Delibera keybox: divieti per motivi di sicurezza pubblica e di decoro

Dopo mesi di critiche la destra si spacca in Consiglio comunale e in parte vota a favore del provvedimento della Giunta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2025 22:37
Delibera keybox: divieti per motivi di sicurezza pubblica e di decoro

Approvati dal Consiglio Comunale di Firenze i divieti per l’uso di keybox da parte delle attività di locazione turistiche brevi, e per l’utilizzo di amplificatori della voce per le guide turistiche, così come proposto con delibera dalla Giunta della Sindaca Funaro. Il Consiglio ha inoltre fissato disposizioni per i cosiddetti tastierini: ne sarà permesso solo uno per edificio con autorizzazione del condominio, e senza possibilità di utilizzarli con finalità ricettive.

"Oggi diciamo la parola fine all’utilizzo delle key box in tutta la città, così come agli amplificatori per la voce delle guide turistiche – dice l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini – due atti concreti che dimostrano l’impegno di tutta l’Amministrazione Comunale nell’attuazione del decalogo, presentato meno di tre mesi fa ed elemento centrale nel programma della Sindaca Funaro, per un turismo sempre più sostenibile in una città ogni giorno più vivibile”.

Keybox

Approfondimenti

Il Consiglio Comunale ha infatti approvato le modifiche al Regolamento di Polizia Urbana Comunale che stabiliscono, per esigenze di sicurezza pubblica, che “è sempre vietato l’uso delle key box, tastiere a codice numerico e alfanumerico o di altri apparecchi analoghi destinati a contenere o fornire chiavi, codici etc., atti a permettere l’accesso ad edifici o appartamenti senza la presenza del gestore o suo incaricato, ovunque questi vengano posizionati”; per la tutela del decoro pubblico, inoltre, con la modifica al regolamento si stabilisce che sia sempre vietato l’uso delle key box “quando prospettino su aree pubbliche, su strade pubbliche o aperte al pubblico, qualunque sia la natura del supporto su cui siano posizionate”.

Tastierini

Le modifiche al Regolamento di Polizia Urbana Comunale approvate dal Consiglio sono state proposte con delibera dalla Giunta della Sindaca Funaro; rispetto al testo originario la Giunta Comunale ha tuttavia presentato due auto-emendamenti al testo - “seguendo alcune indicazioni fornite dai gruppi consiliari nel corso del dibattito nelle Commissioni”, come ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini – che fissano disposizioni specifiche relative ai cosiddetti tastierini.

Nelle disposizioni relative al decoro pubblico, infatti, è specificato che “resta consentita l’installazione di massimo un tastierino a codice numerico e alfanumerico per edificio su pubblica strada, a condizione che l’installazione e la gestione dei codici di accesso siano stati autorizzati dal condominio”.

10 giorni ai titolari per rimuovere le keybox

In base a quanto deliberato dal Consiglio Comunale, chi ha in uso gli strumenti vietati per motivi legati al decoro ha dieci giorni di tempo dall’entrata in vigore del divieto per la loro rimozione - ovvero dal voto del Consiglio - dopodiché “nei casi di accertata inottemperanza o di nuova installazione, la Polizia Municipale provvederà al ripristino dello stato dei luoghi e quindi alla loro materiale rimozione”. Per il mancato rispetto del divieto di utilizzo delle key box l'atto fissa una sanzione di 400 euro.

Divieto amplificatori per guide turistiche

Come detto, nello stesso atto approvato dal Consiglio per il divieto di key box c’è anche il divieto dell’uso di amplificatori per le guide turistiche; la delibera fissa infatti un’ulteriore modifica del RPU che aggiunge il divieto di “condurre persone (singoli o gruppi) illustrando la città per qualsiasi scopo (turistico, didattico etc.) e per qualsiasi numero di partecipanti con strumenti atti all’amplificazione della voce”, oltre all’obbligo per chi conduce gruppi turistici con più di otto persone (esclusa la guida), di “utilizzare sistemi di comunicazione wireless con trasmettitore e ricevitori dotati di cuffia”; la sanzione per chi non rispetta il divieto di usare amplificatori è fissata in 160 euro.

“Per quanto riguarda il divieto di amplificatori”, ha spiegato ancora l’assessore Vicini, “è una misura che abbiamo deciso per migliorare la vivibilità delle nostre strade, e al tempo stesso è una forma di contrasto al rischio di fenomeni di abusivismo, condivisa anche con le principali associazioni delle guide turistiche. Il centro storico di Firenze ha flussi di visitatori tra i più importanti al mondo per un’area così ristretta, l’intera Giunta della Sindaca Funaro sta lavorando con il massimo impegno per poterli gestire rispettando al tempo stesso le esigenze di chi in città vive e lavora.

Abbiamo un programma serrato a cui lavoriamo tutti assieme, grazie anche ai nostri uffici che ringraziamo per la puntualità e la competenza. Questo primo importante obiettivo è il risultato di un intenso lavoro portato avanti assieme all’assessore Andrea Giorgio e al Comandante della Polizia Municipale Francesco Passaretti, a cui va un ringraziamento particolare".

Riguardo agli aspetti legati alla sicurezza pubblica per il divieto di key box, la delibera approvata dalla Giunta fa chiaro riferimento all’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che prevede, sia per i gestori professionali che per coloro che svolgono attività ricettive con carattere saltuario, l’obbligo di registrazione degli alloggiati che devono essere muniti di documento di identità, e l’inoltro dei dati alla Questura nelle 24 ore successive dalla data di primo ingresso; è inoltre presa a riferimento la circolare del 18 novembre 2024 con cui il Ministero dell’Interno pone in evidenza i rischi per la sicurezza pubblica in tutti i casi in cui non si proceda alle verifiche previste dall’articolo 109 del TULPS, ritenendo per tali ragioni lo strumento della key box e del check-in online modalità in grado di eludere il reale accertamento dell’identità delle persone ospiti.

Bocciati gli emendamenti presentati dal consigliere Luca Santarelli, che portavano attenzione sul fatto che i lavoratori stranieri addetti alle strutture turistiche ricettive (in sostanza e prevalenza gli addetti alle pulizie) fossero regolari nel territorio italiano e pagati in modo dignitoso. Per il proponente non è stato possibile sapere le ragioni dei pareri negativi agli emendamenti degli uffici tecnici non essendo motivati ed essendo arrivati a ridosso della discussione.

“Il PD – continua Luca Santarelli – ha così trasformato gli emendamenti in ordine del giorno che voterò positivamente, pur consapevole che non avrà alcun risvolto concreto. La differenza tra delibera e ordine del giorno è come tra il fare (delibera) e il parlare (ordine del giorno)”.

“Esprimiamo apprezzamento per il voto di oggi in Consiglio Comunale, in merito alla delibera che riguarda la nuova disciplina per garantire la sicurezza nel controllo degli ospiti delle locazioni brevi, il decoro delle facciate dei palazzi ed il rispetto dei cittadini tramite il divieto di utilizzare apparecchi per l’amplificazione della voce -affermano dal Gruppo PD- Nuovi importanti accorgimenti, che fanno parte di un lavoro, che ha visto l’inizio già nella precedente consiliatura e che questa Amministrazione ha fatto diventare un tratto distintivo forte.

Ci teniamo a ricordarlo anche a chi, rivendica la paternità di questa azione, come il Comitato Salviamo Firenze, quando invece sulle keybox, così come più in generale, sul contrasto all’overtourism, questa Amministrazione ha dimostrato di essere in prima linea, con il pieno sostegno del gruppo PD. Questo è un inizio e non sarà l’unico intervento a favore di un turismo più sicuro e sostenibile, garantendo ai cittadini maggiore vivibilità”.

“Nel Consiglio di oggi abbiamo sostenuto favorevolmente la delibera di modifica del Regolamento di Polizia Urbana. Lo abbiamo fatto con convinzione, consapevoli che questa si inserisce in un percorso più ampio che porterà all’adozione di un regolamento sulle locazioni brevi, reso possibile dalla legge regionale sul turismo recentemente approvata. Le misure inserite, di conseguenza, non saranno risolutive, ma vanno nella giusta direzione di porre limiti al fenomeno dell’overtourism, una delle sfide più complesse per questa amministrazione e un tema centrale del programma di mandato e del nostro gruppo consiliare.

È importante ricordare infatti come, ad oggi, l’impatto del turismo stia compromettendo il diritto degli abitanti a vivere nella propria città, con particolare criticità nel centro storico, dove l’alterazione del tessuto demografico ha portato, tra le altre cose, alla carenza di servizi di prossimità ed essenziali, come i pediatri.

Questa delibera introduce quindi due misure principali. Da un lato, vieta l’uso delle keybox in qualsiasi area della città per ragioni di decoro urbano. Dall’altro, estende il divieto anche ad altri sistemi automatici di apertura, come i tastierini alfanumerici, per le locazioni turistiche brevi. Questo provvedimento si allinea alle nuove normative nazionali in materia di sicurezza, poiché garantisce il riconoscimento di persona degli ospiti. Riteniamo importante l’adozione di queste misure che, insieme ad altre azioni e al nuovo regolamento sugli affitti brevi su cui l’amministrazione sta lavorando, rappresentano segnali concreti dell’impegno di questa maggioranza su un tema cruciale per la qualità della vita dei residenti”.

“Questa è una delibera diventata doverosamente coraggiosa alla luce dell’emendamento detto. Si apra spesso di politica, ma la delibera correggendo il tiro ha pensato a coloro che vivono nei Condominii. Spesso negli stabili vivono poche famiglie e/o anziani che sono oggi ostaggio dei turisti.

Io sono un liberale – ha detto il consigliere del gruppo Lista civica Funaro e presidente della Commissione Politiche per la promozione della legalità e della sostenibilità urbana, vita notturna, smart city, decentramento, rapporti con i quartieri, città metropolitana Luca Santarelli – e la proprietà privata è regolata dalla costituzione. Qual è la dignità umana quando se in uno stabile troviamo solo una vecchina, che vive al quinto piano, e che non può usare l’ascensore perché le porte dell’ascensore vengono sempre tenute aperte?

Favorendo il ‘check in’ in presenza otteniamo preziosi effetti indotti. Con il ‘check in’ in presenza abbiamo l’aspettativa che chi entra nell’appartamento sia edotto di quelle che sono le sensibilità e le regole del Condominio e che vigono in Italia. Ed ancora, abbiamo la certezza che chi effettua il ‘check in’ in presenza è veramente la persona che si è accreditata evitando così i malintenzionati. A Sassari, che ha un flusso turistico minore rispetto al nostro, questo procedimento lo hanno già adottato da tempo. Io non ci vedo nessun accanimento contro l’economia peraltro debitamente regolata dall’art 41 della costituzione e osservata dalla delibera.

Occorre ricordare che l’amministrazione deve garantire il rispetto del decoro, della sicurezza e della salute. Il punto di equilibrio fino ad adesso non c’era ecco perché questa delibera serve per colmare un vuoto che, così come corretta, merita sicuramente rispetto”.

“Recita l’art. 1102 del Codice Civile: ciascun partecipante può servirsi della cosa pubblica, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto” così Lorenzo Masi, Capogruppo del MoVimento 5 Stelle “Ritengo che questa delibera non riuscirà a risolvere la questione cruciale che vi sta dietro: il caro affitti a Firenze, di cui ciascuno di noi è a conoscenza e per cui ci battiamo, nel rispetto delle regole Non è pensabile per uno studente permettersi di venire a studiare qui, lo denunciamo da tanto tempo, e le scelte che sta portando avanti l’Amministrazione non risolvono il vero problema”.

Né tantomeno scongiura l’obbligo di check in di persona previsto dalla legge, non è associabile al tastierino che serve per aprire elettronicamente una porta o un portone, che esiste in Francia da gli anni ’80. La delibera, a nostro avviso, lederebbe i condomini dall’utilizzo delle parti comuni, da domani se vorremo aprire il proprio portone di casa con il tastierino che non è la key box, per non portarsi dietro le chiavi, non sarà piu possibile, perchè la delibera recita che è consentito solo “un tastierino ad edificio”, quindi come funziona? chi lo mette per primo? Se in un edificio ci sono piu numeri civici che succederà? e se c’è anche un cancello carrabile? Peccato perché in Commissione avevamo evidenziato la differenza tra vietare le key box e vietare i tastierini elettronici.A Nostro avviso limiteremo dunque e di fatto solo la fruibilità degli spazi comuni, e sicuramente daremo più lavoro al tribunale” conclude il consigliere Masi.

Il consigliere comunale Marco Semplici, del gruppo civico “Lista Funaro”, ha espresso il suo sostegno all’approvazione della delibera che vieta l’installazione delle key box turistiche in città: “Desidero ringraziare l’Assessore ed il Comandante della Polizia Municipale, per il prezioso supporto dato durante l’approfondimento della delibera”, ha dichiarato Semplici. “La proposta è chiara e concreta, seppur semplice e breve. Come ha detto l’Assessore, non pretende di risolvere ogni problema legato all’over-tourism, ma rappresenta un importante passo verso una gestione più equilibrata di un fenomeno che stiamo vivendo in modo incontrollato”.

Il consigliere ha sottolineato che la delibera non intende condannare il turismo, ma piuttosto arginarne gli eccessi. “Il turismo è una risorsa fondamentale per la nostra città, sia dal punto di vista economico che culturale. Tuttavia, non possiamo ignorare il crescente malcontento che si sta diffondendo tra i fiorentini. L’amministrazione ha finalmente avuto il coraggio di rispondere a questo disagio con una prima azione concreta”.

Semplici ha concluso ribadendo che questa iniziativa rappresenta solo il primo passo per una gestione più sostenibile e rispettosa dei cittadini e del territorio. “Governare il turismo significa prenderne in carico gli aspetti positivi, ma anche saper limitare quelli problematici. Firenze merita un equilibrio tra il valore che il turismo porta e la qualità della vita dei suoi abitanti”.

“Comprendiamo le esigenze di Sicurezza riguardanti identificazione in presenza degli utenti che prenotano un air B&B, ma su chi invece sposta l’obiettivo e l’attenzione per rincorrere i gestori di B&B per una caccia al proprietario non siamo d’accordo. Una cosa è la Sicurezza, un’altra è effettuare questa nuova “caccia alle streghe” che tanto ama la sinistra per attaccare la proprietà privata!” dichiara il Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto “Prima le Key Box, ora la tastierine, e poi? La sinistra attacca i privati che riescono a guadagnare dalla propria proprietà, odia chi si mette da parte qualche “soldino” legalmente… Invece, in altri casi, non ostacola i nuovi falsi Student Hotel che altro non sono che Hotel per soli ricchi!”.

“Una vera e propria crociata contro gli affitti brevi, proclamata dai sindaci di Sinistra, che sta raggiungendo vette surreali. È più forte di Voi. Voi del Pd, quando voi vedete una nuova attività economica svilupparsi, dovete ostacolarla in tutti i modi con provvedimenti assurdi. Non avete nemmeno compassione di una persona che, avendo ereditato un piccolo appartamento dalla nonna, vuole fare quadrare il bilancio familiare. Ho ascoltato l’intervento della Consigliera Arciprete che ha detto cose deliranti sulla proprietà privata. E mi fermo qua... Meglio non dica altro... O non vi rendete conto di quello che fate o siete in malafede. Ditelo ai Fiorentini”.

“Parto dalle cose positive: la norma sugli strumenti di amplificazione della voce richiesta dalle guide turistiche. Si tratta di un’indicazione che le guide ormai da qualche anno avevano dato all’amministrazione, ma purtroppo senza esito. Bene che oggi venga fissato come principio -dichiara la capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re- Sulla norma per il divieto delle keybox, ci preme invece fare delle riflessioni politiche e lo facciamo a partire da 2 considerazioni: la prima, è ciò che l’assessore ha detto in commissione presentando la delibera: la ministra Santanchè durante il g7 è stata molto disponibile sul tema che abbiamo posto relativamente alle keybox; la seconda, è il dato delle registrazioni sul portale delle strutture ricettive extra-alberghiere che viene indicato a inizio delibera, e che da quando la delibera è stata presentata ad oggi è aumentato ancora di 5.000 unità.

Quello che vogliamo dire è che qua avevamo il G7, avevamo il governo, e quello su cui andiamo a mettere l’accento è il fenomeno delle keybox quando erano già vietate se utilizzate per eludere il check-in presenza come previsto dal tulps. Una norma nazionale per le locazioni turistiche era ciò che andava chiesto, visto che siamo l’unico paese in Europa che ancora non ha normato; e quindi Santanche’ se l’è ben cavata con una nuova circolare del Viminale.Vi ricorderete che già l’estate scorsa ebbi modo di dire che mentre Sindaca e Ministra si incontravano dichiarando di voler collaborare insieme per il turismo, il Senato stava approvando il decreto “salva casa” per impedire operazioni simili a quella della variante urbanistica di Firenze (che peraltro non interviene a vietare le strutture ricettive extra-alberghiere quali affittacamere, bed and breakfast etc e che è ancora sotto giudizio).Se è vero che il governo una norma nazionale non vuole farla, è pur vero che il governo ha fatto altre norme che ci permetterebbero di vietare da tempo già tutta la parte delle locazioni turistiche imprenditoriali e non solo, come avevamo fatto presente con l’emendamento che avevamo presentato al Regolamento Unesco.

Quelle che, dati alla mano, stanno continuando a nascere in modo esponenziale.Ci dispiace dunque pensare che non ci stiamo neppure provando, pur avendo a disposizione gli strumenti, a governare il fenomeno delle locazioni turistiche, e che si preferisce far finta di combattere l’overtourism facendo guerra alle key box per un motivo di decoro, perché sotto il profilo del tema sicurezza erano già vietate, tanto che Roma e altre città non hanno sentito il bisogno di fare una nuova norma ma hanno messo in campo controlli serrati.Per una città sicura che rispetta le regole occorrono controlli: controlli anche per le key box, come avevamo chiesto con un ordine del giorno, no a nuove norme che nulla aggiungono ma che creano confusione (come per i tastierini, aggiunti in extremis dall’emendamento di giunta e vietati anche questi per motivi di decoro).

Come se poi la spinta economica non fosse sempre più veloce di noi, e non ci fossero già app che da remoto aprono la porta e le keybox non servono quindi più, ma occorre sempre un sistema vigoroso di controlli e dati incrociati. Per arginare l’overtourism, poi, occorre supportare altri filoni dell’economia del nostro territorio per uno sviluppo sostenibile ed evitare che la monocultura turistica prenda il sopravvento nel campo delle assunzioni, del lavoro e delle nostre case.E occorre passare dal confronto senza alimentare una guerra e un clima di tensione in città.

Confrontarsi con chi la pensa diversamente da noi - siano essi cittadini, affittacamere o comitati - non vuol dire accogliere in toto ciò che viene richiesto, ma ascoltare e anche scontrarsi.Il confronto viene invece ancora evitato, come avvenne per il referendum studentati. “Niente confronto perché accogliamo tutto”, per poi invece rimangiarsi tutto e addirittura riformare la nuova norma del poc che era intervenuta a diminuire i giorni per accoglienza turistica e a limitarli nei mesi di Luglio e Agosto (tornando invece a spalmarli su tutto l’anno dopo la rivolta degli studentati rendendo pressoché impossibile il rispetto della norma).

Faremo dunque non voto, perché siamo a favore della norma per gli altoparlanti, mentre non siamo d’accordo sulla norma keybox che politicamente percorre la strada del “gattopardo”. Riconoscere che c’è l’overtourism è già qualcosa, certo (rispetto al passato): ma occorre passare all’azione che porti conseguenze concrete sulla sicurezza sociale, sull’abitare e sulla vivibilità, con visione, coraggio e con il confronto con i cittadini”.

"Prendiamo atto della volontà della Giunta di ascoltarci su almeno una parte della proposta di esonerare dal divieto i tastierini di proprietà condominiale -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Invece di approvare il nostro emendamento, però, l'Assessore ha preferito riformularlo e collocarlo in parti diversi del regolamento.

Noi avevamo agito nella parte della pubblica sicurezza, la maggioranza ha preferito quella sul decoro. La riformulazione però, introduce una modifica sostanziale. Noi chiedevamo di esonerare dal divieto i tastierini (uno per ingresso) a condizione che fosse di proprietà e gestione condominiale. Il testo riformulato riduce il ruolo del condominio, facendo riferimento a un tastierino di cui l’Assemblea condominiale abbia approvato installazione e gestione.

La differenza è palese: i tastierini per i quali con il nostro emendamento si chiedeva l’esonero potevano essere solo quelli installati e gestiti nell’interesse e al servizio di tutti i condomini. A differenza del Consigliere Santarelli, che pur essendo di maggioranza ha presentato quattro emendamenti, pensiamo che obbligare indiscriminatamente anche i Condomini a rimuovere i tastierini significhi riportare non poche realtà nelle gravose situazioni che erano riuscite a risolvere: chiavi comuni disseminate in tutto il globo, serrature da riparare e sostituire ogni due per tre e scampanellate ad ogni ora da parte di ospiti che hanno perso le chiavi.

Al contrario, nel testo della Giunta anche un tastierino privato al servizio di una sola unità immobiliare potrebbe ritrovarsi esonerato dal divieto, purché abbia ricevuto il consenso della maggioranza dei condomini. Nel prendere atto, ci sentiamo a questo punto in dovere di consigliare ai condomini che dovessero trovarsi ad affrontare la richiesta di un privato di installare un tastierino, di porre come condizione di cedere al condominio la piena gestione dei codici e del loro rinnovo.

Attendiamo di capire l'esito anche degli altri due emendamenti. Il primo per evitare le cosiddette figure dei checkinisti (forma di lavoro povero che rischia di diffondersi in modo incontrollato), anche in questo caso prevedendo un ruolo del Condominio nell'individuare chi può avere il codice per gestire l’accoglienza chi pernotta temporaneamente. Il secondo per prevedere strumenti digitali certi, che danno alle Amministrazioni informazioni, prendendo atto di quanto succede in altri Paesi".

 "La giunta Funaro e la maggioranza di sinistra a Palazzo Vecchio hanno finalmente identificato il grande male che affligge Firenze. Non la criminalità, non il degrado, non le aggressioni ma le key box sui portoni dei palazzi e i tastierini a codice numerico, e in generale tutto il fenomeno delle locazioni brevi, un settore che invece porta benessere ai fiorentini e anche alle casse comunali. Ci chiediamo come si possa amministrare una città in questo modo". Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Comune di Firenze, Alberto Locchi e il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Ogni sera decine di auto vengono prese di mira e danneggiate - ricordano Locchi e Stella - le aggressioni, gli scippi, le rapine, i tentativi di stupro non si contano. Ci sono intere aree e rioni in cui lo spaccio di droga avviene alla luce del sole. Ma invece di risolvere questi problemi, il sindaco si lancia in questa guerra al turismo. Le locazioni brevi, o affitti turistici, sono uno degli ultimi ammortizzatori sociali rimasti, oltretutto, e a Firenze coinvolgono 30.000 persone, con un giro d'affari di 2 miliardi. Senza contare che con questi flussi abbiamo una tassa di soggiorno che può fruttare 70 milioni € annui. Rinunciare a tutto questo, è autolesionistico".

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