Continuano ad arrivare copiosi i contributi dei privati per arginare questa emergenza Coronavirus nel momento cruciale.
BEYFIN. Beyfin sostiene in modo concreto la Fondazione Careggi con 100 mila euro. L’azienda fiorentina famosa per il commercio di gpl e di carburanti con alle spalle una storia di oltre sessanta anni, ha deciso di dare un contributo concreto al lavoro di coloro che fanno fronte all’emergenza Coronavirus con una donazione voluta dalla famiglia Niccolai, proprietaria di Beyfin al 100%. Da sempre legata al territorio dove è presente, Beyfin non è nuova ad azioni solidali come questa.
“La mia famiglia desidera sostenere l’impegno di coloro che in questa emergenza si occupano della nostra salute. La scelta di sostenere la Fondazione Careggi nasce dallo stretto rapporto che abbiamo con il territorio - spiega Beatrice Niccolai, ad di Beyfin -. Ci auguriamo che il nostro sostegno economico, come gli altri gesti di solidarietà, possano essere utilizzati rapidamente per supportare medici, infermieri e tutti coloro che sono in prima linea per fronteggiare l’epidemia. Non nascondiamo la speranza che la donazione di Beyfin possa fare da esempio per altre aziende private del territorio”.
In linea con quanto l’emergenza sanitaria richiede e nel rispetto delle leggi emanate dal Governo Beyfin non si ferma garantendo vicinanza e supporto ai clienti e a tutto il territorio dove è presente con i servizi carburante nelle varie stazioni e servizi di rifornimento gpl presso le abitazioni. Ogni struttura della Beyfin della Toscana e del Nord e Centro Italia, Sardegna compresa, si è organizzata per garantire la continuità operativa di tutti i servizi erogati.
ROTARY CLUB FIRENZE OVEST. In tutto 36mila euro, 28mila dei quali già reperiti tra i soci ed ulteriori 8mila in arrivo nei prossimi giorni. Con l'obiettivo di regalare due respiratori al pronto soccorso dell'ospedale fiorentino di Careggi.
Il Rotary Club Firenze Ovest, nel pieno rispetto dello spirito che anima la sua azione, si è distinto mettendo in pratica - nel momento dell’emergenza coronavirus - una solidarietà concreta, rapida e tangibile.
Il primo respiratore è già stato acquistato e consegnato al reparto. Il secondo lo sarà entro breve, nel giro di pochi giorni.
“Ogni respiratore costa 18mila euro - dice il presidente del Rotary Club Firenze Ovest, Gianfranco Michelini - e grazie ad un impegno forte siamo riusciti ad arrivare ad un risultato decisamente inaspettato. La rapidità e la cifra versata dai soci sono stati encomiabili, permettendo di sostenere in modo concreto e veloce l’impegno di tanti medici ed infermieri. Persone encomiabili - conclude il Presidente Michelini - che stanno combattendo ben oltre le loro forze a fianco di tutti coloro che sono stati contagiati”.
SCERVINO E DITTE DI BAGNO A RIPOLI. La generosità di Bagno a Ripoli continua a dare frutti: la maison Scervino dona 2mila mascherine, camici e cuffie, la cioccolateria regale le uova pasquali a medici e infermieri, e l’imprenditrice realizza creme per le mani per il personale sanitario
La solidarietà non si ferma a Bagno a Ripoli. Proseguono le donazioni al Comune di guanti e mascherine da parte di aziende, associazioni e singoli cittadini per aiutare gli operatori dei servizi essenziali a fronteggiare l'emergenza Coronavirus. E si moltiplicano le iniziative benefiche dei singoli cittadini: il “cioccolataio” dona le uova di Pasqua ai medici e agli infermieri in prima linea e l’imprenditrice regala creme per le mani al personale sanitario.
Nelle ultime ore, all'elenco della generosità con le donazioni all’amministrazione comunale si è aggiunta quella di oltre 2000 mascherine, cuffie e camici da parte di Scervino, tra le maggiori maison di moda in Italia con sede a Capannuccia. L’azienda, in questa fase di emergenza, ha infatti chiesto alle sue sarte di mettersi all'opera per realizzare dispositivi di sicurezza indirizzati al personale medico e sanitario di tutta la regione.
Allo stesso modo, anche il Centro Estetico Raban ha donato all'amministrazione comunale trecento guanti e 100 cuffie, altre 200 mascherine sono state donate dall'imprenditore grassinese Emanuele Sollazzini corredate da un disegno del figlio Diego. Ieri mattina è arrivata la prima parte della fornitura di dispositivi di sicurezza messa a disposizione dall'imprenditore ripolese Marco Morelli tramite l'azienda di famiglia Mmmar Srl: seimila guanti a cui seguiranno altrettante mascherine di protezione. L'imprenditore ripolese Simone Neri, che ha deciso di riconvertire la sua azienda tessile con sede a Prato per produrre dispositivi di sicurezza, ha già consegnato al Comune 320 mascherine per una fornitura che nei prossimi giorni toccherà i 1500 pezzi.
E proseguono le iniziative benefiche promosse dai singoli cittadini. Particolarmente “dolce” la generosità della cioccolateria Vitali di Bagno a Ripoli che ha deciso di donare ai medici e agli infermieri dell’ospedale Santa Maria Annunziata impegnati nei reparti di Medicina, Rianimazione, Malattie infettive e Pronto soccorso circa ciquecento “ovetti” di cioccolata preparati in vista della Pasqua. La consegna sarà effettuata nei prossimi giorni.
Mentre l’imprenditrice ripolese Ivana Aglietti in collaborazione con l’azienda di cosmesi Idee Toscana donerà agli operatori sanitari dell’Osma quasi 450 confezioni di crema idratante per le mani, per lenire le irritazioni dovute all’uso prolungato dei guanti e dai frequenti lavaggi. Anche in questo caso la consegna sarà effettuata nei prossimi giorni.
“Voglio ringraziare davvero di cuore tutti i nostri donatori da parte di tutti i cittadini di Bagno a Ripoli. È una gara di solidarietà che ci riempie di orgoglio e ci commuove – dice il sindaco Francesco Casini – , è la conferma che apparteniamo a una comunità unita, forte e compatta, sempre in prima linea nei momenti di difficoltà. Ovunque c'è carenza di dispositivi di sicurezza e il materiale donato ci consente di supportare molte attività del territorio che in questo modo possono restare aperte per garantire i servizi essenziali alla popolazione. Grazie mille a tutti. Molto è stato fatto ma molto altro serve ancora, per cui mi raccomando: non smettiamo di donare!”.
FINANZIARIA SENESE DI SVILUIPPO. La Finanziaria Senese di Sviluppo ha già deciso altre misure agevolative per le aziende del territorio senese che stanno subendo danni in conseguenza della situazione generata dal coronavirus.
In primo luogo è stato nuovamente finanziato il plafond straordinario per un valore di altri due milioni di euro, un plafond già deciso dalla società nel consiglio di amministrazione del 28 febbraio scorso. Sale quindi a 4 milioni il valore del plafond straordinario di Fises. I primi due milioni sono già stati impegnati per un totale di circa domande 70 ricevute. Non solo, la Finanziaria Senese di Sviluppo aderisce alla sospensione delle rate dei finanziamenti dei prestiti effettuati coerentemente alle disposizioni del Dpcm del 17 marzo scorso. Queste sono le decisioni del consiglio di amministrazione che si è tenuto il 23 di marzo.
“E’ una situazione davvero straordinaria quella che ci troviamo a vivere – spiega il presidente della Finanziaria, Massimo Terrosi – Ci eravamo già impegnati con tutti i soci e il consiglio a valutare l’introduzione di nuove misure agevolative per continuare a dare risposte alle imprese del territorio senese che stanno subendo danni in conseguenza del fenomeno Coronavirus. E le decisioni non si sono fatte attendere. In modo tempestivo cerchiamo di operare consapevoli del nostro ruolo e della possibilità che abbiamo per tentare di arginare ciò che sta accadendo”.
I finanziamenti del plafond straordinario La Fises con il plafond straordinario, deciso dal consiglio di amministrazione del 28 febbraio, e di nuovo finanziato dal consiglio del 23 marzo con l’aggiunta di 2 milioni di euro, può continuare a concedere finanziamenti alle imprese con importi che si collocano in un range tra 20mila e 50 mila euro, con una durata massima di 10 anni di cui 1 anno di preammortamento, a condizioni di tassi di interesse e di commissione di istruttoria agevolate. Si tratta di uno strumento messo in atto in brevissimo tempo ed in brevissimo tempo prorogato, pensato come ulteriore aiuto alle imprese del territorio, come richiesto da tutte le associazioni di categoria e dagli operatori economici.
“Noi non ci fermiamo. Tutti dobbiamo fare la nostra parte in questa fase complessa – fa notare il presidente Massimo Terrosi – La Finanziaria Senese di Sviluppo c’è, con la propria esperienza, la propria competenza e la propria capacità di stare vicino alle imprese del territorio”.
GRUPPO EUROVO. - Gruppo Eurovo, leader europeo nella produzione di uova e ovoprodotti, ha deciso di rispondere alla richiesta d’aiuto lanciata da Banco Alimentare e di sostenere la sua catena di solidarietà a livello nazionale con un’attenzione particolare alle regioni maggiormente colpite dall’emergenza Coronavirus. L’azienda ha, infatti, donato l’equivalente di oltre 1.500.000 uova in ovoprodotti e uova in guscio per aiutare Banco Alimentare a garantire il diritto al cibo a tutte le famiglie in difficoltà e che lo sono ancor di più in questo momento di emergenza. L’eccezionalità della sfida di Covid-19 e le attuali straordinarie misure di contenimento della diffusione del virus, infatti, stanno mettendo a dura prova l’attività della Rete Banco Alimentare.
La distribuzione dei prodotti avverrà attraverso le tante Strutture Caritative convenzionate, attive nelle diverse regioni d’Italia. Tra le regioni raggiunte dall’operazione c’è anche la Toscana. “Siamo molto motivati e determinati ad offrire a Banco Alimentare il nostro sostegno in questo momento particolarmente difficile per il nostro paese. Vogliamo innanzitutto aiutare l’associazione a mantenere operativa la catena di solidarietà che da anni offre un aiuto concreto ai più bisognosi.
La nostra collaborazione non nasce oggi, ha radici lontane ma mai come in questo momento siamo orgogliosi di essere al loro fianco.” dichiara Federico Lionello, Direttore Commerciale e Marketing di Eurovo. “Le uova e i prodotti a base di uova sono altamente nutrienti ed energetici, ricchi di proteine di alta qualità, vitamine e minerali e sono particolarmente indicati per tutti coloro che non riescono a seguire una dieta completa ed equilibrata o chi ha la necessità di recuperare energia dopo una malattia.” Conclude Federico Lionello.
COLACEM RASSINA. In questo momento di forte emergenza per il diffondersi del Coronavirus, Colacem S.p.A. vuole aiutare concretamente il sistema sanitario dei territori in cui operano i propri stabilimenti.
Oltre a una recente donazione a favore della sanità umbra, Colacem ha finanziato l’acquisto di apparecchiature per la terapia intensiva dei poli ospedalieri che sono riferimento per le comunità di Caravate (VA), Rassina (AR), Sesto Campano (IS), Maddaloni (CE), Galatina (LE) e Ragusa.
“Ci sentiamo vicini a tutte le comunità nelle quali operiamo e dove contribuiamo con un'industria sostenibile al progresso economico e sociale -affermano i titolari di Colacem-. Con questi gesti vogliamo anche far sentire la nostra solidarietà e sostegno al personale ospedaliero che sta affrontando in prima linea l'attuale emergenza con coraggio e professionalità”.
RACCOLTA FONDI PER TORREGALLI. Il Comune di Lastra a Signa si fa promotore di una campagna di raccolta fondi a favore dell’Ospedale di San Giovanni di Dio, presidio sanitario di riferimento per il territorio. Grazie alla collaborazione con l’associazionismo locale da oggi è possibile fare un bonifico all’IBAN IT18P0832537922000000061152 intestato a Fondazione Misericordia di Lastra a Signa causale “Emergenza Covid-19”. Tutti i soldi raccolti andranno interamente a favore dell’acquisto di apparecchiature e ausili sanitari utili per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso.
“In questo momento così delicato – ha spiegato il sindaco Angela Bagni- vorrei ringraziare per il preziosissimo lavoro che svolgono medici, infermieri, tutto il personale sanitario e l’associazionismo locale. Fin da subito ci è apparso doveroso dare una mano e un supporto all’ospedale di riferimento del territorio ovvero Torregalli. Ci siamo occupati come amministrazione di portare direttamente all’Ospedale le mascherine, sia quelle che abbiamo ricevuto da donazioni esterne che quelle prodotte e cucite dalle volontarie del Centro Sociale Residenziale. Adesso chiediamo uno sforzo in più a tutta la comunità – ha aggiunto il sindaco- siamo ancora nel pieno dell’emergenza e occorre continuare ad aiutare chi è in prima linea. Abbiamo un filo diretto con l’Ospedale e al momento che raggiungeremo una cifra consistente, la gireremo subito per acquistare ciò di cui ci sarà più bisogno”.