Firenze – Via libera, dopo un panoramica puntuale sugli atti - in commissione Controllo, presieduta da Alessandro Capecchi (FdI) – il Bilancio di previsione finanziario 2021-2023 e sulla Legge di stabilità per l’anno 2021.
A illustrare gli atti Paolo Giacomelli, responsabile della direzione Programmazione e Bilancio, e Massimiliano Mingioni, funzionario dell’Ufficio legislativo della Giunta.
Come spiegato da Giacomelli: “La manovra di Bilancio regionale viene predisposta a legislazione vigente, in attesa dell’approvazione della Legge di Bilancio nazionale, e per il primo anno non deve concorrere all’indebitamento, ma deve fare investimenti aggiuntivi, per oltre 81 milioni di euro”. In tale contesto, il Bilancio si caratterizza per essere naturalmente in pareggio, per non aumentare l’imposizione fiscale (l’ultimo aumento risale al 2013), per entrate a titolarità libera e attestate all’ultima stima del Mef, che risale ad agosto, per spese di funzionamento allineate al 2020. Tra le voci più importanti, i 7 miliardi e 881 milioni e 616 mila euro per la tutela della salute, seguita dal rifinanziamento integrale del trasporto pubblico locale con 165 milioni di euro l’anno. Ancora un dato: il livello di indebitamento medio pro-capite in Toscana è circa la metà rispetto a quello nazionale, 550-600 euro a fronte di 1150-1200 euro.
Collocata nel quadro di questa manovra, la legge di Stabilità per il 2021, per dare copertura legislativa ai movimenti contabili effettuati in Bilancio. Un articolato suddiviso tra interventi di rimodulazione, norme di rifinanziamento, procedurali e strutturali.
“Ringrazio per l’esaustiva illustrazione, nonché per il lavoro degli uffici – ha esordito il presidente Alessandro Capecchi – ma vorrei porre alla vostra attenzione una questione: è un errore, secondo me, che non siano state trasmesse a questa commissione le disposizioni di carattere finanziario collegate alla legge di stabilità”. “Per uscire dall’impasse potremo approfittare della commissione del prossimo 21 dicembre; il collegato alla finanziaria prevede nuove e diverse spese ed è per questo che, facendo parte della Finanziaria stessa, va esaminato in commissione per valutarne la coerenza con le scelte di programmazione – ha concluso il presidente - Se non dovessimo farcela per quest’anno, sicuramente ci prepareremo per gli anni a venire”.
Il vicepresidente Andrea Pieroni (Pd) ha salutato con soddisfazione questo Bilancio “che esce finalmente dai vincoli del Patto di stabilità, consentendo di avere oltre 81 milioni di euro per investimenti aggiuntivi, un elemento positivo, frutto della battaglia degli enti locali e territoriali, ancora più incisivo visto il particolare momento di difficoltà che stiamo vivendo”.
Nel corso del dibattito, molte le richieste di approfondimento da parte dei commissari. Se il presidente si è concentrato in particolare sull’iter da seguire per proporre emendamenti e modifiche alla manovra di bilancio, il vicepresidente ha chiesto delucidazioni sul disavanzo, non di competenza, ma puramente contabile; Elisa Tozzi (Lega) si è invece concentrata sul livello di indebitamento dell’ente, mentre Silvia Noferi (M5S) sull’acquisto degli immobili ex Meyer e sugli interventi contro la violenza di genere, aumentati di 80 mila euro. In commissione, infine, è stata sottolineata l’assenza del parere dei sindaci revisori, tendenzialmente disponibile intorno alla metà del mese.
La commissione si è quindi conclusa con le operazioni di voto, che hanno registrato il favore dei gruppi di maggioranza e il voto contrario dei gruppi di minoranza.