In Toscana sono 11.513 i casi di positività al Coronavirus, 99 in più rispetto a ieri (13 identificati in corso di tracciamento e 86 da attività di screening). I nuovi casi sono lo 0,9% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media dei 99 casi odierni è di 38 anni circa (il 33% ha meno di 26 anni, il 24% tra 26 e 40 anni, il 34% tra 41 e 65 anni, il 9% ha più di 65 anni) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 76% è risultato asintomatico, il 15% pauci-sintomatico. Delle 99 positività odierne, 25 casi sono ricollegabili a rientri dall'estero, di cui 11 per motivi di vacanza (6 Spagna, 4 Croazia, 1 Grecia). 10 casi sono ricollegabili a rientri da altre regioni italiane (6 Sardegna, 4 altro). 1 caso riferibile a cittadino residente fuori regione la cui positività è stata notificata in Toscana. Il 46% della casistica è un contatto collegato a un precedente caso.
I guariti crescono dello 0,2% e raggiungono quota 9.100 (79% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 515.879, 6.154 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 1.273, +6,9% rispetto a ieri. Oggi non si registrano nuovi decessi.
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.596 i casi complessivi ad oggi a Firenze (22 in più rispetto a ieri), 608 a Prato (4 in più), 806 a Pistoia (4 in più), 1.178 a Massa (17 in più), 1.504 a Lucca (6 in più), 1.031 a Pisa (11 in più), 545 a Livorno (10 in più), 779 ad Arezzo (5 in più), 494 a Siena (8 in più), 461 a Grosseto (11 in più). Sono 511 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni (1 in più). Sono 30 quindi i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 44 nella Nord Ovest, 24 nella Sud est. La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 309 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 435 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 604 casi x100.000 abitanti, Lucca con 388, Firenze con 356, la più bassa Livorno con 163.
A “Effetto Venezia e dintorni”, domani venerdì 28 e sabato 29 agosto, coloro che lo desiderano potranno sottoporsi, gratuitamente e su base volontaria, al test sierologico per verificare la positività al Covid-19. In piazza dei Domenicani nell’ultimo week-end della festa, sarà infatti allestita una postazione di “Movida si…cura ", la campagna di prevenzione per il coronavirus, promossa dall'assessorato regionale al Diritto alla salute. Vi sarà un gazebo così come mezzi mobili del volontariato sociale (Misericordie, Anpas, Croce Rossa italiana), cui rivolgersi per effettuare il test sierologico gratuito e avere tutte le informazioni necessarie.Gli operatori, in caso di positività al test, daranno indicazioni sui successivi passaggi per lo svolgimento del tampone molecolare necessario per verificare se l'infezione si trova ancora nella fase acuta. Sarà anche possibile effettuare l’alcool test, sempre su richiesta degli interessati.
"Livorno ha già ospitato l'iniziativa più volte a cavallo tra luglio e agosto - spiega l'assessore al sociale Raspanti - ma abbiamo chiesto all'assessore Saccardi di prevedere due date supplementari in occasione di Effetto Venezia. Vogliamo ringraziare la Regione per aver accolto la nostra richiesta e i volontari per il prezioso lavoro svolto in questa importante iniziativa di screening e prevenzione. La strategia tesa ad evitare una eventuale seconda ondata pandemica si basa, tra l'altro, sull'esecuzione di test su larga scala e sulla sensibilizzazione al rispetto di tre regole fondamentali: distanza di sicurezza, igiene delle mani e utilizzo delle mascherine quando necessario".
Complessivamente, 1.225 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (83 in più rispetto a ieri, più 7,3%). Sono 3.144 (553 in più rispetto a ieri, più 21,3%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 1.421, Nord Ovest 1.236, Sud Est 487).
La Regione Toscana si è già attivata a Massa garantendo che da domani, venerdì 28 agosto, saranno date disposizioni per effettuare i tamponi a tutti i dipendenti che lavorano al Pronto Soccorso.
“Altro che coincidenza. Al Pronto soccorso del Noa abbiamo un vero e proprio cluster di infezione Covid che rischia di allargarsi a macchia d’olio. Abbiamo la certezza che il numero di positivi sia già di 4 persone, quindi altri due dipendenti oltre al medico e all’infermiera di cui è già stata data notizia. Ma il numero potrebbe essere molto più alto: a oggi non lo sappiamo soltanto perché la Asl si rifiuta di fare i tamponi al personale infermieristico che non presenza sintomi e questo potrebbe creare una diffusione del contagio incontrollabile”.
Non usa mezzi termini il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, che ora chiede alla direzione dell’azienda sanitaria di effettuare le verifiche su tutto il personale del Pronto soccorso, almeno a quello che era in turno quella notte in cui c’era anche il medico, sintomatico, poi risultato positivo. “Rilancio l’appello che gli stessi infermieri nostri iscritti del pronto soccorso hanno mandato all’azienda. A seguito dei casi di positività al Covid19 verificatosi in questi ultimi giorni al personale infermieristico, Oss e medico del Pronto soccorso del Noa siamo a chiedere l'esecuzione di tamponi nasofaringei per garantire la salute dei pazienti e del personale.
Ma a questa richiesta l’Asl ha fatto orecchie da mercante. Dice che farà i tamponi soltanto a 10 dipendenti in servizio quella notte, ma nell’arco di 10 o 15 giorni. Quindi nel frattempo tutti gli altri restano a lavoro e non c’è alcuna garanzia che l’infezione da Covid19 sia arrivata dall’esterno. E’ quindi possibile che qualche infermiere sia già contagiato, asintomatico, in servizio. Se poi i pazienti che afferiscono al pronto soccorso vengono smistati nei reparti per le analisi e le verifiche del caso possono diventare a loro volta veicoli di diffusione del contagio a macchia d’olio fra utenti e lavoratori”.
La richiesta del segretario della Uil Fpl è chiara: “Servono tamponi, immediati, a tutti i lavoratori del Pronto soccorso, soprattutto agli asintomatici che non hanno febbre o altri sintomi. Come d’altronde prevedono le disposizioni normative nazionali e regionali: chi è entrato in contatto con un caso confermato o anche solo probabile deve essere segnalato all’Usl che farà le opportune valutazioni e prenderà le misure più opportune, dall’isolamento al tampone. Dobbiamo contenere la diffusione del Covid o ci ritroveremo nella situazione di pochi mesi fa.
Inoltre i test immediati sono una garanzia per gli stessi cittadini che hanno bisogno del pronto soccorso”.
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 48 (1 in meno rispetto a ieri, meno 2%), 5 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 16,7%).Le persone complessivamente guarite sono 9.100 (17 in più rispetto a ieri, più 0,2%): 129 persone clinicamente guarite (1 in meno rispetto a ieri, meno 0,8%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 8.971 (18 in più rispetto a ieri, più 0,2%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.
Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano, quindi, 1.140 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 146 a Lucca, 91 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,6 x100.000 residenti contro il 58,7 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,3 x100.000), Firenze (41,2 x100.000) e Lucca (37,6 x100.000), il più basso a Grosseto (11,3 x100.000).