A partire dal 2015 la città metropolitana diventerà realtà. Quali saranno, nello specifico, i cambiamenti a livello di governance territoriale e di servizi per i cittadini? Una risposta proveranno a darla gli ospiti del dibattito previsto per sabato 30 agosto, sul tema “La città metropolitana: quali cambiamenti”, in programma alle 21 alla Festa de l’Unità di Firenze. Presenti il Sottosegretario di Stato del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, Gianclaudio Bressa, insieme al segretario metropolitano del PD, Fabio Incatasciato, al sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi e al consigliere comunale fiorentino Federica Giuliani.
Sono 688 gli elettori del Consiglio Metropolitano. Sono stati individuati, con atto ufficiale della Provincia di Firenze, sulla base delle attestazioni pervenute dai 42 Comuni della Città Metropolitana di Firenze, inerenti i nominativi del Sindaco e dei Consiglieri comunali in carica alla data del 24 agosto 2014.Le elezioni si svolgeranno domenica 28 settembre 2014. Secondo il calcolo effettuato sugli aventi diritto al voto, il numero minimo di sottoscrizioni da presentare a corredo delle Liste elettorali è pari a 35 (numero corrispondente al 5% di 688, pari a 34,4, arrotondato all'unità superiore).Cambiamenti nel corpo elettorale dei Comuni della Città Metropolitana di Firenze, che intervengano entro il 27 settembre 2014, giorno precedente le elezioni, dovranno essere comunicati immediatamente dai rispettivi Segretari Comunali all'Ufficio elettorale della Provincia di Firenze.Delle scadenze alle porte, delle modalità di elezione e della natura e composizione dei nuovi organi si è parlato oggi nel corso del convegno "I Comuni protagonisti nell'innovazione del Paese" promosso da Anci Toscana in corso di svolgimento a Firenze.
Presentazione delle liste entro le ore 12.30 dell'8 settembre ed elezione del consiglio metropolitano il 28 settembre.Vittorio Bugli, assessore toscano ai rapporti con gli enti locali, intervenendo questo pomeriggio a Firenze in un incontro organizzato da Anci Toscana ("Al via le nuove Province") anche in preparazione all'assemblea congressuale che, mercoledì 10 settembre in Palazzo Vecchio, dovrà eleggere i nuovi organi associativi.
Evidenziata l'assenza del decreto, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attuativo della legge Del Rio in materia di deleghe e di competenze (il testo, ora annunciato per il prossimo 11 settembre, avrebbe dovuto essere già uscito), l'assessore regionale ha confermato la piena disponibilità delle Regioni, e della Toscana in particolare, davanti alla necessità che questa nuova e temporanea situazione istituzionale non porti ad abbassare il livello dei servizi per i cittadini e garantisca i diritti dei lavoratori (circa 4.500) delle 10 Province toscane.
"Per farlo - ha aggiunto - bisogna cogliere questa occasione per migliorare il governo delle cose partendo dal criterio della sussidiarietà e della adeguatezza: in questi anni la Toscana ha delegato quasi tutte le funzioni di gestione e noi più di altri siamo in grado di vedere cosa ha funzionato e cosa no traendone le dovute conseguenze e apportando i necessari correttivi".
Sulla Città Metropolitana, Bugli ha ribadito la necessità di "una grande alleanza fra Regione e Città Metropolitana di Firenze in modo da intercettare risorse statali, e soprattutto europee, in grado di aiutare il territorio".
Domenica 10 ottobre 2014 le elezioni dei nuovi organi delle nuove Province ("Le Province dei Comuni"): elezioni cui prenderanno parte, come elettori attivi e passivi, soltanto i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Nella riforma costituzionale in corso di approvazione le Province vengono definitivamente abolite.
"Entro il 31 dicembre - ha detto l'assessore al Comune di Firenze, ex sindaco di Borgo San Lorenzo, Giovanni Bettarini - il consiglio metropolitano dovrà presentare la proposta di Statuto. Il Consiglio metropolitano si insedierà il 1° gennaio a tutti gli effetti con il sindaco metropolitano". Dal 1° gennaio 2015 quindi la Cittá metropolitana con tutte le sue funzioni in capo sarà operativa.
"Per ora - spiega Bettarini - il budget a disposizione resterà quello che era della Provincia di Firenze. Credo ci dovrà essere da parte del governo uno sforzo in più: se si individua nelle Cittá metropolitane un asset di sviluppo fondamentale, bisognerà dare loro anche benzina per funzionare". Per quanto riguarda le funzioni "sono quelle individuate dal decreto Delrio - precisa Bettarini - E' in atto una discussione tra Governo Regione e città metropolitane per definire meglio le cose.
Noi pensiamo ad esempio che alcune linee di sviluppo strategico importanti come il governo della proposta del mercato del lavoro debbano essere attribuite alle Cittá metropolitane per trovare dei modelli di sviluppo nuovi". A fornire un quadro della situazione a livello nazionale è il segretario generale ANCI Veronica Nicotra: "Dalla ricognizione che abbiamo fatto dei decreti di indizione dei comizi elettorali la maggioranza delle città interessate dovrebbe votare alla prima data utile: Firenze Bologna Milano e Genova dovrebbero votare il 28 settembre, Roma il 5 ottobre e Napoli il 12 ottobre”. I prossimi passaggi, riepiloga Nicotra, sono "un Accordo in sede di conferenza unificata -si spera di arrivare a un testo finale il prossimo 11 settembre- in merito al trasferimento delle funzioni e un Dpcm per l'effettivo trasferimento delle risorse e del personale". Sulle risorse finanziarie "si sta cercando di recuperare il taglio a province e città metropolitane previsto dal decreto 'spending' di aprile, pari a 100 milioni, mentre tutta la partita del finanziamento delle funzioni è invece una vicenda che va ripresa e c'è su questo un impegno del governo a farlo a partire dalla legge di stabilitá per il 2015".
Numerosi gli interventi dei sindaci che hanno animato la tavola rotonda della mattinata. Per Brenda Barnini, sindaco di Empoli, "l'utilità della Cittámetropolitana si misurerà anche nella quantità di opere pubbliche che riusciremo a realizzare. Dovrebbe inoltre diventare un'occasione di lavoro in cui le istituzioni lasciano anche ampio spazio di intervento ai privati che operano nel nostro territorio". Infine, secondo Barnini, "Firenze e noi tutti dobbiamo chiederci che cosa vogliamo rappresentare davvero nel contesto europeo, perché da questo dipende la capacitá di far appassionare a questa riforma non solo gli addetti ai lavori ma anche ai cittadini".
Per Monica Marini, sindaco di Pontassieve, si tratta di "una sfida da cogliere per costruire l'identità nuova della Firenze grande davanti all'Europa. Deve esserci una organizzazione strategica di sviluppo cogliendo e valorizzando le specificità dei diversi territori". Secondo Giulia Mugnai, sindaco di Figline e Incisa "dobbiamo trovare nella Cittá metropolitana qualcosa di più di una provincia a cui si sono totali i costi della politica.
L'altra sfida è quella di portare in Europa i nostri comuni e quindi della Cittá metropolitana come luogo per attivare le risorse". Per il sindaco di Scandicci Sandro Fallani “la Città metropolitana deve rappresentare un percorso per migliorare la qualità della vita delle persone, penso ad esempio al tema della mobilità. L'altro tema chiave è quello del lavoro dei ragazzi". Alla tavola rotonda sono intervenuti anche il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani e di Londa Aleandro Murras.