Un robot per la preparazione dei farmaci chemioterapici e nuovi laboratori della farmaceutica ospedaliera. Alle inaugurazioni ha preso parte l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme al direttore generale della Asl Toscana sud est Enrico Desideri, al sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, al direttore del dipartimento oncologico della Asl Toscana sud est Sergio Bracarda, al direttore della farmaceutica ospedaliera di Arezzo Giandomenico Petrucci e al presidente del Calcit Giancarlo Sassoli. Il robot è stato acquistato dal Calcit di Arezzo con un investimento di 500.000 euro. Altri 500.000 euro sono stati investiti dalla Asl per i nuovi laboratori della farmaceutica.
"Un grazie doveroso prima di tutto al Calcit - ha detto l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - Questo è un bell'esempio di collaborazione tra associazioni e istituzioni. Tutti interventi fatti in accordo, in sinergia. Collaborare insieme per raggiungere gli obiettivi comuni, un esempio virtuoso. So quanto il Calcit fa anche in altri territori. Questo macchinario aiuta a preparare farmaci anche per persone che vengono da fuori regione, e questo è un valore fondamentale della nostra sanità. Questo è un modello da esportare a tutta l'area vasta e anche fuori: prendere le esperienze positive e di valore e farne un punto di riferimento per tutto il territorio. Ma il valore vero non sta solo nel macchinario - ha sottolineato l'assessore - ma nelle persone e nel valore dei nostri operatori. Questa è la garanzia migliore per il nostro sistema sanitario".
"Questo robot - ha detto ancora Saccardi - aiuta anche a economizzare. La Corte dei Conti ha fatto una relazione pregevole sulla nostra sanità, ma la spesa farmaceutica e' la più alta in Italia. Su questo bisogna lavorare, e questo robot ci aiuta in questo senso, dando la possibilità di intervenire su farmaci costosissimi come quelli oncologici, senza sprecarne nemmeno un grammo. I farmaci oncologici sono sempre più efficaci ma anche sempre più costosi".
Il robot APOTECAchemo rappresenta un'importante innovazione nell'allestimento della terapia oncologica. Si tratta di un sistema robotico, interamente prodotto nelle Marche dal Gruppo Loccioni di Ancona (humancare.loccioni.com). Ad oggi sono numerose le realtà nazionali che hanno fatto questa scelta tecnologica (circa venti), in Toscana, oltre ad Arezzo, si stanno attrezzando anche Firenze, Siena e Pisa. Lo ha acquistato il Calcit di Arezzo su indicazione del direttore del dipartimento oncologico della Asl Toscana sud est Sergio Bracarda e del direttore della farmaceutica ospedaliera Giandomenico Petrucci. Il suo arrivo è stato anche l'occasione e lo stimolo per rinnovare i laboratori della Farmacia Ospedaliera di Arezzo.
APOTECAchemo è in funzione al San Donato da due mesi ed ha già raggiunto il 50% di produzione degli antiblastici necessari all'intera provincia. L'obiettivo è realizzare l'80% degli allestimenti, preservando tuttavia l'attività manuale presso le cappe tradizionali per molecole non robotizzabili o per eventuali interventi di manutenzione del Robot.
L'allestimento di chemioterapici viene eseguito da personale infermieristico adeguatamente preparato e formato, in ambienti realizzati nel rispetto della normativa vigente e impiegando cappe tradizionali o automatizzate che garantiscono la qualità, la sicurezza e l'accuratezza delle preparazioni.
L'impiego del sistema automatizzato protegge il personale da operazioni manuali di contatto diretto o accidentali esposizioni ad agenti citotossici, limitando l'interazione con tali farmaci solo alla fase di approvvigionamento ed assemblaggio dei prodotti allestiti. Il sistema assicura anche una garanzia maggiore per il paziente, limitando l'errore umano possibile in un allestimento manuale. La qualità della terapia allestita e quindi la sicurezza del paziente sono garantite anche mediante la tracciabilità di tutti i prodotti manipolati attraverso sensori e sistemi di acquisizione dedicati interni, e la corrispondenza della dose di farmaco allestita è assicurata da un sistema di verifica gravimetrico.
I nuovi laboratori inaugurati stamani coprono un'area di 320 metri quadrati al piano terra dell'anello interno del San Donato, con collegamento diretto dall'esterno per facilitare l'arrivo di materie prime e lo smistamento dei farmaci verso altre strutture ospedaliere. Sono stati realizzati quattro laboratori per la preparazione di farmaci, oltre ai necessari locali accessori e a tre uffici, con una spesa complessiva di 500.000 euro.
Oltre al rispetto di tutti i requisiti di accreditamento e sicurezza previsti dalla normativa vigente, si è inteso anche conseguire un lay-out funzionale alle diverse attività del servizio di farmacia ospedaliera, fino ad oggi dislocate in aree diverse all'interno dell'ospedale.
La realizzazione dei nuovi laboratori in una zona esterna al Reparto di Oncologia ha consentito di distinguere l'ambiente dedicato alla somministrazione della terapia da quello in cui viene realizzato l'allestimento del chemioterapico, evitando la commistione tra questi due fasi.