Incredibilmente il settore del restauro starebbe crollando. Troppe restauratrici e restauratori hanno perso il lavoro o corrono il rischio di perderlo nei prossimi mesi per la chiusura delle loro imprese, piccole e grandi che storicamente hanno rappresentato l’eccellenza italiana. Questa difficoltà ci sarebbe per tutti gli addetti del restauro anche per chi ad esempio è "Partita Iva" ed è costretto a fare doppi salti mortali per "racimolare" un minimo di reddito ogni mese.
Fillea Cgil lancia l'allarme: "Parliamo di 700/800 euro netti mensili siano esse partite iva false o vero lavoro autonomo in un settore che conta più del 50% di lavoro “atipico” e che per l’80% è femminile, con un età media di 32/35 anni. Basta gioco delle tre carte, dove si parla di miliardi di investimento per rilancio dell'Italia a partire dalla valorizzazione dei nostri beni artistici e paesaggistici, e poi non si vede partire un vero cantiere per mantenere il nostro Patrimonio storico artistico bello e fruibile così come lo abbiamo ereditato"
"Mentre si parla di riforme del lavoro, intanto perdiamo le nostre professionalità. Che idea c’è di sviluppo dell’Italia? Che tipo di apporto dovrebbe dare un cittadino costretto a lavorare, dove ce n’è, in modo precario e rimanere fino a 70 anni a restaurare su un ponteggio? Ci riuniamo in assemblea domani verso lo sciopero generale del 12 e affinché sia uno sciopero “X tutti”, per dar voce al silenzio della precarietà e di chi non può per questo esercitare nessun diritto. Poiché non possiamo farla nell’orario di lavoro, convochiamo un’assemblea in Camera del Lavoro di Firenze, via Borgo Greci , 3, ore 17, per tutti i restauratori per programmare iniziative per mantenere l'attenzione sul nostro lavoro e settore a Firenze"