Da domani a Firenze vescovi e sindaci del Mediterraneo si ritroveranno per parlare di pace e cooperazione.
"Impossibile proporre in votazione un ordine del giorno in cui prendere le distanze dal coinvolgimento dell'ex Ministro dell'Interno nei Dialoghi di pace e sul mediterraneo previsti" raccontano Antonella Bundu, Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune.
"Avevamo da proporre al Consiglio comunale di prendere le distanze dall'invito a Marco Minniti per la Conferenza del Mediterraneo. Però la maggioranza e il Sindaco ci ha detto che lo potremo fare solo a evento consumato. Oggi l'aula è stata trattata come un confessionale. O meglio come un palco. Esibizione di mezz'ora, per dirci quanto sarà importante la nostra città nei prossimi giorni, e via. Peccato. Perché ci sarebbe da capire come si fa a chiedere un CPR ed applaudire il Papa. Inoltre c'è da capire come si fa a invitare il Ministro che ha firmato accordi con la Libia contestati dalle Nazioni Unite e da numerose chiese cristiane (non solo quella cattolica).
Questa è oggi la democrazia, con un Sindaco che tutti i giorni chiede più poteri. Attendiamo che torni nel Salone dei Duecento come promesso. Così potremo chiedere conto delle studentesse e degli studenti a cui si è chiesto di lavorare gratuitamente. Delle sponsorizzazioni private per l'evento istituzionale. Della decisione di invitare Marco Minniti. E di quali politiche nazionali e internazionali sostenga il Partito Democratico a proposito di immigrazione e relazioni internazionali. Nel frattempo andiamo in pace?"
"Fa sorridere che questo accada nel Paese (e nella Regione) che si è segnalato in questi due anni come il peggiore esempio nella negazione dei diritti, tanto da guadagnarsi recentemente anche la censura di Amnesty International -interviene anche Ancora Italia Toscana- Ci viene in mente il passaggio del Vangelo secondo Matteo, in cui Gesù parlò dicendo: Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Sarebbe bene che i partecipanti riflettessero sul significato intimo di quelle frasi. Una volta si era soliti dire che non ci può essere pace senza diritti. Ma i diritti o sono per tutti o non sono. E allora ci piacerebbe che dall’assise fiorentina venisse un appello a superare tutti quegli strumenti, a partire dal green pass, che hanno posto in essere la discriminazione per milioni di cittadini, colpevoli solo di essere sani e di non voler sottostare a dei trattamenti sanitari, in linea per altro con quanto garantiscono tutti i codici internazionali e la nostra stessa costituzione. Ci piacerebbe ma non accadrà".