FIRENZE- Ieri il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima aveva rinnovato l’invito ai Sindaci del Valdarno fiorentino e aretino a prendere posizione al fianco dei loro concittadini-pendolari contro il possibile sfratto dalla linea Direttissima Firenze-Roma dei treni regionali con la loro deviazione coatta sulla linea Lenta, passante per Pontassieve. "La Direttissima è un diritto acquisito importante per i pendolari" aveva affermato il Comitato nella lettera aperta ai sindaci, e "la linea Lenta sarebbe un ritorno al passato di 30 anni, con maggiori disagi e ritardi". I pendolari del Valdarno "non devono diventare figli di un dio minore e vittime sacrificali immolate da Ferrovie al business dell'Alta Velocità".
“Nessuno sfratta il trasporto regionale dalla linea Direttissima, uscirne potrebbe essere solo una nostra scelta. Anche l'intesa relativa alla revisione dell'accordo quadro con Rfi, Rete ferroviaria italiana, non esclude la permanenza del trasporto regionale sulla linea veloce. L'incontro di oggi con i vertici di Trenitalia ed RFI è piuttosto servito ad analizzare soluzioni che diano maggiore qualità al trasporto pubblico ferroviario, incrementando la regolarità del servizio. In questo senso credo che gli utenti dovrebbero salutare con soddisfazione il coinvolgimento dei propri amministratori in questo confronto”. Così l'assessore regionale a infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli commenta l'esito dell'incontro che si è svolto oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, presenti i vertici di RFI e Trenitalia (erano presenti il Direttore della divisione trasporto regionale Orazio Iacono e il direttore della Direzione commerciale ed esercizio rete di Rfi Gianpiero Strisciuglio) e i comuni valdarnesi interessati.
Alla fine dell'incontro l'assessore ha voluto chiarire, rispondendo anche ad alcuni articoli di stampa, che l'obiettivo del lavoro che si è aperto è uno solo: “Vogliamo migliorare le prestazioni di una tratta tra le più importanti e frequentate, e quindi cercare di risolvere il problema dei ritardi dei treni regionali. Il tema è stato da tempo posto con forza dalla Regione che ha indicato la sua soluzione come condizione pregiudiziale alla firma del Contratto di servizio con Trenitalia.”.
Per farlo Ceccarelli ha indicato un percorso richiedendo soluzioni efficaci: “Le ipotesi che stanno avanzando Rfi e Trenitalia dovranno sostanziarsi in una proposta che, una volta approvata, dovrà essere inserita nella revisione dell'accordo quadro e del contratto di servizio. In questa proposta dovranno essere stabilite le percentuali di miglioramento del servizio, tenendo come riferimento anche le stazioni intermedie. Sarà quindi la Regione, in accordo con gli enti del territorio, e dopo essersi confrontata con i comitati dei pendolari, a scegliere la soluzione che possa dare garanzia di maggiore puntualità e regolarità del traffico, prevedendo sanzioni pesanti in caso di mancato rispetto degli accordi”.
L'assessore ha colto anche l'occasione per intervenire sul tema del trasferimento del centro di controllo dell'alta velocità a Bologna e delle possibili ricadute sul servizio in Toscana, un argomento che è stato oggetto in questi giorni di varie prese di posizione, che hanno ritenuto alcuni episodi di ritardi conseguenza diretta di questa scelta. “L'accentramento a Bologna del centro di comando dell'Alta velocità in esecuzione di una decisione presa 10 anni ci è dispiaciuto. Ma questa novità, dobbiamo dirlo per chiarezza, non è all'origine di alcun episodio di ritardo verificatisi negli ultimi giorni.
Nel nostro monitoraggio puntuale del servizio non abbiamo ravvisato peggioramenti: i casi segnalati riguardavano guasti al materiale rotabile. Nel caso più eclatante, quello del ritardo di 50 minuti per il treno 3165 delle 18.09 da Firenze, all'origine del disservizio un guasto al sistema di chiusura delle porte. Anche i ritardi segnalati sui treni di questa mattina, secondo i gestori del servizio, sono imputabili a problemi a treni precedenti sulla linea. Il nuovo centro di controllo non dovrà intaccare la qualità del nostro servizio neanche in futuro, così come le nuove tecnologie che saranno messe in atto non metteranno a rischio il passaggio sulle linee veloci dei treni regionali".
L'assessore ha concluso associandosi all'appello dei comitati pendolari verso gli amministratori locali: “Li invito anch'io a occuparsi in maniera puntuale di questo servizio che al pari di servizi come la scuola o la sanità, tocca da vicino i cittadini. E' un servizio che a noi sta molto a cuore: un'azione condivisa può essere di aiuto per renderlo migliore”.Domani festeggierà le sue 150 candeline e il 14 dicembre, in occasione dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, riprenderà il suo onorato ed utile servizio a beneficio degli abitanti della montagna e con un occhio attento alla sua vocazione turistica.
La ferrovia Porrettana si prepara alla grande festa di domani dopo gli 11 mesi di inattività a causa della frana che il 5 gennaio scorso ha interessato un tratto di circa 80 metri nei pressi di Corbezzi. "L'investimento per la sua riapertura - spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi - non è stato banale e la Regione è intervenuta con mezzo milione di euro sui 1,8 necessari all'effettuazione dei lavori. L'accordo che abbiamo fatto con Rete ferroviaria italiana prevede che le opere di consolidamento proseguano su altri tratti per evitare che ciò che è accaduto all'inizio dell'anno si ripeta.
Ma perchè l'investimento sia davvero produttivo è necessario che tutti insieme, Regione, Trenitalia, amministratori locali, rappresentanti degli utenti, ci sediamo intorno ad un tavolo per studiare le migliori soluzioni affinchè la linea non sia uno splendido simbolo del genio ingegneristico, ma rappresenti davvero un servizio efficiente e utile per garantire la mobilità di un numero sempre crescente di cittadini e per rendere più fruibile la montagna pistoiese. Per raggiungere questo obiettivo garantiamo tutto il nostro impegno". E per testimoniare la sua attenzione al problema Rossi, accompagnato dall'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, salirà domani su una delle tre carrozze storiche che alle 10 partiranno da Pistoia alla volta di Pracchia per l'incontro con cittadini e amministratori del versante bolognese. La decisione della Regione Toscana rientra nella sua politica di valorizzazione e di mantenimento in efficienza anche delle linee minori e adesso che una soluzione (e i necessari finanziamenti) sono stati trovati per il raddoppio della Firenze Viareggio tra Pistoia e Lucca, l'intenzione dichiarata è di valorizzare anche la Porrettana al pari di altre linee a torto considerate secondarie. "Mi auguro - conclude il presidente - che i cittadini ci aiutino in questo sforzo, anche economico.
Per farlo dovranno utilizzare maggiormente la Porrettana per i loro spostamenti. Credo ci siano tutte le condizioni per pianificare prima e attuare poi orari integrati treno bus per la montagna pistoiese. Cittadini e pendolari sono certo che ci aiuteranno in questo. C'è poi il capitolo dell'uso turistico di questa splendida linea legandola, con una sapiente intermodalità, al turismo bianco d'inverno e a quello verde nella buona stagione. E' uno dei campi di lavoro che ci attende perchè la manifestazione di domani non sia soltanto una bella festa senza ricadute".Circolazione ferroviaria sospesa, dalle 12 di sabato 29 e per tutta la giornata di domenica 30, sulla linea Lucca – Aulla, fra Minucciano e Aulla. I treni circoleranno regolarmente tra Lucca e Minucciano. La sospensione è necessaria per effettuare lavori di consolidamento della parete rocciosa, sovrastante la linea ferroviaria, tra Minucciano e Gragnola, dove mercoledì scorso si era verificato un movimento franoso. Le attività di cantiere sono state programmate durante il fine settimana per minimizzare i disagi ai pendolari. Trenitalia ha predisposto un servizio con autobus sostitutivi.