La Commissione Congresso del Pd comunica che alle 12.30 di oggi, 29 marzo, risultano pervenuti all’organizzazione nazionale gli scrutini ufficiosi di 1.271 congressi di circolo, pari a 69.738 iscritti. Lo rende noto il Pd.
A Sesto Fiorentino si è costituito il Comitato a sostegno della candidatura di Matteo Renzi a Segretario Nazionale del Partito Democratico.
“Come ogni congresso, nei circoli del PD ci ritroviamo per discutere e votare indirizzi politici diversificati, e lo facciamo con rispetto reciproco e con passione. Il percorso congressuale che stiamo portando avanti, anche a Siena, non è né una parata trionfale né un flop, ma di sicuro è un momento di partecipazione che fa bene alla politica e al confronto democratico”. Con queste parole Luigi Dallai, deputato Pd, fa una prima analisi del Congresso democratico in corso anche nella provincia senese.
Dallai, che sostiene la candidatura di Matteo Renzi. “A un mese dalle primarie aperte del 30 aprile – afferma Dallai – con le quali sceglieremo il nuovo segretario del Pd si sono svolti, nel nostro territorio, 33 congressi sui 120 previsti. La partecipazione media è di oltre il 50 per cento con alcuni circoli che superano il 60. Un risultato più che positivo e che, in molti casi supera le consultazioni dei precedenti Congressi. In termini assoluti c’è un leggero calo di votanti, pari a circa il 20 per cento, che è dovuto al calo degli iscritti.
Credo però sia giusto rilevare il dato politico, ovvero che il Pd continua a tenere viva la buona politica. Quella fatta di valori, di idee sulle quali confrontarsi e qualche volta scontrarsi. Ci sono cose da migliorare, certo: c’è da ricostruire un clima di solidarietà riducendo i personalismi, c'è una base di iscritti da recuperare ed ampliare, ci sono elettori che dobbiamo far tornare a gravitare nell’area democratica e di centrosinistra. Ne siamo consapevoli e per quanto mi riguarda occorre lavorare perchè tutti si sentano rappresentati.
Però la forza del nostro partito è proprio quella di non nascondere i problemi, e di affrontarli a viso aperto, e l'occasione del Congresso può servire anche a questo”.