Co-working, voucher per giovani che dividono spazi e servizi

Condividere attrezzature, connessioni, spazi e usufruire di utili opportunità

Antonio
Antonio Lenoci
13 maggio 2014 14:37
Co-working, voucher per giovani che dividono spazi e servizi

 E' esploso il co-working. Cos'è? La condivisione di spazi professionali tra più categorie.Perché? Perché non ci sono abbastanza soldi per garantirsi un ufficio proprio, perché le attrezzature costano troppo, perché chi si tuffa nell'impresa è all'inizio e solo l'unione di più specialità può trovare clienti sul mercato.Un assicuratore ha la scrivania accanto ad un agente immobiliare e ad un broker finanziario, mentre un artigiano del legno, lavora con un fabbro ed un vetraio, nello stesso laboratorio. Così i giovani abituati alle semplici nozioni scolastiche prive di senso pratico e lanciati verso i classici lavori dipendenti scoprono l'arte di arrangiarsi ed insieme l'acqua calda.Si torna alle botteghe del '400: quando più artisti si trovavano sotto lo stesso tetto per dare vita alle più svariate committenze.

Co-working, un modo di lavorare molto diffuso all'estero, che permette ai professionisti, in particolare giovani, di di affacciarsi sul mondo del lavoro contenendo i costi e l'investimento iniziale.

La Toscana su proposta dell'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, approverà nella prossima seduta una delibera che detta gli indirizzi per la costruzione di un elenco qualificato di soggetti fornitori di co-working in Toscana e per l'assegnazione di voucher a favore di giovani toscani che desiderano entrare in uno dei co-working presenti nell'elenco.L'obiettivo. Quello di consentire l'inserimento nel mercato del lavoro e l'avvio di attività autoimprenditoriali e professionali, in particolare dei giovani, fornendo loro strumenti per fronteggiare i cambiamenti del mercato.

La Regione riconosce formalmente il co-working come modalità di organizzazione del lavoro, agevola attraverso voucher i giovani che vogliono inserirsi in una realtà di co-working in Toscana.Si parte in via sperimentale: due bandi. Con il primo si costituisce l'elenco qualificato dei soggetti fornitori di servizi co-working in Toscana.Un secondo avviso pubblico finanziato con circa 200 mila euro complessivi (di risorse che la Regione ha anticipato sul Fse) vengono messi a disposizione per i voucher individuali, cioè contributi in denaro, a favore di giovani toscani che intendono entrare in una delle realtà inserite nell'elenco. Il contributo coprirà i costi dell'affitto della postazione di lavoro all'interno del co-working.

L'importo del voucher individuale è pari a 2000 euro. La misura verrà quindi inserita fra le attività del progetto Giovanisì.

 

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