E' necessario approfondire, informarsi e discutere sui temi del Referendum Costituzionale in modo di arrivare il più possibile preparati all'appuntamento con il voto del 4 dicembre. I cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi sulla riforma più importante varata dal dopoguerra ad oggi.
Giovedì 3 novembre presso il Delta Florence di Calenzano è stato organizzato dal Movimento Giovani Toscani città di Firenze. L'orario di inizio è previsto per le ore 21:00. Gli ospiti saranno Armando Siri Responsabile economico del Movimento "Noi con Salvini" e Stefania Craxi Senatrice di "Riformisti Italiani" e Manuel Vescovi Consigliere Regionale della Lega Nord Toscana e Capogruppo in Regione. Il titolo dell'evento è "Riforma costituzionale: un no da cui ripartire". "In occasione dello scatto finale della campagna referendaria, ci onorano della loro presenza ospiti di rilievo nazionale" afferma Lorenzo Somigli Segretario del Movimento Giovani Toscani Firenze e promotore dell'evento "Siamo qui per oltrepassare la trita retorica della contrarietà per partito preso come della convulsione a cambiare, del cambiamento per il gusto di farlo.
Un elettore della Lega sa per quale motivo votare no e non deve escogitare chissà quali. "Il nostro no ha delle basi solide" continua Somigli "ma non vogliamo fermarci a questo: è solo un momento perché sicuramente bisogna fermare queste riforme. Se si vuol essere alternativa di governo bisogna imparare a dire "no, perché, no, ma"; altrimenti ha vita facile il PD. Questo pertanto è un invito ed un appello a coloro che ma che non accettano l'oltranzismo che abbonda nel variegato fronte del No.
Dunque benvenuti riformisti, benvenute vere riforme!".
"L'appuntamento del 4 dicembre si avvicina" afferma Lorenzo Somigli Coordinatore Comitati del No Lega Nord Firenze "Non possiamo ignorare questa fatidica data perché la Costituzione ci definisce come cittadini sia come singoli sia collettivamente; allo stesso modo non possiamo ignorare quali modifiche potrebbe subire quella che è la casa comune di tutti gli italiani, modifiche nocive perché non risolvono le criticità del sistema e molto spesso rischiano di aggravarle.
Ho scelto tre aspetti rilevanti della riforma che mi portano ad essere contrario. Il Parlamento perde le due funzioni di notevole rilievo, funzioni che contraddistinguono un organo legislativo in una democrazia liberale. Perde il potere di controllo sull'operato dell'esecutivo perché una delle due camere sarebbe controllata con un'ampia maggioranza da un partito pur minoritario grazie agli artifici distorsivi del voto della legge elettorale, mentre l'altra camera sarebbe nominata dai consigli regionali; perde la rappresentatività degli elettori perché una delle due camere, il Senato non sarebbe più eletta dal popolo, perché non sarà un'elezione indiretta.
Il risultato è un parlamento snaturato poiché meno rappresentativo: questa è una controriforma". "Una riforma che modifica 1/3 degli articoli della Costituzione ossia quarantasette, per di più provenienti da parti differenti del testo, non può lacerare il Paese; la Costituzione, secondo la più autorevole tradizione giuridica, a partire da Kelsen, rappresenta e incarna il patto fondativo della nazione. Una Costituzione che si definisce tale non può portare ad un conflitto permanente tra le autonomie locali e lo Stato centrale, tra due rami di un organo rappresentativo.
Una riforma che “casa comune” è una controriforma". "La riforma viola la sovranità popolare in aperto contrasto con la sentenza n.1 del 2014 nella quale si afferma che “la volontà dei cittadini espressa attraverso il voto costituisce il principale strumento di manifestazione” della sovranità stessa perché crea un Senato non eletto (si vota meno) e riduce gli spazi di democrazia perché triplica le firme necessarie a presentare una legge di iniziativa popolare, da 50000 a 150000 (occorre di più per far sentire la propria voce).
Decideremo meno, parteciperemo meno, avremo meno potere: questa è una controriforma". "Ad una controriforma l'unica risposta che si può dare è un sonoro NO! Queste però" conclude Somigli "sono solo alcune delle ragioni. Vi aspettiamo giovedì 3 novembre alle 21 al Delta Florence di Calenzano: parleremo di questa riforma e delle riforme che abbiamo in mente".
Sabato 5 novembre manifestazione per il NO da piazza San Marco, alle ore 15.00, che si dirigerà verso la kermesse renziana alla Leopolda.
Il partito democratico di Empoli ha organizzato per domenica 6 novembre alle 12.30 un “Pranzo per il Sì” presso il palazzo delle Esposizioni in piazza Guido Guerra a Empoli. Durante il pranzo sarà trasmesso in diretta il discorso conclusivo che Matteo Renzi terrà alla Leopolda di Firenze. Ricco il menù: aperitivo di benvenuto; antipasto toscano; gnocchetti taleggio e radicchio; pennette al ragù di carne bianca; spiedini di arrosto misto; patate arrosto e insalata; acqua, vino e caffè. Il tutto a 15 euro, per i bambini solo 10 euro. Prenotazioni allo 0571 700023.
Giovedì 10 novembre 2016 all'ObiHall, in lungarno Aldo Moro 3, l'incontro dei testimonial del No a Firenze. Ma anche i Comitati Difesa Costituzione Mugello organizzano un incontro pubblico venerdì 4 novembre, alle ore 21, presso la Saletta Pio la Torre a Borgo San Lorenzo.
Il comitato “Basta un Sì Certaldo”, costituitosi all'interno del Pd certaldese per il mese di novembre 2016 ha organizzato una serie di incontri nei circoli, con lo scopo di portare direttamente ai cittadini le ragioni di un voto favorevole alla riforma del governo Renzi. Il calendario degli appuntamenti è il seguente: giovedì 3 novembre alle 21.30 presso il bar Boccaccio a Certaldo Alto, interverranno Giacomo Cucini , sindaco di Certaldo; Francesco Betti, Comitato “Basta un Sì Certaldo” e Giuseppe Lombardo, segretario Pd Certaldo. Lunedì 7 novembre alle 21.30 presso il circolo Tennis al bar campo sportivo, interverranno Giacomo Cucini , sindaco di Certaldo;Francesco Betti, Comitato “Basta un Sì Certaldo” ed Elia Cinci, membro della segreteria Pd Certaldo e del comitato “Basta un Sì Certaldo”; lunedì 14 novembre alle 21.30 presso il bar polisportiva mensa interverranno Giacomo Cucini , sindaco di Certaldo;Francesco Betti, Comitato “Basta un Sì Certaldo” e Jacopo Arrigoni , comitato “Basta un Sì Certaldo.
Lunedì 21 novembre alle 21.30al circolo di Sciano interverranno Giacomo Cucini , sindaco di Certaldo; Francesco Betti, Comitato “Basta un Sì Certaldo” e Jacopo Masini, comitato “Basta un Sì Certaldo”; martedì 22 novembre alle 21.30 alla palestra/teatro in località Fiano interverranno Giacomo Cucini , sindaco di Certaldo; Francesco Betti, Comitato “Basta un Sì Certaldo” e Giuseppe Lombardo, segretario Pd Certaldo.