Contadini, artigiani e manovali mettono cuore e dedizione al loro lavoro cercando di andare avanti anche di fronte alle avversità della vita. Inoltre vi è un nuovo modo di fare il contadino grazie all’innovazione tecnologica in questo settore che potrebbe aprire nuovi orizzonti sul piano lavorativo di fronte alla crisi economica stagnante.
Nel libro di Riccardo Clementi “ Contadino 2.0” di 208 pagine, edito nel 2015 dalla Polistampa, ed acquistabile al prezzo di 10 euro, che sarà presentato sabato 30 gennaio 2016 al Polo Tecnologico a Quarrata (Pistoia) è la storia di un giovane allevatore della Valdisieve che ogni mattina si alza per andare a lavorare ma è anche la storia di tante persone che, ogni mattina si alzano per lavorare duramente con impegno nel loro imprese ed i protagonisti descritti nel libro sono contadini, artigiani, artisti, operai e pensatori, manovali e filosofi, uomini e donne che hanno deciso di non arrendersi quando tutto, intorno, sembra remare contro. Questa storia ci propone un modo nuovo di fare il contadino e traccia una rotta per coniugare tradizione e innovazione, che scisse l’una dall’altra, sono destinate all’impoverimento e all’aridità, mentre unite danno vita a una realtà nuova che trova compimento nelle infinite opportunità offerte dalla tecnologia.
Perché la famiglia umana, nella crisi economica ma anche culturale e spirituale in cui è sprofondata, ha bisogno di individuare una nuova via “intingendo” la bussola del progresso nella ricchezza della sua storia e delle sue radici.
Il libro invitante alla lettura offre importanti spunti di riflessione sul fatto che l’agricoltura che si avvale di mezzi tecnologicamente più avanzi rispetto al passato, potrebbe essere l’ancora di salvezza di molti giovani disoccupati che non riescono a trovare una collocazione diversa e essere un ponte che lega il passato al presente.