Crollo del cantiere, Giani: 'Prescrizioni più severe'

Mazzetti (FI): “Su codice appalti narrazione fuorviante. Settore edile fatto di tante aziende innovative e responsabili”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2024 17:05
Crollo del cantiere, Giani: 'Prescrizioni più severe'
Foto di Jacopo Bianchi, pilota professionista di droni

Firenze, 17 feb.– Nel pomeriggio, alle 15:00, in piazza Signoria minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime del cantiere di via Mariti.

Foto di Jacopo Bianchi, pilota professionista di droni

“La Regione è molto impegnata sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per molti aspetti la Toscana è un esempio: penso ai protocolli d’intesa con la Procura e con le Forze dell’ordine, che hanno rappresentato una svolta rispetto alla situazione che esisteva nei cantieri e negli stabilimenti del pratese prima dell’incendio di Teresa Moda, ma anche per quanto fatto per il lavoro nelle cave, per combattere la sofisticazione dei beni alimentari. Un impegno e un metodo che intendiamo rilanciare mettendo a punto prescrizioni più severe e intensificando i controlli e anche ricreando un gruppo di lavoro come quello attivato dopo il rogo di Prato”  ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che stamani è tornato sul cantiere di via Mariti, a Firenze, dove ieri si è verificato il gravissimo incidente sul lavoro, che ha causato ad ora quattro vittime, un disperso, e tre feriti, ricoverati all’ospedale di Careggi e che Giani è tornato a visitare.

Approfondimenti

“Di fronte a questo tremendo, inaccettabile incidente – ha proseguito – c’è tanta rabbia nella società toscana, ma soprattutto c’è la richiesta forte di non veder più accadere nel nostro territorio tragedie come questa. Intensificheremo i nostri sforzi. La Regione ha già messo a disposizione personale in modo che i magistrati possano intervenire e svolgere la loro azione preventiva. Estenderemo il protocollo di Prato anche su Firenze, visto il gran numero di cantieri presenti in questo momento nel capoluogo toscano, perché non ci può essere modernizzazione urbanistica senza la certezza della rigorosa applicazione di ogni norma di sicurezza sul lavoro. In questo senso c’è anche bisogno, a livello nazionale, di aggiornare e rafforzare le previsioni normative. Penso alla necessità di limitare i subappalti, al rafforzamento della formazione dei lavoratori e all’urgenza di introdurre nel nostro codice penale il reato di omicidio sul lavoro”.

“Oggi è il giorno del lutto regionale: dobbiamo rispettare i morti e riflettere, ma anche ringraziare le Forze dell’Ordine e i Soccorritori intervenuti. Bisogna fare chiarezza sulla tragedia del crollo, in tribunale ma anche nel dibattito pubblico”  afferma Erica Mazzetti, Deputato di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, che poi spiega: “Il nuovo codice degli appalti pubblici, una delle riforme richieste per il Pnrr, non c’entra nulla con l’opera in questione, un cantiere privato, contrariamente a quanto viene fatto credere”.

“Voglio chiarire subito – aggiunge Mazzetti – che in nessun articolo del nuovo codice è contenuta una qualsiasi disposizione che riduce i controlli sui materiali, le certificazioni sulle imprese in subappalto, i compiti del progettista come del direttore lavori”. “Condivido l’indignazione e la richiesta di giustizia per questa tragedia, come per tutte le altre avvenute negli anni, ma mi oppongo – rimarca Mazzetti – a questa narrazione sbagliata e fuorviante, portata avanti da una parte politica e sindacale e pompata sui media, secondo la quale i cantieri edili sarebbero una sorta di Far West, in mano a biechi speculatori senza scrupoli, che lucrano tagliando sui materiali e sfruttando manodopera irregolare.

E poi, visto che ancora siamo un paese civile con uno Stato di diritto, la responsabilità è dei singoli”. “Non agiamo sull’onda del momento, riflettiamo, come da tempo stiamo facendo nel dipartimento lavori pubblici di Forza Italia per apportare dei correttivi al codice appalti lavori pubblici e valutiamo anche come migliorare le regole per i cantieri, senza fare di tutta l’erba un fascio”, è l'invito di Mazzetti che rivendica: “Non ci sto a far passare tutte le nostre imprese e tutti i professionisti come dei barbari o degli incapaci o dei collusi.

Sono convinta del contrario e credo che si debba dire la verità, a tutela delle nostre imprese che agiscono, da sempre, ai massimi livelli nel mercato internazionale e la cui stragrande maggioranza lavora bene e con coscienza, cercando di muoversi con estrema fatica in una giungla di norme; proprio per questo, più volte ho proposto il Made in Italy nelle costruzioni in quanto eccellenza mondiale”. “Sicuramente, dobbiamo ragionare su molti fattori – riflette -: la qualifica delle aziende anche per lavori privati, l’unificazione di tutti i contratti, il potenziamento della sicurezza già in fase di progettazione, con adeguati costi, invece che solo in cantiere.

Sono alcune delle proposte su cui stiamo lavorando”. “Il settore edile non è esente da problemi, siamo spesso lontani da uno standard di qualità dell'organizzazione e delle maestranze, che sarebbe necessaria stare al passo con i tempi, anche se negli anni tanto si è fatto e tanto altro potremmo fare ma di certo, per accompagnare il cambiamento in meglio, non serve parlare di nuove leggi, come proposto da alcuni colleghi e sindacati, per arrivare addirittura a proporre un “omicidio colposo in cantiere”, ma fare rispettare quelle esistente con controlli regolari: sicuramente chi sbaglia deve pagare ma non si può colpire un intero settore che è fondamentale in termini di Pil e posti di lavoro”, conclude Mazzetti.

I socialisti fiorentini e toscani esprimono solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti: "Indignazione e rabbia per questo nuova tragedia. Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere affrontato dal governo con celerità e determinazione rendendo effettiva la disposizione dell'Artico 4 della nostra Costituzione anche sotto il profilo della tutela della vita dei lavoratori. Le 1000 morti dello scorso anno ci dicono che non è più il tempo del solo rammarico e dolore occorre un'azione legislativa forte e chiara che abbandoni la sola logica dell'interesse economico, modifichi le procedure dei sub appalti, individui le misure più idonee per l'incolumità di chi lavora. Un invito anche alla Regione Toscana perché si faccia promotrice di una proposta di legge nazionale.

Se il Governo nazionale condanna solo a parole questi tragici eventi e adotta atti a tutela di interessi diversi sia la nostra regione a svolgere un ruolo incisivo utilizzando tutti gli strumenti che la Costituzione le attribuisce. I socialisti si impegneranno su questi temi con determinazione e coerenza chiedendo un incontro urgente al Presidente Giani " concludono Aldo Repeti – Segretario Regionale Psi Toscana e Maurizio Folli – Segretario Metropolitano Psi Firenze.

Foto gallery
In evidenza