Firenze– Per ridurre il disagio abitativo, se si rendessero disponibili risorse adeguate, la Giunta regionale dovrà promuovere forme incentivanti per l’acquisto di case invendute dei privati. E’ quanto prevede un ordine del giorno, primo firmatario Nicola Ciolini (Pd), approvato dal Consiglio regionale. La Giunta, nei mesi scorsi, ha pensato di utilizzare le case private rimaste invendute per trasformarle in alloggi di edilizia pubblica.
Per questo ha avviato una rilevazione nei vari territori, per valutare l’entità di questo patrimonio. Il progetto è, però, stato interrotto per i noti vincoli di spesa ed i limiti imposti dal patto di stabilità. “E’ un’iniziativa che merita di essere perseguita – ha sottolineato Ciolini, presentando l’ordine del giorno – Si fornirebbe una risposta immediata ai problemi, mettendo a disposizione abitazioni già costruite, senza ulteriore uso di suolo pubblico”.
Il Movimento Lotta per la Casa denuncia lo spreco di denaro pubblico a fronte deicrescenti tagli alle spese sociali (dalle politiche abitative a alla sanità) e richiede l'assegnazione di emergenza dello stabile ASL di via Salvanti a Calenzano alle famiglie occupanti in emergenza abitativa. Lo stabile fa parte del gruppo di tre immobili coinvolti nello scandalo che ha travolto l'Asl 10: dichiarazioni false, gare pilotate, favori, sperpero di denaro pubblico, gravi violazioni delle norme sugli appalti. Per lo stabile di via Salvanti la Asl ha speso 4 milioni e 800 mila euro. Ma durante il processo in corso una perizia del geometra Stefano Morandi, consulente dei pm Giuseppina Mione e Luca Turco, ha stimato il suo valore in 3 milioni 400 mila.