel dettaglio, 500.000 euro servono per sostenere le mense dei poveri, gli empori della solidarietà e tutte le attività di distribuzione di cibo e beni di prima necessità a chi ha bisogno.
In questo modo Unicoop Firenze dà risposta alle esigenze delle oltre 200 associazioni che collaborano alla raccolta alimentare e di quelle che hanno aderito alla Spesa Sospesa, fra cui Caritas, Misericordia, Anpas, Croce Rossa, S. Egidio. Alla disabilità e alle richieste di intervento avanzate dal-le associazioni come quelle, ben 33 negli ultimi tre anni, con cui sono stati portati avanti i progetti di crowdfunding Pensati con il cuore vengono destinati 250.000 euro.
Questi fondi si trasformeranno in progetti ed attività per l’inclusione delle persone con disabilità, che sono state particolarmente colpite durante l’emergenza. Altri 250.000 euro sono utilizzati per l'attività di centri antiviolenza, case rifugio, case famiglia, comunità e centri per minori, con l’obiettivo di aiutare le associazioni – circa 40 sono quelle con cui Cooperativa e Fondazione hanno già promosso interventi in passato - impegnate sul fronte della violenza sulle donne e realizzare percorsi educativi per prevenire forme di disagio e devianza giovanile.