Firenze, 28 marzo 2020– Sono già oltre 650 mila euro le donazioni raccolte grazie alla campagna di solidarietà “Sostieni gli ospedali toscani” promossa dalla Regione tramite l'Ente di supporto tecnico amministrativo regionale per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Con questa prima tranche di donazioni saranno ordinati da Estar 12 ventilatori polmonari da destinarsi agli ospedali toscani (4 per ogni Area vasta) in arrivo nelle prossime settimane, 50.000 mascherine FFP2 per gli operatori sanitari e in distribuzione nei prossimi giorni a tutte le Asl toscane. Dall'inizio della campagna le donazioni sono più di 2.000, piccoli e grandi contributi, che testimoniano la generosità di un intero territorio, pronto a mobilitarsi per aiutare chi è messo a dura prova da un’epidemia senza precedenti.
Sono stati in tanti a mobilitarsi, nel pubblico come nel privato, da soli o insieme ad amici e colleghi: cittadini, associazioni di volontariato, gruppi sportivi e culturali, onlus, federazioni di varie categorie, piccole e medie imprese, intere classi di studenti, organizzazioni politiche, consigli comunali, e tanti altri ancora, tutti fortemente motivati nel sostenere una causa che unisce contro un nemico comune, chiamato Covid-19.
“In questi giorni difficili per tutti, la Toscana sta rispondendo con grande generosità e altruismo. Siamo di fronte a un moto inarrestabile di solidarietà che accogliamo con gratitudine, ringraziando di cuore i nostri donatori, che con il loro gesto testimoniano la propria vicinanza agli operatori sanitari, che ogni giorno combattono in prima linea contro il Coronavirus, cercando di salvare più vite umane possibili - ha dichiarato l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -. Tutti quanti insieme stiamo dando il massimo, perché condividiamo lo stesso desiderio, quello di uscire quanto prima da questa emergenza. Non verremo meno al nostro impegno. Continueremo a lavorare per tutelare al meglio la salute dei cittadini e di coloro che, a vario titolo, sono i primi a esporsi per aiutare chi è in difficoltà”.
In questo periodo di grave emergenza sanitaria, Estar ha, dunque, messo a disposizione dell'intero sistema sanitario toscano un proprio numero di conto corrente bancario (IBAN: IT89 Z 05034 02801 000000005970) dedicato alla raccolta di fondi, destinati all’acquisto di farmaci, dispositivi di protezione individuale, attrezzature sanitarie utili a fronteggiare il Covid-19. Il materiale acquistato (mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3, camici, tute, visiere, occhiali, guanti, gel per disinfezione mani, letti, ventilatori e altro ancora) sarà distribuito alle aziende sanitarie secondo il loro fabbisogno e le indicazioni della Regione, assicurando la massima trasparenza nelle procedure di assegnazione.
Martedì 24 marzo scorso Cna Pensionati Toscana ha donato alla Regione, attraverso Estar, la somma di 20.000 euro finalizzata all’acquisto a favore degli ospedali toscani di quanto necessario per combattere il virus e mettere in sicurezza i medici e tutto il personale sanitario che quotidianamente affronta questa dura battaglia per aiutare tutti i cittadini e soprattutto gli anziani a superarla a prezzo di sacrifici enormi e rischiando anche la propria vita. L’importo è il frutto della raccolta di Cna Pensionati Toscana con il concorso dei propri associati, ai quali l’associazione rivolge un sincero ringraziamento per la sensibilità ed il sostegno ricevuto.
I sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil della Toscana doneranno 15.000 euro “per offrire solidarietà concreta per l’emergenza Coronavirus” e consentire il potenziamento delle strutture di terapia intensiva. Lo hanno deciso i tre segretari generali, Alessio Gramolati (Spi-Cgil), Stefano Nuti (Fnp-Cisl) e Mario Catalini (Uilp-Uil), che lanciano anche un appello a pensionati, lavoratori e a tutti i cittadini, a contribuire, per quanto è nelle possibilità di ognuno, alla raccolta promossa a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil. I sindacati pensionati toscani, dicono Gramolati, Nuti e Catalini: “Apprezzano l’impegno, la professionalità, la dedizione e lo sforzo di tanti addetti al nostro servizio sanitario nazionale che sono impegnati, a tutti i livelli, nel fronteggiare questa emergenza nazionale.” Un impegno che si svolte “spesso con turni massacranti, a volte anche senza tutte le protezioni alle quali avrebbero diritto, mettendo a rischio la propria salute.
Gli sforzi fatti sono sotto gli occhi di tutti, come pure il dolore di quanti piangono la perdita dei loro cari a causa di questo virus, senza poter dare loro un’ultima carezza, un ultimo saluto.” Per questo, concludono i tre segretari, è stata decisa questa iniziativa, “per testimoniare concretamente la nostra vicinanza e sostegno a tutti gli operatori sanitari e tutti coloro che sono stati toccati in prima persona dall’emergenza.”
Questo il conto corrente bancario per la raccolta fondi nazionale:Monte dei Paschi di Siena, Iban – IT50 I 01030 03201 000006666670, intestato a Cgil Cisl Uil emergenza coronavirus con causale: AIUTA CHI CI AIUTA.
Il Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Toscana Centro, diretto dal dottor Renzo Berti, ha ricevuto in donazione circa 10.000 mascherine FFP2 marchio CE da parte del portavoce della WORLD CHINA CNA TOSCANA CENTRO. “La vicinanza dimostrata dai Soci della World China CNA Toscana Centro è un segnale tangibile di conforto e sostegno per continuare a combattere tutti insieme per superare questo particolare momento di emergenza sanitaria" afferma Berti.
44 mila euro sono stati donati da Morgan Stanley alla Fondazione Santa Maria Nuova grazie all'intervento del Comune di Firenze. Un contributo importante, utilizzato subito per l'acquisto di un ecografo di fascia alta con sonda cardio dedicata, strumentazione indispensabile per le postazioni destinate ai pazienti affetti da coronavirus ricoverati nelle strutture della Usl Toscana Centro.
La donazione della Morgan Stanley fa parte di un aiuto più ampio che la banca d'affari ha messo a disposizione per l'emergenza, equamente ripartito tra la Fondazione Santa Maria Nuova e gli Spedali Civili di Brescia.
“Ci siamo subito attivati per ordinare l’ecografo di fascia alta e riuscire ad averlo a disposizione nel più breve tempo possibile - commenta il presidente della Fondazione, Giancarlo Landini - Dobbiamo essere veloci perché il virus corre e la nostra azione deve essere efficace e puntuale. La mediazione del Comune di Firenze ci ha permesso di venire a contatto con una realtà importante e sensibile come la Morgan Stanley, che ringraziamo. La solidarietà che stiamo registrando in queste ore è un motore di speranza per il futuro”
"Ringrazio di cuore la Morgan Stanley - dichiara il sindaco Dario Nardella - che si è unita alla platea di donatori e “angeli” della città di Firenze e della Toscana in questo momento drammatico. Il mio è un doppio ringraziamento per aver condiviso con noi l’idea di moltiplicare per due la donazione, coinvolgendo la città e la provincia di Brescia, che stanno vivendo in questi giorno l’esperienza peggiore di tutto il Paese, avendo ampiamente superato la quota di 1000 morti dall’inizio dell’epidemia. Mi commuove il pensiero che Firenze e Brescia siano unite da un comune dolore e da un comune desiderio di rinascita, alla base di un rinnovato rapporto di amicizia e fratellanza, originato da questi atti di generosità.
Ad oggi, grazie alle tantissime donazioni di privati, enti e associazioni, la Fondazione Santa Maria Nuova è riuscita ad acquistare 11 ventilatori, 5 ecografi, 10 letti di terapia subintensiva, 2 laringoscopi e diversi lotti di dispositivi di protezione, come mascherine ffp2, tute protettive e soprascarpe. Strumentazioni e materiali in gran parte già consegnati agli ospedali dell’azienda sanitaria Toscana Centro. A breve partiranno nuovi ordini per realizzare altre postazioni di terapia subintensiva.
Sono 1.500 le mascherine donate ai volontari di Anpas Toscana da due pelletterie di Scandicci. La consegna da parte di Edo.Mat ed Elys Color è avvenuta oggi alla presenza del presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini. La decisione sulla nuova mission aziendale delle pelletterie conto terziste è stata presa dal titolare delle due aziende, Antonio Montagnani, alla luce della situazione di emergenza sanitaria causata dal diffondersi del Coronavirus.
«La scorsa settimana abbiamo acquistato il materiale necessario, tra cui il tessuto non tessuto, e lunedì abbiamo iniziato a produrre mascherine – spiega Antonio Montagnani -. Il mio primo pensiero è andato ai volontari che lavorano sulle ambulanze in questi giorni, così ho contattato Anpas Toscana. Impieghiamo circa 6 minuti per completare una mascherina ma le nostre macchine e i nostri operai lavorano senza sosta. Ribadisco il mio appello a tutte le aziende che producono materiale utile per creare le mascherine – prosegue - sono disposto ad acquistarlo a mie spese, a mettere a disposizione la mia azienda, le mie macchine per produrre mascherine e sono con me in questa decisione anche i miei 31 dipendenti. Vogliamo donarle, non venderle. Preciso che non ci poniamo alcun limite di tempo: lo faremo fino a quando ce ne sarà bisogno».
«Ringraziamo Antonio Montagnani per aver deciso di consegnare le mascherine prodotte alle Pubbliche assistenze toscane. Un gesto solidale che gli fa onore e che abbiamo accolto con molto piacere – commenta il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini -. In questo momento difficile, i nostri volontari sono impegnati quotidianamente sulle ambulanze per il soccorso e l’emergenza Covid-19, nella protezione civile, nei servizi sociali. Lo fanno in mezzo a difficoltà oggettive, non ultima la carenza di dispositivi di protezione. Le mascherine saranno stoccate nella sede di Anpas Toscana, e messe a disposizione delle nostre associazioni che potranno ritirarle in caso di necessità per le loro attività».
Lui si chiama Stefano Berlincioni, empolese che vive a Cerreto Guidi. E proprio ai due Comuni e alla loro popolazione ha voluto donare i dispositivi protettivi così importanti e preziosi in questo periodo per cercare di evitare il contagio da Covid19. In Municipio a Empoli questa mattina, venerdì 27 marzo, ha portato 2.100 mascherine. Si tratta di pezzi prodotto dal Retificio Nassi di Empoli, già oggetto di una differente donazione al Comune empolese. Saranno messe in distribuzione insieme alle altre, da parte delle associazioni di volontariato, nei pressi dei supermercati, degli uffici postali e delle farmacie cittadini e delle frazioni.
A Cerreto Guidi invece son arrivate 2.500 mascherine sempre da Berlincioni che sono state prodotte dal Sacchettificio Toscano (1.500) e ancora dal Retificio Nassi (1.000). Stefano è un empolese-cerretese che ama le sue città di origine e di residenza e ha voluto aiutarle in questo momento difficile.
Anche il Rotary Club Valdelsa si mobilita nella lotta contro il Coronavirus con una serie di donazioni ad alcune associazioni di volontariato del territorio, impegnate in prima linea nell’intercettare situazioni di fabbisogno tra coloro che l’emergenza sanitaria in corso rende ancora più fragili e in difficoltà. In tutto sono stati donati 3 mila euro così distribuiti: mille euro ciascuno alla Caritas di Certaldo e di Castelfiorentino e altrettanti mille euro alla Misericordia di Siena per interventi mirati nell’ambito dei propri Comuni di riferimento.
“In questo periodo così difficile e complesso dovuto alla diffusione del virus, il nostro Club ha espresso compattamente la volontà di sostenere alcune realtà associative di volontariato, che, come altre, sono impegnate direttamente nella tutela dei più bisognosi di assistenza di ogni genere - ha dichiarato Giuseppe Righi presidente del Rotary Club Valdelsa per l’anno rotariano in corso -. Abbiamo contattato alcuni parroci del territorio e abbiamo pensato di dare intanto un nostro primo piccolo contributo, che è stato ben accolto.
Nello stesso tempo ci siamo mossi per acquistare mascherine e altro dispositivo di protezione individuale da donare a coloro che ogni giorno sono in prima linea nella lotta al Coronavirus come gli operatori sanitari, a cui va il nostro più profondo ringraziamento, con l’augurio che quanto prima si possa uscire da questa emergenza. Da parte nostra faremo il possibile, come Club e anche insieme al nostro raggruppamento, per testimoniare la nostra concreta vicinanza a coloro che versano in stato di bisogno, acuito dalle attuali misure restrittive, varate dal Governo per contenere il contagio del virus”.
"La Toscana è una terra dal cuore grande. Ai cittadini e agli imprenditori pratesi va il nostro sentito ringraziamento per tutto quello che sono riusciti a raccogliere e a concretizzare in così poco tempo”. A dirlo è l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi nell’apprendere la notizia di un milione di euro raccolto in pochi giorni e già tradotto nell’acquisto di dispositivi di protezione individuale e attrezzature sanitarie destinati alle strutture ospedaliere della Asl centro.
Nel dettaglio si tratta di 6 ecografi portatili, 10 ventilatori invasivi, 5 mila tute integrali, 22 mila mascherine, 20 mila camici, 2 mila visiere e un notevole quantitativo di disinfettante, che saranno consegnati già a partire dagli inizi della prossima settimana. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie a una campagna di raccolta fondi, iniziata il 9 marzo e tuttora in corso, promossa dalla Spes docet onlus e a cui hanno subito aderito la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato con 300 mila euro, cittadini e imprenditori pratesi, decisi a proseguire e ad aiutare non solo il proprio territorio, ma eventualmente anche altre realtà ospedaliere toscane. “In questo periodo di grave emergenza sanitaria riceviamo la solidarietà e l’aiuto concreto da più parti.
Solo una comunità solidale e unita è in grado di superare qualsiasi difficoltà. In un momento in cui a tutti è chiesto di fare la propria parte, ciascuno cerca di rendersi utile e di dare il proprio contributo con grande generosità - ha aggiunto Saccardi -. Imprese, associazioni, singoli cittadini ci testimoniano la loro vicinanza ogni giorno e insieme a noi lottano contro il Coronavirus, a fianco degli operatori sanitari impegnati in prima linea. A tutti loro va la nostra più profonda gratitudine”.
“In questa battaglia contro il Coronavirus, che tutti quanti insieme stiamo combattendo, il fattore tempo è determinante - ha commentato Ilaria Bugetti consigliera regionale pratese -. E’ ammirevole quello che sono riusciti a realizzare tramite la Spes docet onlus e la Fondazione. Sono stati veloci e rispettosi delle istituzioni, a cui si sono affidati per dare rapida concretezza al loro desiderio di aiutare il prossimo vista l’emergenza del momento”.
A pochi giorni dal lancio della campagna “ Emergenza corona virus aiutiamo l’Ospedale” lanciata dalla Fondazione AMI Prato, sono stati raccolti oltre 240.000 Euro di cui 110.723 con Gofundme e 132.000 attraverso la modalità bonifico bancario. L’obiettivo di 100.000 Euro è stato quindi ampiamente raddoppiato e le donazioni continuano ogni giorno. I fondi sono destinati ai reparti di terapia intensiva e malattie infettive dell’Ospedale. I donatori sono cittadini, Associazioni, Imprenditori, Studi Legali, professionisti, Aziende, un elenco infinito di testimonianze di solidarietà e vicinanza agli operatori sanitari
“Una cifra importante – ha sottolineato Daniela Matarrese, direttore del Santo Stefano di Prato- Giorno dopo giorno, ora dopo ora abbiamo ricevuto tante dimostrazioni di solidarietà che supportano i nostri operatori nel loro lavoro. Ringrazio a nome dell’Azienda Sanitaria tutti coloro che con il proprio contributo hanno donato per sostenere le nostre strutture in questo momento delicato.”
La Fondazione AMI ha già acquistato alcuni strumenti e dispositivi necessari per fronteggiare il Covid-19. Stanno consegnando, al momento 5 respiratori, saturimetri, pulsossimetri e dispositivi di protezione: guanti sterili,mascherine, visiere, tute monouso ecc.
Sono in distribuzione da questa mattina a Pisa le 10.000 mascherine donate dal gruppo Forti Holding al Comune. Ad occuparsi della consegna le associazioni di volontariato Croce Rossa, Croce Rossa Litorale Pisano, Misericordia, Pubblica Assistenza, Pubblica Assistenza Litorale Pisano, Cisom. I luoghi individuati sono i principali punti di aggregazione della città, supermercati e uffici postali sia del capoluogo che delle frazioni del territorio comunale. La distribuzione continuerà anche nei prossimi giorni, con precisi turni, mattina e pomeriggio, per consentire una distribuzione più capillare e ampia possibile a tutte le persone che ancora non ne sono dotate.
«In questi giorni difficili e complessi - dice il sindaco di Pisa, Michele Conti -, grazie al gruppo Forti Holding che le ha donate al Comune di Pisa, siamo riusciti a organizzare la distribuzione di un numero consistente di mascherine da distribuire alla popolazione, destinate soprattutto a coloro che ancora non ne hanno e devono uscire di casa per motivi di lavoro o esigenze di prima necessità come fare la spesa o recarsi in farmacia. Ringrazio pertanto l’azienda che è presente sul nostro territorio da tanti anni e dimostra una grande sensibilità in questo momento, così come voglio ringraziare le associazioni di volontariato e tutti i volontari che si sono resi disponibili a distribuirle alla popolazione.
Voglio ricordare che ci siamo impegnati anche a cercare e consegnare vestiti per coloro che escono dalle terapie intensive e camici monouso per il personale medico e infermieristico che in queste settimane sono in prima linea anche nel nostro ospedale. E voglio ringraziare l’azienda della famiglia Busti che li ha donati. Il materiale è stato consegnato nella giornata di ieri. Rinnovo il grazie a tutti e l’invito alla cittadinanza a stringere i denti anche nei prossimi giorni per uscire al più presto tutti insieme da questa situazione».
La comunità cristiana evangelica cinese, presente a Pisa da molti anni, ha deciso di donare 200 mascherine al personale della Polizia Municipale di Pisa. Le mascherine sono state consegnate ieri alla sede di via Battisti, alla presenza dell’assessore alla sicurezza Giovanna Bonnanno e del Vicecomandante Tiziana Lensi. I dispositivi di sicurezza saranno oggi distribuiti tra gli agenti impegnati nei presidi di controllo sparsi su tutto il territorio comunale per verificare il rispetto delle misure restrittive per il contenimento del contagio epidemiologico.“Un dono prezioso ed estremamente gradito di questi tempi - dichiara l’assessore Giovanna Bonanno - che dimostra la solidarietà e il senso di vicinanza della comunità evangelica cinese nei confronti della città e in particolare della Polizia Municipale, impegnata in questi giorni in prima linea nei controlli per il rispetto delle misure di emergenza sanitaria.
Ringrazio di cuore la comunità evangelica cinese presente in città per questo gesto davvero lodevole, che dimostra anche quanto la Polizia Municipale sia percepita al servizio e al fianco dei cittadini per il lavoro che svolge quotidianamente e per i rapporti positivi instaurati con l’intera comunità cittadina. In questi giorni è sotto gli occhi di tutti lo sforzo e l’impegno di tutta l’Amministrazione Comunale nella gestione dell’emergenza sanitaria in città. Colgo l’occasione per ringraziare in particolare modo il personale della Polizia Municipale che, in questa situazione di forte criticità, continua a svolgere il proprio dovere a favore dei cittadini e ad operare per il rispetto della sicurezza in città.”
La Direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest e la direzione dell'ospedale Versilia ringraziano Giorgio Armani per la generosa donazione effettuata alla struttura ospedaliera. Il fondatore della prestigiosa azienda che opera nel campo della moda, che si conferma al fianco della sanità italiana in questo momento di emergenza Coronavirus, è molto legato alla Versilia ed ha deciso di donare 200 mila euro da destinare all’acquisto di attrezzature e dispositivi per il personale.
Oltre 1 milione di euro. E' quanto ha messo insieme in pochi giorni, meno di una settimana, la campagna straordinaria lanciata dalla Fondazione Marmo Onlus per aiutare gli ospedali, a cominciare dal Nuovo Ospedale Apuano, e le associazioni del Terzo Settore che sono in prima fila nella battaglia contro il Coronavirus. Una campagna promossa soprattutto attraverso il passa-parola fra imprenditori e cittadini e sui social (dopo la pagina Facebook, la Fondazione Marmo ha aperto anche una pagina Instagram per far sensibilizzare l'opinione pubblica interessata a dare una mano) che ha riscontrato subito tantissime adesioni.
“Ovviamente – dicono dalla Fondazione Marmo – sul nostro conto corrente sono arrivate anche cifre importanti e ingenti da parte di alcune imprese, ma quello che sta caratterizzando questa raccolta fondi è la sua trasversalità. Perché arrivano bonifici non solo dalle imprese legate al mondo del marmo, ma anche da aziende e imprenditori di Carrara e della nostra provincia di altri settori, dall'edilizia alla meccanica,al commercio al turismo, da tanti liberi professionisti e anche da tantissimi singoli cittadini.”
Risorse che fin qui hanno permesso alla Fondazione Marmo sia di rispondere a esigenze immediate degli ospedali e dell'associazionismo come ad es mascherine, magliette e tute anti-contaminazione, ventilatori sia di predisporre acquisti di macchinari come l'ecografo per il NOA che è stato consegnato giovedì al dottor Baratta o come le due ambulanze appositamente attrezzate per trasportare i malati di Covid 19 che sono in consegna alla Pubblica Assistenza di Carrara. Chi volesse contribuire può farlo versando direttamente sul conto corrente IT61R0306909606100000172060 - Intesa Sanpaolo - Emergenza Covid-19.
“Sicuramente queste donazioni sono una prova di fiducia importante per la nostra Onlus che è nata solo un paio d'anni fa – commentano alla Fondazione Marmo – ma soprattutto sono la dimostrazione tangibile di quanto la nostra comunità in tutte le sue componenti voglia stare a fianco in maniera molto concreta con chi ogni giorno negli ospedali e nelle associazioni lotta per salvare le vite di tanti nostri concittadini e per sconfiggere Covid - 19”. “In questi giorni- concludono dalla Fondazione – stiamo ricevendo, sia sui sociale che privatamente, tante attestazioni di stima e di ringraziamento da coloro a cui stiamo dando una mano: medici, infermieri, direttori di ospedali, volontari, forze di polizia. Noi vorremmo cogliere questa occasione invece per ringraziare pubblicamente tutti loro perché stanno facendo un lavoro eccezionale e difficile. Stanno combattendo una guerra in prima linea e mai come questa volta la loro vittoria sarà la vittoria di tutti noi”.