Firenze – Sono anni che le persone che utilizzano la superstrada Firenze - Siena si lamentano: cantieri, code, disagi... c'è chi parte da Tavarnelle Val di Pesa alle 8,30 per arrivare al lavoro al Galluzzo alle 9,30 e regolarmente non sa se ce la fa. Un percorso che potrebbe essere fatto in 40 minuti - anche meno - è continuamente suscettibile di imprevisti. Tante persone, centinaia, sono stanche di questo andazzo. L'Autopalio come incubo quotidiano.
La questione è stata a più ripresa sollevata anche dai sindaci del Chianti. Adesso c'è una interrogazione in Regione Toscana.
“Quali le iniziative intraprese per migliorare la viabilità e risolvere l’attuale situazione del traffico del raccordo autostradale 3 Siena-Firenze, cosiddetta Autopalio? E’ possibile ridurre le tempistiche dei lavori sull’arteria attraverso l’intensificazione di turni con un maggior numero di operai e turnazioni notturne?” Questi i quesiti rivolti all’esecutivo regionale, nella interrogazione di Maurizio Sguanci (Iv), cui ha risposto in Aula l’assessore Stefano Baccelli.
“La Regione si è sempre attivata al fine di attenzionare Mit ed Anas sulla necessità di garantire livelli di servizio adeguati sull’Autopalio”. Così l’assessore Baccelli, che ha ricordato come lo scorso mese di aprile, ad esempio, sono stati chiesti interventi di adeguamento e di manutenzione pesante per garantire la funzionalità dell’infrastruttura viaria per complessivi 50 milioni di euro, oltre a 5 milioni per l’analisi e progettazione di possibili sviluppi infrastrutturali anche di tracciato. E nel corso di incontri formali e informali, l’assessore ha fatto presente che sono stati chiesti aggiornamenti sui tempi degli interventi e sulla riduzione del traffico. Baccelli ha chiuso il proprio intervento dando la piena disponibilità a continuare a seguire la questione ed informare l’Aula.
Sguanci, ringraziando l’assessore per la risposta e per la disponibilità, ha sottolineato come l’Autopalio sia una delle due grandi arterie regionali, che vede anche l’aumento del traffico pesante. Per il consigliere è importante la programmazione: “piuttosto che aprire sette cantieri contemporaneamente sarebbe stato meglio pianificare diversamente gli interventi”.