"A Villore, frazione del Comune di Vicchio, accertata e confermata la presenza del Gatto selvatico europeo Felis silvestris silvestris. La documentazione sul Gatto selvatico a Villore, come quella dell’anno precedente, è presente nel Portale nazionale Progetto scientifico Gatto selvatico, sviluppato e mantenuto da ISPRA in seno al Network Nazionale per la Biodiversità, quale emanazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica". Lo mette in evidenza il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi - Coalizione TESS Transizione Energetica Senza Speculazione, che prosegue:
"Il Gatto selvatico europeo è un’importante specie di interesse conservazionistico, inclusa nell’Appendice II della Convenzione di Berna e nell’Allegato IV della Direttiva 92/43/CEE HABITAT.
La copertura forestale è essenziale componente dell’habitat di Felis silvestris silvestris, Gatto del bosco bosco. I boschi di Villore costituiscono l’habitat ideale per il Gatto selvatico che necessita per la sua conservazione di boschi di faggete, boschi misti di querceto-faggeto, faggeto-abete bianco e marronete antiche ricche di rivi d’acqua.
Nell’habitat del Gatto selvatico devono essere disponibili formazioni rocciose di varia natura ed estensione e acqua sotto forma di sorgenti e torrenti come a Villore.
Nell’habitat del Gatto selvatico possono essere presenti modesti insediamenti umani di antica presenza con usi tradizionali delle risorse, sono da evitare l’industrializzazione, la realizzazione di infrastrutture e il conseguente degrado dei luoghi che invece devono essere messi sotto tutela e protezione, secondo le Direttive comunitarie e la Legge regionale.
La presenza validata e documentata del Gatto selvatico conferma le già note caratteristiche dei territori di Villore e Corella ai confini del Parco Nazionale delleForeste Casentinesi: ecosistemi naturali biocomplessi ad alta concentrazione di biodiversità da riconoscere come aree protette in ordine al perseguimento entro il 2030 della Strategia Nazionale per la Biodiversità per cui dal 15% di aree protette la Regione toscana deve passare al 30%.
In attesa della Sentenza del Consiglio di Stato agli appelli dei Ricorsi al TAR avversi all’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore - sottolinea il Comitato - gli habitat di specie protette vanno assolutamente salvaguardati dal declassamento ad aree industriali e dal degrado ambientale che ne consegue e che si configura, ormai con evidenza, come un disastro ambientale, sociale ed economico per tutto il territorio, per le comunità che li popolano e per coloro che ne fruiscono", conclude la nota del Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi - Coalizione TESS Transizione Energetica Senza Speculazione.