Aumenta di 948mila euro il valore dei ricavi delle vendite e delle prestazioni della cooperativa sociale Di Vittorio nel 2016, passando da 37.432.723 a 38.381.244 euro, principalmente grazie all’acquisizione di nuovi servizi nella zona della Lunigiana. Nel 2016 rispetto al 2015 il risultato della gestione operativa caratteristica passa da 494.497 euro a 668.553 euro. Il bilancio consuntivo relativo all’esercizio chiuso al 31/12/2016 riporta un risultato positivo pari a 57.468 euro. Nel 2016 registrano un segno positivo anche le ore lavorate e il numero degli occupati.
Tutto questo è stato illustrato dalla presidente Antonella Oronte nel corso dell’assemblea che si è tenuta ieri mattina a Livorno nella Fortezza Vecchia, alla presenza di 50 delegati in rappresentanza di 458 soci intervenuti alle assemblee separate.
La cooperativa sociale Di Vittorio, nata nel 1977 a Massa Carrara come cooperativa di servizi, dalla metà degli anni 90 (dopo l’entrata in vigore della legge 381) concentra le sue attività esclusivamente nel sociale, come gestore di servizi alla persona in tutti i settori: anziani, disabilità, minori e salute mentale.
La Di Vittorio svolge l’attività in sei province toscane: Firenze, Livorno, Massa, Siena, Lucca e Grosseto.
Il 2016 per la cooperativa è stato un anno di crescita su vari fronti.
Per quanto riguarda il personale, si è registrato un incremento di 40 unità rispetto al 2015. Gli occupati al 31.12.2016 sono 1.507, di cui il 90% a tempo indeterminato. I soci rappresentano il 60% dei lavoratori.
Nel 2016 la cooperativa ha incrementato anche l’attività di formazione: sono stati realizzati 172 progetti formativi a cui hanno partecipato oltre 1500 operatori, oltre la formazione riconosciuta attraverso i permessi studio.
Sempre nel 2016, la cooperativa ha conseguito il rating di legalità, riconfermato nel 2017, con il punteggio di due stellette +.
Nell’anno passato la Di Vittorio, associata alla rete di cooperative Umana Persone, ha infine sottoscritto, fra gli altri, un accordo quadro di collaborazione con l'Istituto di Biorobotica e l'Istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, basato sulla individuazione di programmi di formazione e ricerca giuridico-sperimentale e clinica e un protocollo di collaborazione con l'associazione Esculapio Onlus (che riunisce pubbliche assistenze e misericordie a livello regionale) indirizzato anche alla sperimentazione integrata nel quadro della sanità leggera.
“Chiudiamo oggi un bilancio di cui siamo pienamente soddisfatti – ha detto a Livorno la presidente Antonella Oronte – il settore del sociale negli scorsi anni ha visto aumentare i servizi e le opportunità di operare in campi anche molto diversi, ma diminuire le risorse a disposizione, in particolar modo quelle del pubblico. I nostri conti oggi tornano, perché abbiamo deciso di concentrarci sulle competenze, su attività specifiche e mirate e sul mercato privato. La nostra cooperativa punta molto sull’innovazione e sulla ricerca di nuovi strumenti e modalità per rispondere ai nuovi bisogni, siamo consapevoli che ci sono aree di miglioramento su cui continueremo a lavorare”.
“Il momento non è dei migliori per la cooperazione: dagli attacchi continui ai tagli di risorse, il settore sta vivendo un periodo critico – ha sottolineato Roberto Negrini, presidente Legacooop Toscana, intervenendo all’assemblea – oggi il bilancio della cooperativa sociale Di Vittorio dimostra che una via d’uscita c’è, è quella che mette al centro l’impegno dei soci, la professionalità, lo spirito di adattamento ad una società che sta cambiando. Di fronte a nuovi bisogni servono nuovi modelli, chi li sa scegliere ed attuare vince”.