(DIRE) FIRENZE, 27 nov. - È Siena la provincia toscana con la migliore qualita' della vita. Lo attesta il rapporto sulla qualita' della vita 2017 stilato dal 'Sole 24 Ore'. La terra del Palio si colloca all'undicesima posizione a livello nazionale. Si tratta di una conferma, avendo occupato eguale posizione nella graduatoria dell'anno scorso. Segue a ruota, dodicesima nella classifica italiana, FIRENZE che perde terreno: 6 posizioni in meno rispetto al 2016. Bisogna scendere alla diciassettesima posizione per rintracciare un'altra provincia toscana: Livorno, che perde 3 posizioni.
Chi, invece, guadagna e' Arezzo (ventunesima) che scala 13 posizioni in un solo anno. Non e' l'unica a poter vantare un miglioramento. La risalita piu' significativa e' quella di Prato, che si aggiudica la trentottesima piazza con un progresso di 15 posizioni. Male, invece, Pisa (quarantasettesima, -16), Lucca (cinquantaquattresima, -18), Massa Carrara (settantaduesima, -23) e Pistoia (settantaseiesima, -15). Un lieve peggioramento, invece, e' stato registrato a Grosseto, rimasta praticamente a meta' classifica, alla cinquantatreesima posizione, che scende di due posizioni.
Entrando nel dettaglio del rapporto, FIRENZE e Siena spiccano per cultura e tempo libero: raccolgono, rispettivamente, la prima e la terza piazza in Italia. FIRENZE, inoltre, e' nona nel settore ambiente e servizi. Per ricchezza e consumi brilla Prato, che e' dodicesima su scala nazionale. Ancora meglio fa Arezzo sul fronte lavoro e innovazione, classificandosi sesta in questo segmento.
Il vero tallone d'Achille delle province toscane, pero', si rivela la sicurezza e la giustizia. I parametri di riferimento sono l'indice della litigiosita' giudiziaria, la quota delle cause pendenti ultra triennali sul totale della pendenza, la quota di scippi, borseggi, furti in casa, furti di auto, rapine, e truffe informatiche ogni 100 mila abitanti. Firenze in questa sotto-classifica si trova addirittura centoseiesima, Lucca novantanovesima, Pisa novantacinquesima, Prato novantatreesima.
"Livorno e' al primo posto in Italia per quanto riguarda gli investimenti degli enti locali a beneficio delle persone disagiate: anziani, minori e disabili". Lo scrive su Facebook il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, commentando la classifica sulla qualita' della vita nelle province italiane, stilata dal 'Sole 24 Ore'. "Non c'e' stata dunque quella macelleria sociale o quel taglio dei servizi ai piu' deboli di cui troppo spesso siamo stati accusati da alcuni esponenti delle opposizioni in Consiglio comunale- sottolinea-.
Al contrario. È la dimostrazione che abbiamo creato un sistema virtuoso, indispensabile in una citta' che deve fare i conti con un tasso di disoccupazione elevatissimo". Gli altri punti di forza, prosegue, sono "l'indice di sportivita' e le offerte per il tempo libero". Tuttavia, ammette il sindaco, "c'e' ancora moltissimo da lavorare. In particolare su tre temi: la sicurezza, l'alto numero di incidenti mortali e il lavoro". Altre priorita' individuate da Nogarin sono "l'ambiente, i chilometri di piste ciclabili e le misure anti inquinamento".
Su questi temi, conclude, "possiamo e vogliamo fare molto meglio. I livornesi da noi si aspettano questo".
"Consiglierei a Nogarin toni meno trionfalistici, anche se un sindaco deve essere orientato all'ottimismo. Dal punto di vista degli occupati, delle espulsioni dai cicli scolastici e formativi, e delle residenze i dati di questi anni dicono che Livorno e' una citta' che non sta bene". A spiegarlo alla 'Dire' e' il senatore del Partito democratico, Marco Filippi, commentando il rapporto sulla qualita' della vita nelle province italiane stilato dal 'Sole 24 Ore'. Nella graduatoria la provincia di Livorno e' scesa al diciassettesimo posto, su scala nazionale, perdendo tre posizioni.
Il sindaco, Filippo Nogarin, tuttavia, rivendica il primato sul fronte della spesa sociale. Un risultato che, in qualche modo, smentirebbe le accuse verso la Giunta comunale 5 Stelle di aver praticato macelleria sociale. "Non mi sembra che gli sia mai stato attribuito questo- ribatte il senatore democratico-. Quell'alto livello di intervento per le categorie deboli e' una caratteristica tradizionale della citta'. Quando ero assessore ai Servizi sociali negli anni 1996-1999 spendevamo qualcosa come 2 miliardi per le azioni mirate verso le fasce piu' povere".
Ma qual e' allora la lacuna attribuibile all'amministrazione comunale grillina, dal punto di vista del Partito democratico? "La mancanza di interventi su materie che non sono di stretta competenza del Comune, come le politiche attive- evidenzia Filippi-, ma sulle quali le Giunte di centrosinistra si sono sempre distinte per la presenza a fianco dei lavoratori". Negli ultimi 30 anni le congiunture economiche in un territorio caratterizzato dal porto e da un cospicuo insediamento delle partecipazioni statali sono state sfavorevoli.
"Con la conversione dal modello delle partecipazioni a quello con le multinazionali e' chiaro che la contrattazione sia diventata molto piu' difficile- sostiene-. È stato un processo faticoso guidato dalle istituzioni con i soggetti intermedi, le categorie, le organizzazioni dei lavoratori. Il sindaco in tutto cio' deve avere necessariamente un ruolo di regista. Pertanto, ha un ben dire Nogarin nel sostenere che questo non sia di propria competenza". (Cap/ Dire)