Comparaggio, una parola poco conosciuta per definire un reato molto diffuso: quello di accettare, all’interno delle strutture sanitarie, denaro, favori e regali da parte delle case farmaceutiche in cambio della prescrizione di determinati farmaci. Di questo tratta “Il venditore di medicine”, il film di Antonio Morabito con Claudio Santamaria e Isabella Ferrari che sarà proiettato lunedì 27 aprile alle 21.00 presso lo Spazio Alfieri, nell’ambito della rassegna “Ciak sul Lavoro”. Dopo la proiezione il regista sarà presente in sala per incontrare il pubblico.
“Ciak sul Lavoro” è curato da Gabriele Rizza del Sindacato critici cinematografici della Toscana, è organizzata da Cgil Filcams Firenze e Toscana, dall’associazione Anemic in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana. Bruno (Santamaria) fa l’informatore medico. La sua azienda, la casa farmaceutica Zafer, sta vivendo un momento difficile, e pur di non perdere il suo posto di lavoro è disposto a corrompere medici, ingannare colleghi e tradire la fiducia delle persone a lui più vicine.
Bruno è l’ultimo anello nella catena del comparaggio, una pratica di cui la Zafer, come molte altre aziende, è maestra. E se alcuni dottori si rifiutano di prestarsi a questo gioco, molti altri non vi si sottraggono affatto.
Lunedì 27 aprile in 43 multisale UCI Cinemas continua ESSAI. Rassegna di cinema d’autore, l’appuntamento settimanale del Circuito UCI pensato per tutti gli amanti dei film di qualità. Questa settimana il protagonista della rassegna è Vergine Giurata, il film di Laura Bispuri liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Elvira Dones, distribuito da Istituto Luce Cinecittà.
La Fondazione Stensen omaggia Orson Welles, uno dei più grandi maestri della storia del cinema nel centenario della sua nascita (6 maggio 1915) e a trent'anni dalla sua morte (10 ottobre 1985). Dal 5 maggio al 16 giugno tre eventi presso il cinema di viale Don Minzoni: un corso di cinema su Orson Welles, il primo mediometraggio ‘del regista ‘Too much Johnson’ (mai proiettato a Firenze) e la presentazione del libro ‘A pranzo con Orson’.
Corso di cinema
In programma un corso di lezioni sul cinema di Welles (a partire dal 5 maggio) a cura dello storico del cinema e critico cinematografico Marco Luceri, con sei appuntamenti dedicati all'approfondimento critico e all'analisi della poetica e del linguaggio di un autore che ancora oggi sorprende per la sua modernità e per la radicalità delle sue scelte: «Sarà un viaggio affascinante attraverso i film di Orson Welles – dice Luceri - per capire come le sue storie e i suoi personaggi siano anche una complessa avventura piena di interrogativi sul mistero del cinema, delle immagini e della realtà.
Dagli esordi nel teatro newyorkese alle esperienze nella radio, dal folgorante debutto diQuarto potere (1941) alla lunga battaglia con lo Studio system hollywoodiano, dalla “fuga” in Europa alla fascinazione per Shakespeare, fino alla grande mole dei progetti incompiuti, il cinema di Welles appare ancora oggi come un cantiere aperto, che ci sfida a entrare dentro per tentare di capire la straordinaria importanza di questo autore nella storia culturale del Novecento».
Presentazione libro
Martedì 19 Maggio (ore 18.30), presso la Libreria Alzaia, la presentazione del libro “A pranzo con Orson: conversazioni con Henry Jaglom e Orson Welles”, a cura di Peter Biskind (Adelphi, 2015): il volume raccoglie le conversazioni settimanali tra Welles ed Harry Jaglom a un tavolo del Ma Maison di Los Angeles e che costituiscono la migliore introduzione possibile a una biografia per definizione più grande del vero, raccontata quasi dalla stessa voce che aveva tanti anni prima reso celebre, alla radio, il suo protagonista.
Dove gli episodi verosimilmente fittizi, come l'affair con Norma Jean Baker prima che diventasse Marilyn, le battute probabilmente ritoccate («Io e lei siamo i due più grandi attori d'America» Welles sostiene gli dicesse Roosevelt a ogni incontro) e i giudizi che invece suonano piuttosto sentiti (Marlon Brando? «un salsiccione») sono altrettanti trucchi dell'illusionista Welles per condurre il lettore al centro della più fascinosa macchina da intrattenimento di sempre, e fargliela vedere da vicino, come fosse la prima volta.
Film ‘Too much Johnson’
L'omaggio si concluderà martedì 16 Giugno (ore 21) con un evento aperto anche al pubblico: la proiezione di Too Much Johnson (1938), il primo mediometraggio di Orson Welles, mai proiettato a Firenze. All'epoca in cui venne girato, Welles era dedito principalmente al teatro, avendo già rappresentato una rivisitazione in chiave moderna delMacbeth e lo spettacolo omonimo di William Gillette. La trama ruota attorno a un personaggio principale, il vero Johnson (interpretato da Joseph Cotten), che si trova continuamente perseguitato da altre due persone che assumono la sua identità.
Il film, nonostante fosse definito una delle opere preferite del regista, non fu completato a causa dei grossi problemi finanziari del giovane Welles. Tuttavia, avendo a cuore il progetto, il cineasta conservò le bobine del mediometraggio nella sua villa di Madrid fino a quando, nel 1970, a causa di un incendio, il film fu bruciato e lo stesso regista dichiarò di aver perso l'unica copia della pellicola. Invece, il 7 agosto 2013, a Pordenone, sono state ritrovate le bobine della pellicola all'interno di un magazzino, successivamente restaurate dalla Cineteca del Friuli.