Firenze, 6 agosto 2014 – Microcriminalità, accattonaggio spesso molesto, sporcizia, sosta selvaggia. È un grido d’aiuto quello che arriva dai negozianti di via Nazionale. “Ci sentiamo abbandonati. Il Comune di Firenze faccia qualcosa per restituire un aspetto decoroso a questa strada, che tra l’altro è la direttrice principale per raggiungere la stazione”, affermano i commercianti che hanno risposto a un questionario messo a punto da Confcommercio Firenze proprio per “accendere i riflettori su una zona sempre più abbandonata, nonostante la sua centralità”.
“La situazione è invivibile – si sfogano gli esercenti -. E nonostante le svariate denunce apparse sui giornali l’amministrazione sembra non accorgersi di questo ‘buco nero’”. Manca una “vigilanza continua” in grado di dare un minimo di percezione di sicurezza. E poi i marciapiedi stretti rendono difficoltoso il passaggio dei pedoni, ostacolato anche da un parcheggio selvaggio che ormai pare connaturato alla via. I negozianti chiedono, oltre ad un “migliore assetto viario”, una “revisione della sosta per auto e motorini” ed una “precisa regolamentazione del carico e dello scarico merci, che tra l’altro deve fare i conti con gli spazi sistematicamente occupati da macchine e scooter”.
Non solo. “Dovrebbe anche esser potenziata l’illuminazione e allargato il marciapiede nel tratto inziale fino alle Fonticine”. Parla di “necessità di riordino, di regolamentazione e di pulizia” Alfonso Canfora, che da 21 anni lavora al garage Nazionale. “Più che vietare, e spesso dar così spazio ai furbi e ai malintenzionati, bisogna regolamentare – afferma -. Non è possibile che qui si posteggi ovunque. Pensiamo invece a ripensare il traffico in entrata e in uscita dalla stazione e investiamo sul decoro della via, dove invece gli zingari continuano a fare il bucato alle Fonticine.
Qui, nonostante tutto, resistono i negozi storici e gli imprenditori investono. Segno che le potenzialità della via non mancano. L’amministrazione si confronti dunque con noi per cambiare il volto a quest’importante strada”. “Un’arteria di collegamento così centrale non può essere trascurata in questo modo – continua Andrea Angelini, vicepresidente associazione Firenze centro -. Servono più pulizia e un miglioramento delle aree dedicate al carico e scarico. La speranza poi è che la riqualificazione dell’ex Apollo porti con sé la rinascita dell’intera area”.Sono finalmente iniziati i lavori di rifacimento della pista Lungo l'Affrico, autentico "percorso di guerra" che ha martoriato per anni le ruote delle bici e le schiene dei ciclisti.
L'Associazione Città Ciclabile si augura che durante questi lavori venga anche effettuata la ricucitura della pista in piazza Alberti e ricorda che tante altre piste hanno bisogno di interventi di rifacimento/manutenzione per la sicurezza dei ciclisti cittadini. Particolarmente sentito in questo periodo piovoso è il problema delle enormi pozze che si creano lungo la pista di Viale Giovine Italia, dove rimangono per molto tempo: i ciclisti sono tormentati anche dagli allagamenti.La Regione Toscana ha promosso un programma di interventi di rigenerazione urbana nelle aree connotate da presenza di degrado urbanistico e socio-economico inserite nel perimetro dei centri abitati, attraverso vari obiettivi che vanno dalla riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente alla riqualificazione delle aree, alla riorganizzazione funzionale delle aree dismesse, al recupero e riqualificazione degli edifici di grandi dimensioni o complessi edilizi dismessi, alla riqualificazione delle connessioni con il contesto urbano. La regione ha stabilito la possibilità di assegnare contributi economici per una serie di attività urbanistiche, tra cui la redazione di un atto di ricognizione delle aree urbane con tali caratteristiche. Si tratta di un’importante opportunità per supportare i Comuni nella ricognizione di tali aree urbane e per promuovere ed incentivare interventi di rigenerazione urbana, individuando le scelte di pianificazione urbanistica più appropriate. I Comuni selezionati nella graduatoria possono utilizzare, senza costi aggiuntivi, tramite un utilizzo limitato delle proprie strutture, della collaborazione di uno staff tecnico che verrà messo a loro disposizione da ANCI Toscana con i fondi regionali stabiliti dall’Accordo che verrà siglato entro la fine di settembre. Il Comune di Campi Bisenzio ha partecipato all'iniziativa con lo studio della zona di margine urbano che si trova tra il centro storico di S.Donnino e la nuova via Pistoiese. Lo studio sarà rivolto ad individuare le criticità dell’area limitrofa al centro storico di San Donnino che si estende tra la circonvallazione di San Donnino (Pistoiese Nuova) e la Pistoiese Vecchia (all’interno del centro storico di San Donnino) che costituisce il cityfront del paese verso nord.
Questa zone è rappresentata dalla frammentarietà e residualità dello spazio urbano, fatto di elementi architettonici, aree pubbliche, aree di verde incolto, brani di percorsi, orti urbani che insieme rappresentano l’incongruenza del paesaggio urbano a chiunque attraversi l’area della piana passando dalla circonvallazione nord dell’abitato. Questo cityfront si sviluppa per circa 1km , in corrispondenza della circonvallazione e si sviluppa per una profondità massima di circa 110mt, fino cioè alla via Pistoiese vecchia. Gli edifici che prospettano su questa zona di margine urbano, sono spesso organizzati in blocchi isolati e con orientamenti planimetrici e dimensioni del tutto atipici, con altezze che oscillano fra i 6 e i 9 piani, e in sé evidenziano una scarsa qualità architettonica ed ambientale, quest’ultima data dalla forte rumorosità e dai gas di scarico prodotti dalla circonvallazione stessa. L’obiettivo della rigenerazione urbana dovrebbe essere quello quindi di riqualificare l’area attraverso una serie di interventi finalizzati a ridefinire il margine urbano di San Donnino e di riqualificare la connessione fra l’abitato e l’asse viario di via Pistoiese.