Conferenza stampa di Mario Rui in vista di Empoli fbc vs Lazio, ma non solo.

Il rinnovo del contratto con l’Empoli fino al 30 giugno 2019, l’importanza del lavoro con tutti i compagni di squadra, soprattutto con coloro che vengono impiegati meno

Franca
Franca Ciari
25 novembre 2015 20:30
Conferenza stampa di Mario Rui in vista di Empoli fbc vs Lazio, ma non solo.

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Mario Rui ha fatto trasparire tutta la sua contentezza per aver firmato il contratto con l’Empoli fbc volendo chiarire che sia il suo procuratore che la società ne stavano “parlando” già dal mese di agosto e che di comune accordo hanno voluto far passare del tempo. Ci tiene a ringraziare la società dell’Empoli per lo sforzo fatto in merito soprattutto alla durata di tale contratto, che le può conferire maggiore certezza ma che fa comprendere un cambiamento di tendenza nel progetto societario, prima votato solo a vendere, mentre adesso si intravede un cambiamento di mentalità.

In merito al suo rapporto di lavoro con l’Empoli fbc ritiene di dovere molto a questa società tanto che è visibile dal suo rendimento nei due campionati appena trascorsi. Quando fu trasferito dallo Spezia non giocava molto poi, pian piano, ha acquistato continuità acquistando una sempre più grande professionalità. Non ritiene di esser un punto di riferimento per la sua squadra ma soprattutto auspica di poterle dare un contributo concreto, che è sotto gli occhi di tutti, anche perché viene impiegato più degli altri da mister Giampaolo, ma non potendo prescindere dal lavoro in allenamento di tutti quei compagni che hanno attualmente minore visibilità ma che, senza i quali, non potrebbe essere quello che è adesso, tra l’altro sempre migliorabile. Forse sta proprio in questo la forza della squadra.

Parlando del derby di domenica scorsa con la Fiorentina ha voluto chiarire da cosa è dipeso il suo nervosismo nel finale di gara, più precisamente nei cinque minuti di recupero. Aveva subito un colpo, il mister aveva già effettuato i tre cambi, la squadra rischiava di rimanere in 10 e lui non poteva uscire perché, anche se non avesse toccato palla e avesse solo camminato per il campo, la squadra sarebbe stata al completo, ma ciò che era più importante era strappare un risultato positivo alla Fiorentina, gestita da quel mister Sousa, che nel 2011 allenava la nazionale under 20 portoghese, di cui Mario Rui faceva parte. Un allenatore, secondo Mario Rui, che già faceva capire cosa potesse diventare soprattutto in virtù di tutte le esperienze professionali maturate negli anni successivi ed in giro per il mondo.

Conclude soffermandosi sulla gara di domenica prossima al Castellani con la Lazio, che è una grande squadra e sicuramente verrà ad Empoli con la cattiveria e la rabbia giusta anche in relazione al momento non molto positivo che sta vivendo, anche se il loro compito sarà quello di fargli comprendere che ad Empoli non sarà molto facile fare risultato.

Fonte foto: facebook

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