Firenze, 28 mar. – Giorni di intenso lavoro per i pasticceri artigianali: ancora una volta, infatti, i dolci della tradizione allieteranno le tavole dei fiorentini. Come ogni anno, i consumi pasquali si orientano sui prodotti tipici, caratterizzati dall’elevata qualità dei prodotti di base e da quelle lavorazioni artigianali che contraddistinguono la Toscana, regione che schiera ben 464 prodotti agroalimentari tradizionali, come gli immancabili quaresimali, riconosciuti dal Masaf; oltre a questi la scelta ricadrà su colombe o uova artigianali per larga parte delle famiglie fiorentine.
In Italia, secondo il Centro Studi di Confartigianato, sono interessate dai consumi tipici dei dolci pasquali oltre 54 mila pasticcerie e imprese del settore dolciarie, con una spiccata vocazione artigiana (71% del totale). Proprio le pasticcerie fiorentine artigiane, circa 300, stanno lavorando ai dolci tipici della Pasqua: per esempio, Marco Sgrilli, di Caroti e Sgrilli, sta lavorando alle colombe (1 kg, 30 euro circa) e alle uova (60 euro al kg), per altri dolci il costo è intorno i 30 euro.
Pesa, tuttavia, la difficoltà nel reperire pasticceri artigianali: oltre il 60% in Toscana è difficile da reperire e ciò incide anche nel lavoro, soprattutto quando ci sono dei picchi come nel periodo pasquale. Irene Floris, Presidente toscana di Confartigianato Turismo e co-titolare CGTravel, conferma i numeri positivi per i flussi turistici soprattutto verso le città d’arte “con pacchetti associati alle guide turistiche”, mentre molti stranieri “scelgono un soggiorno in villa, circondati dalle colline toscane, come vacanza relax”.